Capitolo 14

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Mi sveglio con un gran mal di testa e quella schifosa sensazione di stare per vomitare. Sento lo spazio vicino a me vuoto. Alzo lo sguardo e infatti non trovo coso.

Sarà in bagno, e poi si chiama Jason, non coso.

No, la porta è aperta, non può essere dentro e lasciarla aperta. E comunque lo chiamo come mi piace e pare.
Prendo il telefono dal comodino e controllo l'ora: segna le 8:05.
Ma dove cazzo sarà mai finito a quest'ora, poi lui che si sveglia così presto? Ma da quando in qua lui è un tipo mattiniero?
Un conato di vomito mi assale, quindi corro subito in bagno e mi piego sul water. Inutile dire che ho quasi vomitato anche l'anima. Spero tanto che questo mal di testa sparisca subito non ce la faccio, è come se avessi un picchio in testa.

Che brutta roba...

A chi lo dici.
Mi alzo e mi lavo la faccia, rimango un paio di secondi a rispecchiarmi nell'enorme specchio, cercando di ricordare qualcosa della sera precedente. Le leggere occhiaie che circondano i miei occhi cristallini parlano da sole spiegando tutto.
Piano piano i raccordi riaffiorano: io che vado a prendere da bere, i cinque e passa drink bevuti di non so che, quel ragazzo che si chiama...Kevin e io che ci ballo, poi Jason mi porta di sopra e...mi bacia. Oh porca troia mi ha baciato.

Non mi sembra ti sia dispiaciuto.

Stai zitta mente perversa, non è proprio tempo.
Ecco perché non c'era stamattina, è ovvio che si è pentito.
Solo al pensiero una fitta mi invade. Come può dimenticarsi? E sopratutto perché cazzo ci rimango male io?
Vado subito in camera e prendo il telefono per chiamarlo, devo risolvere questa questione, mettiamo le cose in chiaro, io non sono una delle sua tante troie. Non lo deve pensare nemmeno per scherzo.
Sto per comporre il suo numero, quando vedo un biglietto sul comodino di fianco al letto. Non l'avevo proprio visto.
Corrugo la fronte mentre lo prendo e comincio a leggere a voce alta.
"Allyson, dimenticati di quello che è successo ieri sera, quel bacio era solo un errore che non ricapitera', non creati false speranze o filmini mentali su di noi, sai benissimo che tipo sono io. Eravamo entrambi ubriachi, e questo tu lo sai. Non pensare che ora noi siamo una coppia o cazzate simili, questo non succederà mai. Non sei la prima che bacio e nemmeno l'ultima se per questo, questo bacio è stato come tutte gli altri."
Finendo di leggere quel fottuto biglietto, mi ritrovo con gli occhi lucidi, ho così tanta voglia di piangere che le mie lacrime insieme farebbero invidia a tutti i fiumi presenti nel mondo.
Ci sto male perché mi ha chiesto di dimenticare quel bacio.
Ci sto male perche forse in fondo in fondo mi è importato qualcosa di quel bacio.
Ci sto male perché a lui non è valso nulla.
Ci sto male perché ha scritto che non saremo mai una coppia.
Ci sto male sopratutto perchè questo fottuto bacio per lui è stato come tutti gli altri. Come tutti gli altri che dà alle sue puttane.
Ci sto male perché mi dice tutto quello che pensa su uno stupidissimo e inutile fogliettini.
Ha scritto di tutto e di più, ma arrivare a questo punto, col cazzo.
Okey vuole che lo dimentichi e che lo eviti? Sarà fatto, anche se sono sicura che sarà molto difficile.
Lo so perché so che sta nascendo qualcosa per lui, qualcosa di forte...ma non posso, non posso provare veramente qualcosa per uno come lui. Non posso provare qualcosa per un coglione che la sera prima ti bacia e poi quasi ti paragona a una troia.
Non posso e non voglio, chissà quante ragazze si sono ritrovate in questa mia situazione per colpa sua, tante volte mi sono immaginata delle ragazze che lo vorrebbero, ma che lui non le caga nemmeno. Ma no!l. Non posso veramente starci male.
Ora lui sicuramente si starà scopando la solita oca, mentre io sono qua a deprimermi, quasi al punto di piangere.
E sì, so benissimo che cazzo di tipo sei tu. Ma no caro, non verserò lacrime per uno stronzo puttaniere.
Non posso piangere per colpa sua.
Cos'è, ci trova gusto a far illudere le persone? Anche se ieri lo avevo sorridere, pensavo che forse in fondo in fondo gli sarebbe importato qualcosa di me, ma mai fidarsi delle persone. Ti fanno credere che tu sei importante per loro, e quando ne hanno possibilità ti mandano subito a fanculo, pugnalandoti alle spalle. Codardi, codardo.
Mi ha ferito molto anche perché non ha avuto le palle per venirmi a dire le cose in faccia, che ragazzo di merda.
Mi dice tutto quello che pensa tramite uno stupido foglio. Chi cazzo è capace di dirti tutte queste cose in un foglio? Almeno dimmele in faccia.
Presa da un attacco di rabbia o pazzia, chiamatelo come volete, mi alzo e prendo un accendino di quel puttaniere.
Vado nel lavandino e accendo la fiamma. Avvicina il foglio per prendere fuoco, ed è la cosa che accade.
Guardo quel cazzo di biglietto bruciarsi, proprio come mi sono bruciata io dentro leggendolo, ma il punto è che io continuo ancora a bruciare e continuerò per molto. Ma poi....perché ci rimango male? A me non mi importa e non deve importare di lui.
Fortunatamente mi ricordo ancora che i professori ci hanno dato un paio di giorni liberi perché l'autobus si è rotto. E dato che i vari musei distano molto, non possiamo andare a piedi fortunatamente.
Non so il motivo, ma al posto di chiamare le mie amiche, chiamo Caleb. Solo lui mi può aiutare e io posso aiutare lui.
Dopo tre squilli mi risponde.
"Allyson ma dove cazzo sei sparita ieri con Jason?" chiede lui visibilmente preoccupato, tenero, si preoccupa per me.

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