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ALISSA POV

Giro ancora per un po' all'interno della biblioteca, sinceramente sento che questo posto ha un'aria magica, come un nascondiglio.
"Avevo idea di farti rimanere a dormire da me, solo per stasera." Dice Trev poco più in là.
"Oh, ma non serve. Posso tornare da Simon." Non voglio disturbare, ha già fatto tanto per me.
"Non si discute, rimani qui." Dice in tono serio.

Usciamo dalla grande biblioteca per poi scendere in cucina, dove sua madre ci accoglie con un sorriso.
"Spero che il pollo ti piaccia, Alissa." Dice controllando la cottura.
"Certo che mi piace. Grazie signora Blaze." Lei sorride e inizia ad apparecchiare e io mi offro di aiutarla, mentre Trev va a cambiarsi.
"Come stai?" Chiede gentilmente mettendo l'ultimo bicchiere.
"Bene, si, direi bene." Dico convinta.
Non ci penso più, ho sempre avuto qualcosa da fare e non ci penso, alla fine non è successo niente.
La conversazione prende una piega del tutto inaspettata. Sua madre ha iniziato a raccontare inediti di un piccolo Trev, ma, a quanto pare, sembra che sia cresciuto solo con lei.
"Beh, noi andiamo in camera." Dice Trev prendendomi per la mano e trascinandomi fino di sopra.
"Cosa vuoi fare?" Chiede dolcemente sedendosi nel letto.
"Domani c è scuola, dovremo andare a dormire presto." Dico e lui sbuffa.
"Solo alla scuola pensi?" Chiede sorridendo e scuotendo la testa.
"Trev, abbiamo perso troppi giorni e tu hai trovato scuse per stare a casa." Dico rimproverandolo, ma non seriamente.
"Va bene, ma nel frattempo ci guardiamo negli occhi?" Chiede sdraiandosi completamente.
"Non è una brutta idea." Dico sedendomi in fondo al letto.
Lui sorride e mi fa segno di andare vicino a lui, ma non mi sembra una buona idea.
Mi avvicino e mi siedo al lato opposto e lui alza la coperta in modo che entri nel letto.
Sento le mie gote andare in fiamme, ma che succede?
"M-ma io posso tornare da Simon." Dico titubante.
Il suo sguardo sembra incupirsi per qualche secondo, ma lo maschera con un sorriso.
"Tranquilla, tu stai da quella parte di letto e io in questa, è inutile che ti imbarazzi." A quelle parole sento letteralmente andare a fuoco la faccia.
Mi metto sotto le coperte e penso all'immensità di questa casa, ci sarà sicuramente la stanza degli ospiti, ma lui mi vuole qui.

"Ti ho lasciato un libro nel comodino, ho visto che lo guardavi più degli alti." Dice e io mi giro per vedere e in effetti lo volevo leggere. 'Città di carta'.
"Oh, grazie Trev." Dico sorridendo a questo suo gesto.
"Buonanotte, Alissa." Dice girandosi dall'altra parte. Solo ora noto che si è levato la maglietta e i suoi muscoli sono molto evidenti e anche il suo tatuaggio dietro la schiena.
"Buonanotte, Trev." Dico continuando a guardare quel piccolo tatuaggio con dei numeri.

Mi giro dall'altra parte e guardo il libro poggiato sopra al mobiletto e sorrido, per poi avvertire dei brividi sulla schiena non appena mi rendo conto che sto dormendo con lui, nello stesso letto e in camera sua, ma ben presto Morfeo mi accoglie tra le sue braccia.

Trev pov

Mi sveglio per il caldo, così decido di aprire una finestra facendo attenzione a non svegliare Alissa.
Una volta aperta mi soffermo a guardare il suo viso illuminato dalla notte, è così tranquilla e serena.
Prima di addormentarmi sentivo i suoi occhi bruciarmi la schiena, probabilmente guardava il mio tatuaggio.
Sorrido senza nessun senso, solo guardandola. Questa ragazza mi fa diventare un pappa molle.

Ritorno a distendermi nel letto e noto che sono solo le tre di mattina e il sonno mi è passato.
Sento Alissa muoversi nel letto
e girarsi dalla mia parte e si avvicina di poco a me.  I capelli le ricadono sul viso e le labbra socchiuse.
Mi avvicino a lei e faccio incastrare i nostri corpi, le sue gambe le mette in mezzo alle mie e la sua testa nel mio incavo del collo.
L'aria fresca che entra dalla finestra fa echeggiare il suo profumo in tutta la stanza, ma sopratutto su di me.

Finalmente riesco a chiudere occhio cullandomi con il suo dolce fare.

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Sento muoversi qualcuno vicino a me e non ci metti molto a capire che Alissa si sta svegliando, così la stringo ancora di più a me, per godere di questi ultimi atti così tanto vicini.
Mi fa sentire bene, mi sento in pace con tutto quando sono con lei.

Quando noto i suoi occhi aprirsi, le sorrido e le sue guance si tingono di rosso, notando la posizione.
"Buongiorno." Dico distaccandomi un po' da lei, ma non così tanto.
"B-buongiorno." Dice per poi sbadigliare.
Ha delle piccole occhiaie sotto agli occhi, nulla in confronto a quelle che avrò io.
"Dormito bene?" Chiedo sedendomi nel letto. "Molto bene." Dice timidamente.
"Ma che ora sono?" Chiede allarmata. Guarda il telefono e nota che è ancora presto e torna sotto le coperte.
"Ti va di andare a fare colazione fuori?" Non sono mai stato a fare colazione con una ragazza, almeno che non sia stata Megan insieme agli altri.
"Che bella idea, chiedimelo fra cinque minuti." Dice chiudendo gli occhi di nuovo e girarsi dalla parte opposta.

Mi alzo e prendo la roba pulita dall'armadio, per poi dirigermi in doccia. Accendo il getto e subito mi lascio cullare dalle gocce d'acqua calda.
Devo anche trovare dei vestiti per Alissa, sicuramente mia mamma deve avere qualcosa di quando era giovane.
Finisco la mia bellissima doccia e mi lego un asciugamano nella vite, per poi guardarmi allo specchio.

Delle occhiaie ben pronunciate si notano più di qualunque altra cosa.
Mi vesto velocemente ed esco, rivelando Alissa ancora sotto le coperte con la bocca semichiusa, si è addormentata.
Scuoto la testa divertito ed esco dalla camera sbattendo la porta volutamente e sento dei lamenti provenire all'interno.

"Trev, che ci fai sveglio?" Chiede mia madre avvicinandosi a me.
"Mamma ascolta bene. Andrò a scuola." Dico e lei fa una faccia sorpresa.
"Sapevo che quella ragazza ti avrebbe portato nella buona strada." Dice sorridendo e incrociando le braccia.
"Troppe parole detto a caso. Piuttosto mi servono dei vestiti per darli a lei." Dico passandomi una mano tra i capelli.

"Oh ma certo, ho una cosa bellissima da darle." Dice tutta contenta dirigendosi nella sua camera.
La raggiungo e la vedo intenta a sgarfare nel armadio, tirando fuori un vestito rosa cipria.
"Potrebbe andarle bene?" Chiede ammirando l'indumento.
"Mi sa che hai fatto centro." Dico prendendolo e correndo verso Alissa.
Apro la porta e la vedo in piedi a guardare fuori dalla finestra sbadigliando.
"Eccoti qui. Mettiti questo." Dico porgendole l'abito. "Vai a farti una doccia se vuoi, io ti aspetto qui." Dico sdraiandomi sul letto e lei annuisce entrando dentro.
L'arrivo di un messaggio mi fa alzare da questa posizione comoda.

Apro e noto che è un messaggio di Simon.

'Hei Trev, come sta? Ci becchiamo fuori scuola :)'

Probabilmente già tutti sanno che oggi si torna a scuola, anche se gli altri erano già tornati.
Rispondo con un okey e torno a sdraiarmi.
Penso a come sono cambiate le cose, a come le tragedie sono ricadute su di lei e a come mi sto rammollendo quando sono con lei.
Ma che mi succede?

The Sun and the Moon (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora