ZACK
La casa era silenziosa.
Quella sera, come tutti i lunedì, il The Whisper chiudeva a mezzanotte per concedere loro una notte di meritato riposo.
Zack imbronciò le labbra, passandosi le dita sotto il mento ricoperto da un leggero velo di barba: era insoddisfatto dello schizzo abbozzato che aveva davanti.
"Can't wait till we reach the top... From the morning till the evening... Till the sun goes red, red, red, red, red..."
Canticchiò la melodia in sottofondo. Red di MYKL. Ecco cosa mancava nel suo disegno. Il rosso.
Recuperò da una scatola un tubetto argento arrotolato per metà su se stesso, con il tappo incrostato di tempera acrilica: Logan lo rimproverava sempre per come conservava i colori, le matite, i carboncini e spesso s'intrufolava nello studio ricavato sul fondo del loft per sistemare i pastelli nelle scatole, riordinare i blocchi schizzo e richiudere ogni barattolo e tubetto con attenzione, ripulendone i bordi dagli eccessi.
La sua maniacale ossessione per l'ordine non lo infastidiva, anzi.
Sorrise.
Stava mantenendo le sue promesse.
Tutte.
Lo amava rispettandolo e anche se la sua possessività era difficile da contenere e spesso causa di liti, Zack sapeva smussare gli angoli del carattere tumultuoso del suo fidanzato.
Sapeva che quando metteva il broncio doveva lasciarlo stare. Sapeva che sorridere per più di tre volte a un altro essere umano, significava segnare la fine di quella vita. Metaforicamente, certo, ma Logan era abilissimo nell'uccidere con le parole. Sapeva del suo costante bisogno di rassicurazione sul fatto che non aveva intenzione di andare da nessuna parte perché era suo. Sempre e per sempre anche se lo faceva incazzare almeno una volta al giorno, anche se desiderava spesso tappargli la bocca con dell'adesivo, sempre. Perché giorno dopo giorno Logan gli dimostrava che valeva la pena appartenergli.
Aprì il tubetto e ignorando il piccolo tappo che rotolò sul pavimento, schiacciò la morbida confezione facendo uscire una dose di colore rosso carminio grande come una nocciolina. La raccolse sul polpastrello dell'indice destro e tracciò linee decise sul cartoncino nero come la notte fuori dalle finestre.
Anche se lo studio era favoloso aveva preteso un angolo dove creare anche lassù, nel loft. Lo adorava. Gli mancavano l'appartamento e la vita ad Hoxton Market, ma quella era stata una tappa fondamentale per la sua crescita e ora si trovava esattamente dove doveva stare.
A casa sua, insieme all'amore della sua vita.
L'arredamento era rimasto quello dell'attico ultramoderno del Pan Peninsula, ma Zack aveva influito nell'aggiunta dei pezzi d'arte, tutti accumunati da una forte influenza orientale e dal colore rosso. L'ultimo, il suo preferito, lo aveva comprato in un negozio vintage a Los Angeles.
Se ripercorreva gli avvenimenti degli ultimi mesi, il suo cuore non ci credeva.
Non avrebbe mai e poi immaginato che lui, Zack Miller di Bradford, sarebbe andato in California. Si era innamorato dell'America dove ogni cosa era immensa ed infinita, proprio come lo erano lui e Logan.
Aveva lavorato instancabilmente durante quei giorni, sconvolgendosi per quanto la sua arte fosse famosa oltre oceano: il tattoo parlour che lo aveva ospitato era uno dei luoghi più ispiranti che avesse mai visto, ammirava i tatuatori che ci lavoravano e avere la possibilità di conoscerli, scambiare idee ed opinioni era stato un sogno.
Logan lo aveva portato a vedere l'oceano.
E in quel mare immenso avevano fatto l'amore di notte, tenendosi forte nell'acqua gelida.
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You Make Me Ache I Crave You
RomanceQuesta è la storia di Thomas Reed il giornalista che vive di sogni e di Jackson James Turner, il fotografo che nei sogni non ci crede più. Questa è la storia di Zack Miller, l'artista che non ha paura dei suoi demoni rossi, e di Logan Evans, quello...