Capitolo 5

7.7K 296 22
                                    

Non può essere, con tutti ma con lui no. Uccidetemi che è meglio.

Davanti a me, un Jason nudo con solo un misero asciugamano, stretto per la sua vita, mi guarda con un ghigno stampato in quella faccia da ba-schiaffi...
"Bene, finalmente ho scoperto chi sarà la mia nuova compagna di stanza, ma se vuoi...puoi essere..." ho capito dove vuole arrivare, ma se lo può scordare.
"Te lo sogni, col cazzo" sbotto acida.
"È impossibile, non posso stare con te, avranno sbagliato sicuramente, non-" incomincio a parlare, ma lui mi ferma.
"Mi stai facendo girare la testa cazzo, stai ferma" ordina lui seccato. Non mi sono nemmeno accorta che stavo andando avanti e dietro la stanza. Oh, già la stanza non ho nemmeno avuto il tempo di guardarla. Le pareti sono color crema tenue alla azzurrino, un grande armadio occupa quasi tutta la parete di fronde al letto altrettanto grande e matrimoniale con le lenzuola blu scuro e i cuscini neri. C'è anche un divano altrettanto scuro, vicino alla finestra, e una porta, intuiscono che sia un bagno.

Cara, c'è solo un letto lo hai visto, vero?

Sì, sì lo s-cazzo è vero. La sfiga è la mia migliore amica, salutarla anche te coscienza dai, andrete molto d'accordo.
Alzo lo sguardo e vedo che ha avuto la decenza di mettersi un paio di jeans e una maglietta a maniche corte nera. Ma quando cazzo si è cambiato? Oddio, magari a davanti a me...solo al pensiero le mie guance prendono fuoco. Ora vomito.
"Vuoi una foto? Sai dura di più" solo ora mi accorgo che lo stavo fissando, cazzo che figura di merda. Solo io le posso fare. Ormai posso diventare la regina di queste figure. Voglio l'incoronazione, anzi pretendo.
"Non ti stavo guardando" lui mi guarda con un sopraciglio alzato. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, esausta.
"Stavo semplicemente pensando a come farai a dormire in quel piccolo divano, dato che sei uno spilungone" mi trattengono dal ridere per l'offesa che gli ho dato alla fine. Anche se offesa non è proprio
Lui mi guarda a bocca aperta. Centro.
Ma dopo un paio di secondi si riprende guardandomi con la sua solita faccia da schiaffi.

Da baci.

Smettila hai rotto le palle, seriamente.
"E chi lo dice che tu devi dormire in quel letto e non io?" ecco ci risiamo, cazzo ma non puoi dire di sì, e basta?
"Faresti dormire una ragazza in un divano?" chiedo facendo la mia solita faccia da cucciolo, che come sempre mi va bene. Per un secondo credo che possa anche accettare, ma stiamo parlando di Jason Evans, parliamo seriamente, scherzi apparte, ha una grande mente perversa.
"Bhe, vuol dire che dormiremo assieme" dice tutto tranquillo con un ghigno. Ma sto ragazzo non sa sorridere normalmente ?

A me piace anche così, quindi taci.

Guarda che tu sei me: quindi se a me non piace, nemmeno a te piacerà, e guarda caso, questa volta non mi piace.
"Ecco, sei ritornata nel mondo delle favole..." borbotta, sbuffando. Ma che vuole ?

Forse stava cercando di parlarti ma tu eri occupata a pensare con me?

Cazzo che figura di merda.

Concordo.

"No, no, sono qua" dico irritata. Cos'è, mi ha preso per una bambina?
"Finalmente, ti eri incantata a guardarmi, ma d'altronde lo fanno tutti" si vanta lui, con un sorriso smagliante mostrando la dentatura prefetta. Aspetta, ha veramente detto tutti? Questo vuol dire che anche i ragazzi provano qualcosa verso di lui? Cazzo non sapevo fosse gay. Cosa? Lui. Gay? Ma cosa sto andando a pensare...

Compagni di stanza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora