Quel volto così familiare e così sconosciuto, le lacrime cercano di uscire, ma non per lui.
"Non sai da quanto tempo ti cercavo." La sua voce rimbomba nella mia mente, non è possibile che mi abbia cercato, sono sempre stata qui, a casa, da sola."Alton, per favore, non ora." Dico oltrepassandolo. "Non ora? Cosa ti prende?" Chiede come se niente fosse successo, come se non fosse sparito per giorni e giorni.
"Cosa mi prende? Ma ti ascolti? Sai quanto ho aspettato che tu venissi da me? Lo sai? Ma adesso basta, sono venuta qui per stare insieme ai miei genitori, quindi se non scappi come un codardo, ci vediamo." Dico infuriata come pochi, mentre vedo Simon fulminarlo con lo sguardo.
Voglio delle risposte e le avrò, ma non ora.
"Alissa, fermati un secondo!" Urla Simon da dietro. Mi giro irritata e lo guardo scocciata.
"Chiediamo a qualche infermiere o devi continuare a girare a vuoto?" Ha ragione, ma sono talmente arrabbiata che ho bisogno di una calmata.
"Vai a chiedere tu dato che sei tanto intelligente." Dico mentre riprendo a camminare cercando a vuoto. Devo calmarmi, non voglio fare scenate davanti a mia madre.Esco dall'ospedale per prendere una boccata d'aria, oggi fa abbastanza freddo e sinceramente non mi diverte stare qua fuori.
Vado nel retro dove ci sono delle panchine e mi siedo vicino a un ragazzo mentre fuma una sigaretta.
Ha la faccia di uno che ti vuole picchiare, lineamenti duri mentre guarda le persona passargli vicino.Dopo qualche minuto si gira dalla mia parte e mi guarda da testa a piedi.
"Vuoi?" Chiede tirando fuori il pacchetto di sigarette. Nego con la testa e fa spallucce mentre butta la sua ormai finita e ne estrae un'altra. "Ma l'hai appena buttata." Dico senza volere. Mi guarda e ridacchia. "Chi sei? Mia madre? Non sta a farmi le prediche." Dice tornando a guardare la gente mentre accende.
Sospiro e guardo il cellulare, Simon mi ha chiamata due volte e lasciato un messaggio.Da Simon:
Non vogliono dirmi niente, devi venire tu. Trev sta arrivando.Sbuffo sonoramente e metto via il cellulare, ancora qualche minuto e giuro che entro.
"Perché fumi?" Chiedo annoiata.
"Perché ti fai i cazzi miei?" Chiede con lo stesso tono. Sorrido anche se potrei ammazzarlo da un momento all'altro.
"Mi rilassa, quando sono in ansia o semplicemente incazzato mi calma, poi diventa abitudine e non puoi farne senza." Guardo il pacchetto fra le sue mani e lui me lo riporge.
Una non mi farà male. La estraggo dal pacchetto e mi passa l'accendino e subito al primo tiro tossisco.
"Vai piano, non sei esperta" dice osservandomi. Al secondo tiro è già meglio, anche se non riesco molto a fumare a petto.
"Come ti sembra?" Chiede buttando via la cicca.
"Non male, però hai ragione." Ho meno rabbia addosso, mi sento più tranquilla mentre continuo a fumare.
"Tieni." Dice lanciandomi il pacchetto. Lo guardo con lo sguardo interrogativo. "Serve più a te." Si alza e se ne va.
Guardo quella scatoletta nelle mie mani, decido di metterla dentro la borsa in modo che nessuno la veda.
Finisco di fumare e indecisa dove buttarla la spengo per terra e la butto nel cestino poco distante da me.
Nel mentre suona il telefono, nel display compare il nome di Trev."Pronto." Dico entrando all'interno dell'ospedale. Riattacca e guardo il telefono corrugando la fronte, forse ho chiuso io per sbaglio.
"Eccoti." Salto in aria e mi cade il telefono dalla mano cadendo a terra, mi affretto a raccoglierlo ma la mano di Trev sfiora la mia, alziamo tutte e due la testa e ci troviamo a pochi centimetri l'uno dall'altra. Guardo i suoi occhi e fissano intensamente le mie labbra.
"Hai fumato?" Dice dando attenzione ai miei occhi. Alzo gli occhi al cielo mentre ci mettiamo in piedi. "E anche se fosse?" Chiedo fregandomene altamente del mio comportamento scontroso.
"Ma cosa ti ho fatto? Ti ho chiesto solo se hai fumato, non sapevo che tu fumassi." Dice in sua difesa.
"Scusami, non è giornata. Comunque si, un ragazzo me l'ha offerta e sinceramente mi ha fatto bene." Abbassa lo sguardo come se fosse deluso.
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The Sun and the Moon (#WATTYS2017)
RomansaAlissa Morrison è una ragazza di 17 anni, di una famiglia molto ricca, la quale, ha molti pregiudizi. La ragazza e i suoi migliori amici, anche loro provenienti da famiglia ricche, non possono stare con i comuni mortali che non sono al altezza delle...