Capitolo 45

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Questa canzone è stata il sottofondo per tutto il tempo che mi ci è voluto per scrivere il capitolo, la so a memoria ormai XD, quindi vi invito a sentirla mentre leggete perché ti mette un senso di pace e nello stesso tempo un'angoscia come nessun'altra canzone fa. A parte questo spero vi piaccia il capitolo, ci ho messo un attimo a riordinare le idee e decidere come proseguire la storia che purtroppo sta giungendo al termine ç.ç ho già in mente la prossima storia non vi preoccupate *^*, ma nell'attesa leggere questo capitolo che in certi momenti mi ha fatto piangere come una fontana poi con sta canzone di sottofondo mi sembrava un po' difficile non farlo XD che dire buona lettura ^^


POV AUSTIN

Sono ormai quasi due giorni che non vedo i bellissimi occhi di Kaily guardarmi in faccia, è sdraiata su quel dannato letto d'ospedale e non accenna a muoversi di un millimetro, neanche per cambiare posizione nel sonno, e la mia pazienza e autocontrollo stanno vacillando. 

Ogni minuto che passa è un chiodo in più nella bara di Jay, spero vivamente che quel grandissimo pezzo di merda stia morendo dissanguato, se solo ripenso a lui ecco che sento prudermi di nuovo le mani

FLASHBACK

Corro a perdifiato tra le varie stradine di questa cavolo di industria meccanica abbandonata, sperando con ogni cellula del mio corpo che Kaily stia bene e non le abbia fatto niente

- Austin Dio santo vai più piano i ragazzi stanno per morire – mi afferra per un braccio Matt fermando la mia corsa sfrenata, mi volto e quasi lo uccido con un solo sguardo, tant'è che mi lascia il braccio facendo qualche passo indietro, non me ne fotte un cazzo se quelli ci mettono vent'anni ad arrivare, ogni minuto che perdiamo, è un minuto in più che lasciamo Kaily nelle mani di quell'avanzo di galera.

Quindi senza aspettare ulteriormente corro ancora fino a non sentire più neanche le gambe, i polmoni nella cassa toracica minacciano di esplodere per l'eccessivo sforzo, ma a questo non ci bado, non sento niente è come se da quando Kaily mi è stata portata via, mi sia stata strappata anche l' anima e porca di quella puttana devo assolutamente riaverla con me.

Guardo il cellulare osservando il puntino luminoso poco distante da dove mi trovo adesso, grazie a dio il suo Iphone ha il rilevamento di posizione così ho potuto sapere dove l'aveva portata. Giro l'angolo e mi ritrovo davanti una specie di magazzino dove un tempo credo mettessero la roba che producevano in attesa di essere spedita. La porta è arrugginita e cade quasi a pezzi, sospetto che nessuno ci metta piede da moltissimo tempo ormai, mi avvicino lentamente e sento dei rumori all'interno, una specie di mormorio sommesso, mi appiattisco contro la porta per cercare di capire meglio trattenendo il fiato

- Spero tanto che tu muoia nel modo più atroce e lento possibile come il bastardo che sei – questa è la voce della mia piccola, o grazie al cielo è ancora viva. Un peso di una tonnellata e mezza si solleva dal mio petto al sentire il suono della sua voce, ma non è come sempre, è strozzata e debole per essere della stessa ragazza che mi prende a calci se lascio la tavoletta del water alzata

Anche per me è stato un piacere conoscerti – sento quello schifoso pezzo di merda parlare e da quello che ha detto il cuore comincia a pompare fin troppo rimbombandomi nelle orecchie, senza aspettare l'arrivo degli altri spalanco la porta e quello che mi si para davanti mi gela il sangue nelle vane. Kaily è legata su una sedia, ha un rivolo di sangue che le scende dalla tempia fin quasi alla mascella, una guancia gonfia ma non è certo quello ha farmi mancare il fiato, noto sul fianco una macchia gigante rosso scuro, alzo lo sguardo da quel punto per puntare i miei occhi verso l'artefice di tutto questo, che adesso patirà le pene dell'inferno, gli infliggerò talmente tanto dolore che implorerà perché lo finisca in fretta

Destiny is behind youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora