Capitolo 3

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POV AUSTIN

Cazzo che nervoso mi fa venire quella mocciosa, chi si crede di essere per decidere quel cavolo che vuole, se le dico di fare così deve farlo, punto. Continuo a camminare in tondo in quel dannato spogliatoio tirando pugni e calci ad ogni singola cosa che mi capita a tiro, ho un nervoso addosso.....

- Austin ma che cavolo hai si può sapere ? – sento una voce alle mie spalle ma non le d'ho retta, e continuo a prendere a pugni un armadietto fino a sentire le nocche bruciare, fino a che non mi spintona via niente po' po' di meno che l'eroe della situazione Jack

- La vuoi piantare ?? Lo so che qua sei il proprietario, ma non è che puoi spaccare tutto come ti pare e piace –

- Non rompere i coglioni Jack, nessuno ha chiesto il tuo intervento – mi allontano da lui e faccio per aprire la porta, che viene prontamente chiusa di nuovo da questo damerino da quattro soldi. Mi è sempre stato sulle palle fin dal suo primo giorno, e non so se resisterò ancora molto dal saltargli addosso e riempirlo di pugni

- Senti, volevo solo dirti di non essere così duro con Kaily, lei non ti ha fatto niente e sta solo cercando di dare il massimo che può – se i miei occhi potessero uscirmi dalle orbite e sbattere contro di lui, sarebbe proprio quello che starebbe succedendo in questo momento 

- Eh chi sei tu ? L'avvocato delle cause perse ? Non sono affari tuoi di come tratto il mio personale – dico tirando la porta talmente forte da farlo incespicare, per poi uscire da quel buco infernale e afferrare un tovagliolo a caso mettendomelo sulla mano ferita

- Austin c'è un ragazzo che ti cerca – mi fa Luke appena esco, potrò mai avere 5 fottuti minuti in pace ?!? E' chiedere troppo evidentemente.... 

- Ok arrivo – e appena giro l'angolo vorrei non averlo mai fatto, quando si dice che le sfighe non vengono mai da sole....

- Ehi ciao Austin, o dovrei dire codardo – stanno per caso cercando tutti di farmi incazzare oggi ?? No, perchè se è così, salgo in macchina e me ne torno a casa !!

- Ciao Zac, qual buon vento ti porta qui – dico cercando di trattenermi dal tirargli un pugno in piena faccia, nonostante tutto siamo davanti agli altri clienti devo mantenere le apparenze, purtroppo per me, anche se ogni fibra del mio corpo freme per abbattersi contro quel viso falso e probabilmente rifatto 

- Oh niente di che – fa sedendosi su di una sedia accavallando le gambe, se la tira in un modo da spocchioso del cazzo, come se tutto il mondo dovesse essere ai suoi piedi 

- Volevo solo vedere il mio vecchio rivale come se la passa a fare una vita così – dice indicando tutto intorno a noi, come scusa ?! Che vita starei facendo adesso ??

- Beh se è solo per quello adesso mi hai visto, puoi benissimo alzare il culo e andartene, qui non sto certo a non fare un cazzo, quindi.. – faccio per spingerlo ad alzarsi, cosa che fa senza tante cerimonie

- Sai non pensavo si potesse cadere così in basso, ma a quanto pare mi sbagliavo, Austin penso tu sia proprio l'incarnazione di merce avariata – reprimo l'istinto di usare il vassoio vuoto sul tavolo come arma contro di lui e faccio un sorrisetto da " me ne frego altamente di quel cazzo che pensi di me " 

- Ok come ti pare adesso se te ne vai mi fai un favore – Dio questo ragazzo mi sta facendo seriamente incazzare e il mio autocontrollo sta cominciando di nuovo a vacillare

- Adesso me ne vado, ma aspettati una mia nuova visita "amico" – rimarca l'ultima parola prima di avviarsi fuori dalla porta, non avrò mai una giornata normale vero ? Tutta colpa di quella mocciosa, devo farla sloggiare il prima possibile da questo ristorante non posso tollerare una ragazza che lavori qui, né ora né mai questo è poco ma sicuro.





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