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Le lezioni iniziano, meno male che in classe con me c'è Megan.
"Simpatica la tua amica." Dice riferendosi a Maddison. Annuisco e scrivo ciò che la professoressa ha scritto sulla lavagna, cioè arabo.

"Comunque venite alla festa?" Mi chiede. "Non so, parlo con Mad. Ti scrivo un messaggio pomeriggio." Annuisce e riprende ad ascoltare.
Non sono mai stata a feste del genere, non so nemmeno cosa aspettarmi.

L'ora passa velocemente, o per lo meno non è stata noiosissima. Mi alzo e saluto Megan, ora ho lettere ed equivale a vedere gli altri.
Esco dalla classe, ma vado a sbattere contro qualcuno.
"Scusami." Dico, ma appena alzo la testa rimango ferma. Alton è davanti a me con aria dura e occhi serrati.
"I tuoi amici non ti hanno insegnato a guardare avanti a te? Spero solo che un giorno di questi ti lasceranno da sola, è quello che meriti." Dice prima di andarsene.

È stato davvero Alton ad avermi detto quelle parole? Rimango ferma finché una lacrima riga il volto, non mi aspettavo un comportamento del genere da lui. Siamo sempre stati insieme, abbiamo giocato e condiviso il nostro divertimento, ed ora spera che rimango sola.

Non gli ho fatto niente, volevo solo avere amici nuovi, ma lui me lo impediva.
Non mi accorgo nemmeno che sono ferma qui, finché Trev mi si posiziona davanti.
"Che hai?" Chiede con noncuranza.   Faccio un gesto con la mano facendo capire che non intendo parlare, ma lui mi ferma prendendomi per il polso.
"Ho sentito cosa è successo. Se vuoi tornare con i tuoi vecchi amici fallo, perché se stai cercando fare la ribelle stando con noi, allora ti sbagli." Dice secco. Lo guardo sorpresa e mi volta anche lui le spalle, ma cosa diavolo vogliono tutti da me?

Decido di saltare la lezione, ormai è già iniziata e sentire che sono in ritardo non allieva i miei pensieri ed il mio umore.
Mi siedo sugli scalini del giardino, dove nessuno mi può vedere.
Se fossi rimasta con Alton cosa sarebbe successo? Perché si comporta così con me e con Mad? Alla fine è la mia vita e le cose le scelgo io.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del mio cellulare, che avverte l'arrivo di un nuovo messaggio.

"Dove sei? Ho detto alla prof che non ti sei sentita bene. Scrivimi appena leggi."

È un messaggio di Luke, sicuramente è preoccupato non vedendomi. Sbuffo e spengo il telefono, in questo momento non voglio altre cose di cui preoccuparmi.
Le parole di Alton mi ripercuotono la mente, leggere le lacrime scendono, mentre io cerco di cacciarle. Sono sempre stata una persona fragile, lui lo sapeva, ma ora vorrei solo tornare a casa.

Non voglio fare la ribelle, mi piace stare con loro. Mi hanno ferito le parole di Trev, so che ha paura che la gente non resti, ma per lo meno poteva risparmiarsela.

Il silenzio viene interrotto da dei passi, mi alzo di scatto e mi nascondo dietro le scalinate. Nessuno deve sapere che sono qui.
"Alissa, vieni fuori, sono io." La voce di Simon si fa spazio e io tiro fuori un sospiro di sollievo.
Esco dal mio nascondiglio provvisto e gli faccio una faccia interrogativa. In questo momento doveva essere in classe.

"Perché sei qui?" Chiedo interrogativa. Mi guarda sorridendo e si siede vicino a me.
"Era noiosa la lezione." Dice alzando le spalle. Mi guarda perplesso e sicuramente aspetta che io parli.
"Occhi rossi, guance arrossate e trucco sbavato." Mi guarda e si alza posizionandosi davanti a me. "O mi dici cos'è successo, o giuro che ti chiudo da qualche parte finché non parli." Sembra serio, ma non credo che lo dica per davvero. Abbasso la testa non sapendo cosa fare, probabilmente non dovrei dirlo a lui che è un amico di Trev, ma non posso nemmeno tenermelo dentro.

Si avvicina a me e mi solleva la testa, mi guarda comprensivo.
"È solo che tutto sta andando storto. Per una volta che voglio fare di testa mia tutti mi sono contro." Le lacrime iniziano a scendere e in questo momento le maledico. Non voglio essere fragile, non così tanto.

The Sun and the Moon (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora