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ALISSA POV

Mi sembra una cosa così assurda, essere chiusa in uno scantinato con un ragazzo vicino a me, il quale ci ho litigato ed ora è qui.

Gli occhi sono ancora chiusi, ma sento il freddo nelle gambe, così decido di aprire gli occhi e cercare in giro con lo sguardo qualcosa per coprirmi. Vicino a me c'è ancora Trev, ha gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, sembra così perfetto, senza difetti.

Rimango incantata dalla meraviglia che ho vicino, perché doveva andare così male tra noi?
Mi alzo controvoglia e apro ogni armadio presente, ma trovo tutt'altro che una coperta.
"Che fai?" Sbatto la testa contro l'armadio per lo spavento, perché doveva svegliarsi proprio adesso?
Sento la sua risata, molto fragorosa, come se fosse la cosa più divertente del mondo e mi unisco a lui.  "Tutto bene?" Chiede alzandosi. Annuisco pur non essendo sicura, mi sono fatta malissimo.
"Quindi se premo qui." Dice premendo il punto dolorante, faccio una smorfia di dolore e levo immediatamente la sua mano sopra la mia testa.
"Ti rifaccio la domanda, tutto bene?" Odio quando fa così, deve essere testardo anche in un momento come questo.
"Ho solo un po' di male, ma tra poco passerà." Continua a guardarmi negli occhi con lo sguardo perso, cosa sta pensando? Magari si è ricordato quello che ci siamo detti ieri sera, questa cosa mi imbarazza parecchio.

"Beh, ti va un po' di Biscotti?" Chiede indicando il tavolino con delle cosa da mangiare. "Ovvio, che domande." Dico sorridendo e lui fa lo stesso.
Mi dirigo verso il cibo, ma la sua mano mi blocca il polso e mi fa girare verso di lui.
Siamo a pochi centimetri l'uno dall'altro, così vicini e così confusi.

"Dimmi che non mi odi, dimmi che non ho sognato quella frase." I suoi occhi sono preoccupati, sembrano impazienti di una risposta. Perché dovrei aver mentito? Gli piace mettere in imbarazzo le persone?
"Rispondi." Dice in tono serio stingendomi leggermente il polso.
"I-io non ti odio." Dico cercando di mantenere la calma. In poco tempo la sua mano che poco prima mi teneva il polso ora è dietro alla mia testa e mi ritrovo all'interno di un suo abbraccio. Rimango inizialmente stordita, un gesto così da lui non me lo sarei mai aspettato, è troppo orgoglioso. Poco dopo ricambio l'abbraccio stringendolo a me, è una sensazione indescrivibile, perfetta ed imperfetta allo stesso tempo.

TREV POV

È tutto così strano, così impossibile.
Dopo l'abbraccio non ci siamo detti più di quattro parole, probabilmente per troppo imbarazzo di entrambi.
Non mi dispiace affatto essere chiuso in questo scantinato, non se sono con lei, probabilmente picchierò la prima persona che ci aprirà la porta.
"Chissà per quanto tempo saremo chiusi qui." Dico togliendo il silenzio che c'era. Lei annuisce dando un morso al biscotto, sinceramente sta mangiando solo lei.

"Perchè mi guardi mentre mangio? Mi metti ansia." Dice. Non mi accorgo nemmeno, sembrerò un maniaco. Continua a guardarmi, le sue labbra sono leggermente incurvate in un sorriso.

"Perchè la tua bocca ha uno strano movimento nel masticare." Dico la prima cazzata che mi viene in mente. Quale persona sana di mente avrebbe detto una cosa del genere? Naturalmente non io.

"Hei, ognuno ha le se imperfezioni e poi io mastico da Dio." Dice facendo la finta offesa. Rido e lei si unisce a me, è vero, mastica da Dio, ogni cosa che fa, la fa da Dio.
Finiamo la colazione e finiamo nel parlare di Alton, un discorso delicato e insensato.
"Io so che non è stato lui, mi ha salvata." Dice abbassando gli occhi. Sospiro non sapendo cosa dire, se la contraddico litigheremo, se le do ragione mi darà del bugiardo.
"Va bene, come credi tu." Dico lasciando alle spalle Questo discorso. Non si è più fatto vivo, dovrebbe farsi due domande, ma lascio stare.

"Chissà per quanto dobbiamo rimanere rinchiusi qui." Dice sbuffando. In effetti non c è tanto cibo e non ci facciamo una doccia da ieri, mi sembra di essere in quei programmi dove la gente deve cercare di sopravvivere con quello che ha.

Alissa inizia a canticchiare una canzone, mi ricordo che tempo fa la cantava a squarciagola, deve essere la sua preferita.
"Sei brava a cantare." Dico cercando di avere un tono serio. In effetti ha una bella voce, ma la vorrei sentire cantare davvero.
"Oh grazie." Dice, mentre le sue guance si fanno sempre più rosse.
Rido per questa scena e lei si gira di scatto dalla parte opposta, così, mi avvicino a lei e l'abbraccio per dietro. Il profumo dei suoi capelli sembra quello dei fiori, un profumo delicato e gradevole.
Si lascia fare, non si stacca e non si muove, sicuramente non sa nemmeno lei cosa fare.
"Se non ti va bene, dimmelo." Dico sussurrandogli vicino all'orecchio, ma lei annuisce e rimane ferma.
"Sai, non capisco ancora perché siamo qui, forse per destino? Mi trovo bene con voi, mi sento libera e una ragazza normale, ma ora mi sto distruggendo da sola.
I miei genitori sono in pericolo e io sono chiusa in questo scantinato. Non ho potuto dirgli quanto gli volevo bene, non ho detto quante gite di famiglia volevo fare, si stanno portando via tutto." Dice quasi in un sussurro. Mi sciolgo dall'abbraccio in modo da essere davanti a lei, le lacrime le rigano il volto, ma il suo volto non è triste, è serio.
"Credevo che non avrei mai avuto una notizia del genere in tutta la mia vita, come nei film. Già andava male prima, ora la mia vita non è più vita. È come stare sopra al cielo e guardare la tua vita distruggersi, non puoi farci niente." Guarda un punto fisso senza mai distogliere lo sguardo.
"Hei, guardami." Dico facendole alzare gli occhi verso di me.

"Tutti hanno una vita di merda, magari più avanti ti racconterò la mia. Tutti siamo destinati a stare male, tutti siamo destinati a distruggerci, tutti siamo destinati a morire, ma la vita dura è solo per i guerrieri, quindi, brutta peste, combatti. Combatti per quello che vuoi, combatti per avere la felicità, combatti per avere un futuro.
So che sei capace di farlo, perché sei forte, un'altra non avrebbe nemmeno il coraggio di sorridere, tu c'è lo hai. Quindi, piccola guerriera, fallo. Sii il cambiamento che gli altri non ti possono dare."

La mia vita è stata terribile in passato, ma ora, aiutare gli altri, mi fa stare bene.
Forse sono solo parole, ma prima p poi diventeranno fatti.
I suoi occhi sembrano capire il discorso, ma non smette di piangere e mi abbraccia.
Un' abbraccio che dice tanto, che scriverebbe un libro. Mille parole in un solo abbraccio.
"C'è la faremo, insieme. Te lo prometto."

SPAZIO AUTRICE
Perfetto, sono riuscita ad aggiornare dopo un mese.
Non avevi proprio idee, mi ero trovata in un punto critico e non sapevo come andare avanti.

Lasciate stelline se è di vostro gradimento.

Buona giornata. ♥️
-Ale

The Sun and the Moon (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora