Capitolo 1

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"Ragazzi, inizio col dirvi che fra un paio di settimane avremo la possibilità di andare a Miami e questi sono i fogli in cui troverete tutte le indicazioni: dal giorno, all'ora, fino ad arrivare a tutti i musei che visiteremo" dice il prof Brown, il nostro docente di matematica.
È un uomo sulla cinquantina con i capelli bianchi che si diverte a dare come voto massimo cinque a tutti e a torturarci con moltissimi esercizi.
È abbastanza esigente, vuole che tutto sia perfetto, basta che dimentichi qualcosa come i compiti o il libro ed è come se lo avessi ucciso. Già, tutti i prof di merda a me. I loro dilemmi.

Come aveva detto ci consegna i moduli a cui non do molta attenzione, dato che devo mettere via il foglio su qui stavo disegnando, prima che quel vecchio mi scopra.
Fin da piccola avevo un debole per l'arte, e nel mio tempo libero disegno. Lo faccio per svariati motivi, tracui per rilassarmi, non pensare e anche perché mi posso esprimere liberamente ma senza che qualcuno capisca qualcosa. È un modo per dimenticare la realtà che mi circonda.
Ognuno di noi ha un modo per allontanarsi, distaccandosi da questo mondo: c'è chi spreca la vita nel fumo, nell'alcool, c'è chi nel sesso, poi arrivo io con un paio di matite in mano.
Di solito disegno con le cuffie sulle orecchie. Ascoltando musica e disegnando, mi creo un mondo tutto mio, dove ci posso vivere tutta la vita.

Beh, sarebbe da fare.

Già, a chi lo dici.
Disegnare per me è importante tanto quanto una un vestito di una solita ragazzina viziata. Non so proprio da dove mi sia uscito questo paragone, ma sta a significare che è molto importante.
Un'altra mia via di fuga dal mondo è anche leggere. Potrei divorare molti libri in pochissimo tempo.

Ma ritornando alla realtà, molte ragazze della mia classe iniziano a sussurrarsi a vicenda cazzate, per esempio che trascorreranno tutto il tempo al mare o che spenderanno tutta la carta di credito facendo shopping, perché i vestiti di Miami sono unici, o come dicono loro bisogna essere ben vestite, non sembrare delle barbone di strade. Ma che cazzo dicono 'ste qua?
Tutte le ragazze che non vanno ogni giorno a comprare nuove robe, mica abitano sotto un ponte.

Sai com'è, c'è chi è figlio di puttana, chi figlio di papà.

Cos'è ora ricopi anche i testi delle canzoni?

Solo quelle che meritano

Ah...

E poi quelle lo sanno che siamo a ottobre? Quindi dubito che questo tempo sia da nuoto.

Ma visto che a Miami non fa così freddo penso che un bagno me lo potrei permettere. Non saremo mica nella fredda Mela.

Dicono tutto questo accompagnato con degli stupidi gridolini e stupidaggini simili.
Ma che cazzo ci trovano di così bello in una gita? Fallite. E poi dico, avete diciassette anni, non sette.

Forse perché, non essendo mai state a Miami, questa sarà la loro prima volta e perché resterete un mese?

E...quindi?

Lasciamo perdere, non capiresti lo stesso. Il tuo cervello non può permetterselo.

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