Capitolo 35

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"Che cosa? Ma sei seria?" mi urla contro Sam, e i miei timpani chiedono solamente pietà.
"Sì, lo sono..." rispondo annoiata, buttandomi sul letto a peso morto e fissando il cielo scuro con un paio di stelle, attraverso la finestra.
La luna brilla in alto incorniciata da un paio di puntini luminosi che da qui lontano sembrano formiche minuscole, ma veramente sono così grandi.
Ci danno l'impressione di non valere nulla dalla loro grandezza, ma mentono.

"Ma perché?" continua lei, sedendosi a sua volta vicino a me.
"Perché ne ho abbastanza di discoteche, credo che per i prossimi dieci decenni non ci metterò più piede..." borbotto pensando alla scorsa domenica. Ormai sono passati già quattro giorni, e siamo arrivati di già al ventotto ottobre. Già, quasi la fine.
Come passa veloce il tempo; fino a un mese fa ero a New York con la mia famiglia felice e serena, ma comunque sentivo di essere sola...mi mancava qualcosa. Qualcuno.
E quel qualcuno l'ho trovato solo grazie a questa gita scolastica di ben un mese.
Credo proprio, anzi ne sono sicura, che ci sia servito per aiutarci, per darci una spinta in più per avvicinarci.
E mi immagino se il giorno della partenza non si fosse presentato coso oppure io: saremmo diventati una coppia lo stesso? È stato davvero merito di questa gita? Come si sarebbe comportato lui se non ci fosse mai stato un volo per Miami? Saremo restati 'nemici' o qualcosa sarebbe cambiato?
Troppe domande per una piccola testa come la mia, che mi mandano in confusione e mi fanno staccare la spina con la realtà.

Ebbene sì, mancano solo tre giorni ad Halloween, ovvero la serata dei spiriti, streghe, e ogni tipo di creature della notte.
Ovviamente non mancano zucche e i vari 'dolcetto o scherzetto?'.
Chissà quanti ragazzini faranno questo.
E quanti vorrei essere rimasta bambina per rifarlo...

Guarda che non è poi così difficile alzare il culo e andarsi a comprare un pacchetto di caramelle.

Ma poi dov'è il gusto di divertirsi con gli amici? Eh? Alla fine lo scopo, dal avere caramelle, diventa solo divertirsi in quella serata, scherzando e spaventando gli amici. Oppure fare scherzi alla gente.

Mi sorprendi sempre quando fai la saggia...

Grazie.
Sam per l'appunto, voleva anzi vuole andare a quale festa, perché secondo lei se non può andare a fare 'dolcetto o scherzetto' almeno in una discoteca a divertirsi ci deve andare per forza.
Ogni scusa è buona, bastava dire che ci vuole andare, punto e basta.
Ma no, lei da quanto a testarda e stupida è, fa di testa sua.
Ma il punto è che lei mi vuole anche coinvolgere, volendo che il venga con lei, ma sto cazzo che ci vado.
Insomma, sono qui Miami da moltissimo tempo e ancora non l'ho visitata per bene.
E credo che trascorrerò questi ultimi giorni a girare come una vagabonda senza tetto, in cerca di qualche luogo che sia all'altezza di perdersi. Anche se sinceramente tutta Miami è fantastica. Con il mare, le onde...

Fantastici ragazzi abbronzati...

Già, peccato che io però che io sia già impegnata.
E con chi poi...wow.

"Ma mi stai ascoltando almeno?" la voce acuta di Sam mi risveglia, facendomi voltare nella sua direzione.
"Sì, ma certo" sbuffo annuendo leggermente con la testa.
"Se tu mi stavi ascoltando, allora io sto con Jason e tu con Matty" dice lei con un sopracciglio alzato, mentre incrocia le braccia al petto.
Matty? Ma che cazzata è mai questa?
Però sentire dire da lei, anche se per scherzo, che sta con il mio, e ricalco, il mio ragazzo mi infastidisce, e non poco.

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