Capitolo 43

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POV AUSTIN

Vi posso assicurare che il momento peggiore della mia vita è stato proprio quando ho visto la ragazza che amo, spezzarsi come un ramoscello sotto una scarpa troppo pesante per il suo fragile corpo.

E' stata la cosa più orribile che abbia mai visto, peggio ancora di quando vidi mia madre stesa sul letto d'ospedale priva di vita anni orsono, mi sono sentito completamente impotente come allora, quando abbiamo scoperto che il suo adorabile fratellino un po' troppo asfissiante, era stato investito da un auto in corsa. La reazione che io e Mark ci aspettavamo posando contemporaneamente gli occhi su Kaily sarebbe stata urla, dolore, pianto qualsiasi cosa ma non lei che rimane ferma immobile come di pietra, un fantasma che cammina.

Il tragitto verso l'ospedale è stato uno dei momenti peggiori, aveva gli occhi vitrei, le mani intrecciate posate in grembo e guardava avanti a sé, più cercavi di farla parlare di chiedere come stava, più lei si chiudeva a riccio e si costruiva un muro intorno a sé che nessuno nemmeno io potevo abbattere. A volte scambiavo degli sguardi dallo specchietto retrovisore con Mark e notavo che aveva la mia stessa preoccupazione dipinta in volto

- Non ti preoccupare piccolina Sam starà bene – dice per la millesima volta il suo migliore amico che credo proprio come me, non sa cosa fare o dire per farla tornare da noi.

Arrivati all'ospedale siamo noi a cercare dove è il bimbo perché credo proprio che Kaily non sarebbe in grado di emettere un solo suono, e arrivati dentro la stanza Kaily scansa Lucy e si avvicina subito al capezzale di suo fratello. È una delle scene più tristi che abbia mai avuto la sfortuna di vedere, quel corpicino così piccolo è attaccato a tubi ovunque, ha il viso e la testa coperto per il 90% da bende e una macchina che emette un bip, è l'unico suono della stanza mentre tutti tratteniamo il respiro in attesa della prossima mossa di Kaily, che non tarda ad arrivare. 

Con mani tremanti accarezza la mano di Sam e da come si abbassano e alzano a velocità elevata le sue spalle, sono sicurissimo che stia trattenendo a stento la collera. Vedo uno dei gemelli avvicinarsi cautamente alla sorella maggiore, anche io vedendola in quello stato mi sarei avvicinato come ci si approccia a un cobra pronto ad attaccarti in un nano secondo

- Ly.... – dice con voce tremante che tradisce il suo tentativo di sembrare forte. Lentamente Kaily sposta lo sguardo dal corpo del fratellino a quello del gemello ,e quello che vedo nei suoi occhi mi fa accapponare la pelle per la prima volta da quando la conosco, una furia ceca, incontrollata che aspetta solo un niente per venire fuori come un Tornado che si abbatte su una fattoria trascinando tutto quanto via con sé

- Chi è stato ?? – chiede con un tono di voce secco e duro facendo sussultare il fratello

- E'...è..... scappato – risponde titubante penso che si senta tremendamente in colpa

– Stavano giocando fuori con il bob e una macchina l'ha centrato in pieno, non si è fermata neanche a vedere cosa era successo, e non ha neanche frenato per attutire il colpo, come se l'avesse fatto apposta – al sentire Lucy, la testa di Kaily scatta così in fretta che temo le si sia spaccato il collo

- Stai forse insinuando che l'hanno investito di proposito ? – domanda ansimando, so cosa sta provando in questo momento, il dolore di essere impotente, la rabbia che ti acceca e non ti fa ragionare più lucidamente

- Ha..hanno detto che è fuori pericolo, bisogna solo aspettare che si svegli – continua Lucy e al sentirlo tiro un sospiro di sollievo, ormai sono affezionato a questo piccolino dal sorriso contagioso, ma la felicità iniziale ha vita breve, perché all'improvviso sentiamo il suono di un telefono, quello di Kaily e quando posa lo sguardo sullo schermo siamo tutti pronti a scattare per chissà che cosa. 

Destiny is behind youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora