Capitolo 30

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"Okey, andiamo" dice ridendo.

"Aspetta, dammi il tempo di mettere queste in macchina" mi avverte, per poi sparire tra la gente.
"Grazi mille, davvero, non so come avrei fatto senza di voi" ringrazio Meredith, la quale mi sorride. Saremo stati fottuti senza di loro. Già mi immagino girare tra le strade calde vicino alla spiaggia, alla ricerca di non so cosa. Uh, che brutta visione...
"Niente, ma tranquilla, qualcosa la doveva fare quello" dice facendomi ridere.
"Eccoti, ma dov'eri?" mi chiede una voce alle mie spalle, facendomi sbuffare. A fanculo, ecco dove ero.
"Sono sempre stata qua" dico seccata, girandomi verso di lui.
"A fare..." dio, ditemi se è normale, no perché io dico di no.
"A fare quello che tu non hai saputo fare con quelle troie. Ti basta come spiegazione?" dico cercando di rimanere calma, ma come cazzo faccio se mi ricordo lui che bacia quella ragazza?

Stai facendo una scena di gelosia.

No.

La mia non era una domanda, ma un'affermazione.

Continuo a dirti di no.
Cazzo, solo ora mi accorgo di aver detto troia davanti a Meredith.
Bene, ora chissà cosa penserà.
"Scusa per il linguaggio..." mi scuso con lei, ma lei sorride guardandoci.
"Siete fidanzati?" chiede cauta lei, ignorando quello che avevo detto due secondi fa.
"No" quasi urlo subito.
"Ah, perché pensavo fossi gelosa...da quello che ho capito" continua con un sorriso malizioso, alzando le spalle.
"Già, anche io lo credo" dice Jason guardandomi negli occhi, serio, molto serio. L'ho già detto che fa paura?
"Comunque io sono Jason, signora" si presenta cordiale il ragazzo al mio fianco, cin un sorrisino.
Ma mi potete dire perché fa tutte queste scenate? Dio, tanto quello piace a tutti, e scommetto che risulterà simpatico anche per la madre di Caleb.
"Io sono Meredith, ma non darmi del lei, mi fai sentire vecchia" dice lei ridendo leggermente.
"Va bene Meredith, anche se veramente, potresti essere mia sorella" ammicca, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi. Eh cazzo, smettila subito di fare quello che stai facendo, immediatamente.
Okey, ho capito le ragazze in preda agli ormoni...ma provarci anche con le signore sposate e con figli non mi sembra il massimo.
"Oh, grazie mille" dice ridendo e guardandolo meglio.
"Stareste bene il insieme, vi vedo come coppia" dice sorridendo in modo complice con Jason.
Ma che cazzo? Ma sei seria? Anche tu?
"Ma dove è finito Caleb?" chiedo leggermente nervosa, guardandomi in giro, pur di non far scontrare i miei occhi mare con i suoi, so già non riuscirei a toglierli poi.
"Eccomi qua" dice Caleb mettendomi un braccio intorno alla spalla.
Alzo il viso alla sua altezza sorridendogli.a
"Andiamo?" chiede mettendosi i Ray-Ban.
"Certo" gli rispondo.
"Ci sono anche io" dice una voce irritata alle nostre spalle.
"Ah, non mi avevi detto che c'era anche Jason" dice guardandolo.
"Bhe...ora lo sai" dico alzando le spalle, anche se mi risulta parecchio difficile con il suo braccio pieno di muscoli appogiatosi. Troppo pesante.
"Come vedi ci sono anche io" ripete quella voce odiosa.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo, ormai esasperata.
"Okey, non cambia nulla" risponde tranquillo il ragazzo vicino a me, facendo ricadere il braccio verso la mia vita, e mi attira verso di lui.
Ho capito che vuole fare, e a me questa cosa mi piace, molto anche! Anche se non ne so il motivo, non ha senso...ma okey.
Sto al gioco, appoggiando la testa alla sua spalla.
Lo faccio fermare, sotto lo sguardo di Jason, mi alzo di punte e gli rubo gli occhiali ridendo.
"Hey, e io che mi metto?" chiede facendo un dolce broncio
Dio, è tenerissimo così!
Non resistito, arrivo vicino alla sua faccia, e gli pizzico le guance, dopo avermi messo gli occhiali, che mi stanno un po' grandi, ma sono dettagli...
"Non abbiamo tutto il tempo, muovetevi"sbotta Jason. E dal tono di voce capisco che sia arrabbiato, e no poco. E perché mai?
Non posso fare a meno di sorridere a quella visione.
"Tranquillo, non è così lontana" dice il mio amico, fissandomi divertito.
"Che ore sono?" gli chiedo dolcemente.
Lui si sposta leggermente, prendendo il telefono.
"Le 17:30" risponde, rimettendolo via, e ritornando vicino a me, circondandomi la vita con un braccio.

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