Me ne serve molta, penso sospirando.
"Stammi vicina, col tuo basso senso dell'orientamento, dico che probabilmente ti perderai già da ora" e detto ciò mi prende la mano e cerchiamo di andare al balcone dove servono vari alcolici. Più dirmi, mi ha urlato, visto che non si può parlare a colpa del volume eccessivamente alto. Spero solo di non ubriacarmi come l'ultima volta. Anche se non è andata così male, dai.
Non è andata male? Chi vuoi prendere in giro? Tu e la tua migliore amica vi siete ubriacare fino al punto che ridavate come due cannate. Poi per la strada alle tre del mattino vi siete messe a cantare e siete andate a casa di Cam, il quale aveva organizzato una serata di maschi e gli avete rovesciato il bidone della spazzatura davanti alla porta, e non ho ancora finito di raccontare, poi av-
Okey, okey non finire, guarda che stranamente mi ricordo benissimo le cazzate che abbiamo fatto.
Almeno quello...
Arrivati mi siedo su uno dei molti sgabelli insieme a Caleb.
"Una vodka alla ciliegia" ordina Caleb per lui al barman. È un ragazzo che avrà sui ventidue o ventitré anni a vista d'occhio. Niente male.
"Per me lo stesso ma alla menta grazie" gli dico io.
"Non sapevo bevessi" chiede Cal sbalordito. Io rido, cioè cosa sono venuta a fare sennò in questa stupida discoteca.
"Non sai ancora molte cose su di me" gli dico con fare misterioso, facendolo ridere.
"A che ore hai detto che dovete ritornare" che palle abbiamo anche un coprifuoco.
"All'una, se non prima...una merda quindi" sbuffo e alzo gli occhi al cielo, mentre lui ridacchia.
Butto giù quel liquido, un senso di bruciore alla gola mi sorprende, ma subito dopo se ne va lasciando spazio al denso sapore della menta.Dopo vari minuti vedo una chioma bionda molto chiara, alzando la sguardo meglio e scopro che è la proprietaria è Sam.
La indico a Caleb e insieme ci alziamo, andando da lei.
"Hey, siete arrivati finalmente, com'è andata la passeggiata notturna?" le urlo io, in modo che mi senta, ridendo. La vodka che ho bevuto inizia a fare i suoi effetti.
"Una merda, come vi è saltato in mente di andare in moto e lasciarmi con quella oca che si lamentava per il minimo?" chiede con un mix tra il furioso e l'incredula la mia amica, mentre io rido.
"Dovevi vederla, cercava ogni scusa per stare attaccata a Jason" non so il perché, ma a sentire quelle parole smetto di ridere. Non ne so nemmeno io il motivo, ma sopratutto non so nemmeno che cosa è.Cara, quella si chiama gelosia. Impara.
No, impossibile, tutto ma la gelosia impossibile. Io-cioè non mi piace nemmeno....perché dovrei essere gelosa?
"Ah, vabbe, dove sono gli altri?" chiedo, cercando di cambiare argomento, e anche perché veramente non li ho visti.
Lei sbuffa e mi indica col dito un divano scuro dove seduti sopra ci sono tutti i miei amici, e non.Quel 'non' include solo Sandy?
Ovvio.
"Andiamo" mi incita Caleb.
Finalmente arrivati, sì dico finalmente perché c'è moltissima gente che balla, che più ballare si strusciano addosso, bloccando il passaggio. Cioè prendetevi una camera, che fra poco vi scopate a vicenda davanti a noi.
Nel divano ci sono Kate e Sam, l'ultima è seduta sulle ginocchia di Matt.
Ma qua non me la racconta giusta.
Quella oca di Jenny invece è seduta a cavalcioni su Jason, e si stanno baciando.
STAI LEGGENDO
Compagni di stanza
Teen Fiction#7 IN TEEN FICTION (15/07/2017) Quando pensi che la vita stia girando per il verso giusto, ricordati che il Karma esiste e che sicuramente è dietro l'angolo ad aspettarti per colpirti in pieno. È proprio il caso di Allyson Smith, diciassette anni, è...