Capitolo 28

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POV KAILY

Dire che sono esausta è il più grande eufemismo del secolo, ho i piedi che credo abbiano smesso di ribellarsi e se ne siano andati per la tangente, ho praticamente corso da una parte all'altra tutto il giorno, combinando un casino dietro l'altro, e ovviamente Luke da bravo ragazzo quale è non perdeva occasione di rimproverarmi, mentre gli altri mi mandavano delle frecciatine * adesso che sei la ragazza del capo, puoi fare quel che ti pare * , è una colpa essermi inn- volevo dire che mi piaccia Austin che guarda caso è anche il mio capo ?!

 Che poi mica lo facevo apporta a rovesciare tutti quei piatti e a dare in testa un vassoio a un cliente, scoprendo anche che aveva il parrucchino. Dannazione è tutta colpa di Austin, se solo non avesse parlato con suo padre lasciando quasi il discorso a metà io adesso non ci starei pensando costantemente, si perché lo stronzetto ha praticamente buttato suo padre fuori dal ristorante a calci senza aspettare neanche un secondo di più.

Sto uscendo dal ristorante e non vedo l'ora di arrivare a casa e stare per due ore nella vasca da bagno, quando mi sento strattonare per un braccio mi viene quasi un colpo

- hop hop hop dove stai correndo? – mi volto e vedo il sorriso smagliante del mio ragazzo accecarmi

- Sto andando a casa questa giornata è stata sfiancante – trattengo uno sbadiglio e lo vedo ridere

- Si ho sentito dei casini che hai combinato, sei tornata impacciata come prima ?? Mi devo preoccupare ?? – mi arruffa i capelli e io veramente non capisco a cosa è dovuta così tanta allegria, insomma ha litigato con suo padre e qualcosa mi dice che non è la prima volta

- E' stata solo una giornata no, capita a tutti – alzo le spalle e lui mi afferra per le braccia avvicinandomi a lui, avvolgendole intorno alla sua vita

- Magari io posso farla diventare una giornata fantastica, basta che mi lasci fare – mi lascia senza parole e senza fiato, mentre una sua mano è poggiata delicatamente sulla mia guancia, lo sguardo con cui mi osserva è così ardente che quasi non riesco a sostenerlo

- Non credo sia una buona id- appoggia le sue fantastiche labbra sulle mie e io perdo la capacità di far funzionare il cervello come dovrebbe. Il bacio da delicato si trasforma in passionale, la sua lingua chiede subito accesso alla mia bocca e senza aspettare ulteriormente glielo concedo mentre lo sento spingermi verso il muro. Gli metto le mani tra i capelli tirandoli leggermente e credo apprezzi dai gemiti che produce sulla mia bocca. Una sua mano risale lungo la mia coscia fino a stringermi il sedere e quasi trattengo un urlo, lo sento sorridere sul mio collo per poi tornare a torturarlo

- A...ustin dovremmo fermarci la gente può vederci – si stacca leggermente da me quel poco che basta per guardarmi negli occhi, ha uno di quegli sguardi sexy che sarebbero in grado di strapparti le mutande in un sol colpo, detto con modi gentili ed educati si intende

- Da quando ti importa di cosa pensa la gente ?? – dice per poi baciarmi ogni centimetro di viso

- Da quando lavoro in un ristorante chic e non voglio essere vista come un'accompagnatrice – poggia la testa sulla mia spalla ridendo come un cretino, ed è inevitabile che io alzi gli occhi al cielo, cosa avrà mai da ridere adesso si può sapere ?!

- Piccola si dice puttana, nessuno usa più accompagnatrice da una vita ormai – si asciuga una lacrima e io muoio dalla voglia di vedere, se riesce a stare sott'acqua il tempo in cui io conto fino a un milione

- Io non sono così volgare – incrocio le braccia al petto e non posso fare a meno di notare dove si è posato lo sguardo di Austin, il quale si sta mordendo il labbro in un modo molto lascivo, eccolo che ricomincia

Destiny is behind youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora