Capitolo 29

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"Avete capito?" ci richiede per la terza volta il prof.
Se lo dice un'altra volta, giuro che lo butto dalla finestra.

Okey, allora ti aiuto.

Grazie, mi me servi proprio, cioè, quello pesa dieci volte in più di me.

Lo sai vero che io sono te...vero?

Ma certo che lo so. Credo...
"Si, certo" sbuffa Jason, scommetto che non sa nemmeno cosa ha chiesto.
Ma tranquillo, non ho ascoltato gran che della sua lunghissima 'chiacchierata', quindi siamo in due.

In pratica dobbiamo fare quello che gli altri hanno fatto, solo che noi lo faremo da soli, visto che siamo gli unici a non aver fatto questo 'lavoro', se così lo vogliamo chiamare.
Consiste in stare tutto il pomeriggio con il compagno scelto, in questo caso io sono obbligata a stare con coso.
Bisogna cercare, con l'aiuto del amico e anche della gente che si trova per la strada, un monumento, un parco, in base a quello che i prof hanno scelto.
Una specie di piccola caccia al tesoro.
In questo caso noi dobbiamo cercare...non mi ricordo il nome, fortuna che me l'ha scritto su un foglio, altrimenti chi ci arriva più lì. Ci ha dato un foglio con delle informazioni su questo monumento o quello che è, ma lo leggerò domani, ora non ho proprio voglia anche se ho detto al prof che l'avrei visto attentamente sta sera stessa...ma figurati se lo faccio.
Con questo, i professori vogliono farci collaborare col ragazzo/a della copia.
Quando ce l'ha detto stavo quasi per scoppiare a ridergli in faccia: cioè io e quel coso che ci mettiamo d'accordo, e ci aiutiamo? Ma da quando?
Comunque già, sono un maschio e femmina. Questi davvero non si stancano a rovinarci, le coppie sono formati così che i ragazzi che non si conoscono bene, abbiano un opportunità per legare amicizia, anche se può ne dubito fortemente.

"Quindi fammi capire, io dovrei cercare chissà cosa con te?" mi chiede una volta arrivati in stanza.
Che palle, non sono ancora le dieci di sera, che dobbiamo già andare a dormire. Ma fortunatamente la prossima settimana ce l'abbiamo libera, quindi possiamo stare fuori fino a mezzanotte, non sarà così tardi, ma meglio di niente.
Insomma, non sono più a casa mia, me la voglio godere questa gita.
Non ho intenzione di passare tutte le sere in discoteche, anzi non credo proprio di volerci andare, ma magari potrei visitare meglio Miami. Sperando di non perdermi...

Lo spero anch'io.

Non rompere di nuovo.
"Cos'è? Non ti fidi? Guarda che ho un alto senso dell'orientamento io" dico io vantandomi, anche se so benissimo che sto dicendo una grande cazzata.

Ah, almeno te ne rendi conto.

So sempre quello che dico.
"Tu? Ma certo, e ovviamente non ti sei mai persa, vero?" mi chiede arrogante e allo stesso tempo ironico.
Ma stra eh.
Lo lascio stare, lo supero e vado a prendere i miei pantaloncini e canottiera che uso come pigiama.
Vado in bagno e mi cambio, lascio i capelli sciolti, ed esco.
Lo trovo steso sul letto, ovviamente con solo dei boxer. Figurati se quello si decide di dormire vestito, forse non sa nemmeno cos'è un pigiama...ma poco importa. Aspetta...ma l'ha almeno mai messo? E se...ma perché cazzo mi sto facendo problemi su come dorme?
"Vuoi stare lì impalata a fissarmi ancora per molto, o vieni qua?" mi chiede, e solo ora mi accordo che lo stavo guardando attentamente da un bel po'.
Oddio, ora penserà chissà cosa, invece stavo solo riflettendo sul suo modo di vestire di notte. Dovrei smetterla...sì.
"No, no. Ora arrivo" sussurro prima di fare come ho appena detto.
Ma mi accorgo che il mio cuscino manca, sposto lo sguardo sulla stanza, e lo vedo in un angolo vicino all'armadio.
Ma che cazzo ci fa lì?

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