Nulla ci potrà mai dividere

Capitolo 33

Il tempo è passato velocemente. Purtroppo i Mondiali non sono andati come previsto e i ragazzi hanno concluso solo 13esimi, per di più mio fratello si è infortunato durante la partita fondamentale contro gli USA ed è tornato a casa prima del previsto. Ora gioca a Mosca, lì il campionato è già iniziato come qua in Italia. Pippo gioca ancora a Trento,insieme ai due pazzi di Michele e Sebastian, da quest'anno in prima squadra c'è anche Simone il ragazzo di Elisa. Noi invece giochiamo in A2, è una vera battaglia riuscire a rimanere in zona salvezza, è molto più tosta che la B1. Le squadre sono in numero dispari e di conseguenza questa settimana siamo a riposo, anche Pippo non ha partite per cui abbiamo del tempo per preparare al meglio il nostro matrimonio. Ci sposeremo il 18 maggio a Zevio, il suo paese natale. Io ho scelto il giorno lui la location. Oggi io ho tecnica mentre Pippo pesi,siamo entrambi al PalaTrento, solo che noi finiamo un'ora dopo. Il tempo che si fa la doccia e io sono già fuori dagli spogliatoi. Avevamo appena concluso allenamento ed ero appena uscita dalla doccia quando sentii squillare il mio Iphone. Guardai lo schermo e lessi il mittente: Ivan.

Io: Ehi Iv come va?

Iv: Sorellì stai per diventare zia, Ash è in ospedale ed entro stasera nasce.

Io: Che bella notizia! Sono strafelice!

Iv: Favi apri la mail ci sono due biglietti aerei e una doppia in un albergo.

Mise giù. Aprii la mail e trovai i due biglietti e la doppia come mi aveva detto Ivan. Mi asciugai il più velocemente possibile e uscii, come previsto trovai Pippo nel parcheggio.

Io: Amore si parte!

Fil: Cosa?

Io: Si va a Mosca, sto per diventare zia.

Fil: Tu vai, io no.

Io: Ivan ha prenotato tutto per due, si parte oggi pomeriggio!

Fil: Non dovevamo preparare il matrimonio?

Io: Abbiamo tempo fino a maggio.

Fil: Ho l'impressione che tu preferisca Ivan a me...appena lui chiede qualcosa tu la fai subito.

Io: Non è vero, è che nasce mio nipote e voglio vederlo tutto qua, poi Ivan è mio fratello.

Fil: Non puoi sempre pendere dalle sue labbra.

Io: Pippo ma perché ti comporti così?

Fil: Io sono sempre alle spalle di tuo fratello e sinceramente mi sono anche stufato.

Io: Pippo, Ivan è mio fratello, mi conosce da quando sono nata, quando iniziai a camminare lui era al mio fianco. Io ti amo con tutta me stessa ma come faccio a metterti davanti a mio fratello che mi conosce da 23 anni?

Fil: Ho capito, messaggio ricevuto, per te non valgo un cazzo.

Io: No Pippo per favore, non stanno così le cose.

Fil: Se parti vai da sola quando torni non so se mi troverai e non so con chi.

Non potevo credere alle parole che aveva appena pronunciato, mi aveva ricattato, se andavo da mio fratello avrei perso il mio futuro marito. Finché non arrivammo nessuno parlò più. Andai in camera, ero pronta a preparare la valigia per partire.

Mi bloccai.

Non volevo perdere Pippo, anche se ero certa che Ivan non mi avrebbe più rivolto la parola. Abbandonai la valigia e tornai in salotto.

Fil: Non stavi preparando la valigia per partire?

Io: Non parto più, non mi va di partire da sola.