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Alissa pov

Cosa c è più bello di una doccia mattutina?
Mi guardo allo specchio prima di entrarci, mi sono fatta vedere in questo stato pietoso, che vergogna.

Entro all'interno e subito noto la boccetta di bagnoschiuma di Trev, avrò il suo profumo addosso, l'idea mi allerta.
Le gocciole mi scendono fluide su tutto il corpo e quindi inizio a insaponarmi, così il profumo di Trev si espande nella stanza.

Esco dalla doccia e mi sento meglio e più sveglia di prima.
Mi vesto velocemente con il vestito della madre di Trev ed esco.
Lui non è qui, probabilmente sta usando un'altro bagno, dato che ci avrò messo un eternità.
Mi siedo sul letto e guardo l'ora nel cellulare, è ancora presto, ma noto anche delle chiamate da parte dei miei amici, così decido di richiamare Mad.

"Pronto?" Dice lei dall'altra parte del telefono.
"Hei." Dico sorridendo.
"Oddio Alissa, ti sto chiamando dalla scoperta dell'America, che fine hai fatto?" Chiede lei e subito immagino mettersi la mano nel cuore.
"Scusa, comunque ci vediamo a scuola, oggi vengo." Dico deviando alla domanda della fine che ho fatto.
"Davvero? Uh, allora ti aspetto." Dice entusiasta.
"Certo. Avvisa anche gli altri, mi hanno cercato anche loro." Dico scuotendo la testa divertita.
"Tutti tranne lui vero?" Chiede maliziosamente, quindi deduco che sappia.
"Oh devo andare, ciao Mad." Riattacco senza lasciarle dire qualcosa.
Decido di mettere un po' di musica a basso volume, una canzone di Ed.

'She is the sweetest thing that I know
You should see the way she holds me when the lights go low
Shakes my soul like a pot hole, every time
Took my heart upon a one way trip
Guess she went wandering off with it
Unlike most women I know
This one will bring it back whole
Daisies, daisies perched upon your forehead
Oh my baby, lately I know'

Chiudo gli occhi ed immagino lui che canta, è sempre stata una cosa che mi rilassa.
'That every night I'll kiss you you'll say in my ear
Oh we're in love aren't we?' Apro gli occhi di scatto. Non è la voce di Ed, è una voce molto più calda.
Trovo Trev sorridermi e sedersi al mio fianco.
"Bella vero?" Chiede lui. La nostra avvicinanza mi fa sentire più caldo del dovuto, ma non ci do molta importanza.
"È una della canzoni che preferisco." Dico fiera guardando il cellulare.
"Non sapevo che sapessi cantare così bene." Dico sincera. La sua voce è bellissima, una delle più belle che io abbia mai sentito.
"Oh, mi piace. È una specie di hobby." Dice scrollando le spalle.

Iniziamo a cantare insieme, le nostre voci si uniscono in un solo suono, è una botta di vita.
"Non sei male anche tu." Dice sorridendomi.
I restanti dieci minuti parliamo della musica moderna e di quella vecchia, tra gusti musicali e battutine, ci accorgiamo che è ora di partire.

Salutiamo la mamma di Trev ed usciamo dirigendoci nella sua auto.
"Pronta? Sicuramente tutta la scuola si è fatta per bene i cazzi tuoi." Dice guardando la strada davanti.
Probabilmente è così, ma sono sicura che prima o poi si scorderanno di questa storia.
"Sono pronta." Dico sicura di me.
Devo studiare più di quanto già facevo, sono indietro nel programma e di certo sarà difficile recuperare.
Una volta arrivati scendiamo dal auto e, come previsto, tutti gli occhi sono puntati verso di noi e dei bisbigli iniziano a riempire il cortile.
"Ti dispiace?" Chiede Trev mostrandomi il pacchetto di sigarette. Non è che mi piaccia il fumo, ma sta volta scuoto la testa.
Si accende la sigaretta e iniziamo ad entrare sempre di più, dove la gente non fa altro che fissare.

"È lei. È uguale alla madre, tieniti d'occhio il fidanzato." Dice una voce alle nostre spalle.
Trev si gira di scatto e deduco che abbia sentito anche lui.
Riconosco la ragazza che era seduta al nostro tavolo, ancora i primi giorni che avevo fatto amicizia con i miei nuovi amici.

"Scusa?" Chiedo io visibilmente irritata.
"Oh cara, le voci girano. Vero Trev?" Chiede lei guardandolo maliziosamente.
"Si hanno proprio detto che sei una Troia." Dice lui facendo un sorrisetto compiaciuto.
"Non dicevi così quando ti ho fatto il lavoretto in bagno." Dice lei sicura di sè e la sua amichetta ride.
"Ho avuto di meglio." Dice lui scrollando le spalle.
Lei lo guarda con aria sorpresa e con la bocca spalancata.
"Oh amore, chiudi la bocca, uno alla volta no?" Dico girandomi e andando avanti con Trev che sta soffocando le risate.
"Cosa? Non ti facevo così stronza." Dice non riuscendo più a trattenere le risate.
Una volta finita la sua sigaretta, entriamo all'interno dell'edificio e, anche qui, abbiamo gli occhi addosso.
"Alissa, tesoro!" Urla Megan venendomi ad abbracciare, seguita dagli altri.
"Piccolina, ti siamo mancati vero?" Dice Luke abbracciandomi un po' titubante, ma una volta ricambiato, mi stringe più a sè.
Non ho più paura, non se sono loro.
"Tantissimo." Dico abbracciando Simon.
Noto Trev guardarlo di sottecchi, non hanno ancora chiarito?
"Sorellina, che spavento ci hai fatto prendere." Dice lei sbacciuchiandomi.
"Trev, vieni un attimo." Dove Simon e si allontanano da noi.

"Sentivo solo io la tensione tra quei due?" Dice Luke ridacchiando. Guardo Simon parlare e gesticolare, mentre Trev è con le mani in tasca mentre lo guarda interessato.
"Quei due non stanno lontani ancora per molto. Sono pappa e ciccia." Sussurra Megan in modo da non farsi sentire da loro.

"Diciamo che dovrebbe avercela con tutti noi, abbiamo creduto che fosse stato lui." Mormora Luke con tono dispiaciuto.
Vediamo Trev dare una pacca sulla spalla a Simon e tornare qui con un sorriso.
"Beh, io e Alissa andiamo in classe. Voi?" Chiede Megan, ma subito l'espressione di tutti cambia.
Fissano tutti un punto e vedo Trev avanzate lentamente verso di me, così mi giro anche io e appena lo vedo indietreggio.
"Figlio di puttana." Mormora Trev avvicinandosi a lui insieme a Luke e Simon.
"Oh guarda, vi ha soddisfatti Alissa?" Chiede lui ridendo.
Dopo quella frase, c'è solo casino.
Gente che urla, pugni e calci, gruppetti di ragazzi appiccicati alla scena.
"Fermi!" Urla un professore che passava per di lì.
I ragazzi, peró, non ascoltano e continuano la loro rissa.
"Se la smettete ora, chiudo gli occhi. Alzatevi da lì!" La voce del prof risuona in tutto il corridoio e i ragazzi si fermano.
La faccia di Trev è rossa dalla rabbia, quelle di Luke e Simon sono visibilmente incazzate.
Luke tira su Simon e staccano Trev da Alton.

"Venite con me." Dice severo e così i ragazzi fanno.
La mia faccia è sconcertata, possibile che si creino solo problemi?
Megan e Mad mi svegliano dalla trance e mi portano verso le macchinette e mi prendono un tea, ma gli altri iniziano a bisbigliare e guardarmi.
Non posso farcela. 

The Sun and the Moon (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora