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Alissa pov
Una leggera luce entra dalla finestra, facendo in modo che mi colpisca dritto in faccia. Buongiorno anche a te, mondo.
La sera precedente sono rimasta tutto il giorno a guardare film con Simon, anche se sembrava piuttosto assente, ma che succede a tutti?

Guardo l'ora nel telefono e sono le sette, quindi con tutte le forze che ho, scosto la coperta da sopra di me e, dato che quelle erano tutte le mie forze, rimango così per cinque minuti buoni.

Dei colpi sulle porta mi fanno balzare in aria, maledetto Hailey.
Borbotto qualcosa di incomprensibile anche a me stessa e mi alzo.
"Ma sei sveglia?" Urla il mio dolce compagno di casa dall'altra parte della porta.
Faccio un verso per fargli capire che sono sveglia e tremendamente incazzata.

Prendo dei vestiti puliti e mi strascino verso il bagno.
Apro il getto d'acqua e mi posiziono proprio sotto e lancio un urlo, l'acqua è bollente, maledetto Hailey di nuovo.
Una volta finita la doccia, mi vesto più lentamente del solito.

Sono troppo stanca per poter vivere.
"Buongiorno." Dice Simon appena varco la soglia della cucina.
"Mh, anche a te." Mi siedo su una sedia e bevo un lungo sorso di caffè che Simon mi ha preparato.
"Spruzzi di vita da ogni poro stamattina." Ridacchia lui.
"Ti faccio fuori." Gli ringhio contro mentre appoggio la mia testa al tavolo.
"Dai mia killer, andiamo." Dice alzandosi e venendo verso la mia parte.

Appena vedo che le sue mani si posano sui miei fianchi e mi alza con forza, lancio un urlo.
Lo fulmino con lo sguardo e prendo lo zaino e con grandi falcate raggiungo la porta di casa, sbattendo i piedi come i bambini.

Raggiungo la sua macchina e aspetto che il bradipo arrivi ad aprirmi.
"Muoviti che voglio mettere le mie dolci chiappe su qualcosa." Sbotto acida. Simon scoppia a ridere ed apre la macchina sedendosi al posto del guidatore.

"Perché sei così cinica oggi? Hai le tue cose?" Chiudo la porta della macchina con forza guardandolo male e i suoi occhi diventano due fessure.
"Non trattare così la mia piccola, acida." Mi fa la linguaccia e io scoppio a ridere.

Trev pov
Mi sono svegliato dieci minuti prima per raggiungere Jess, abbiamo deciso che la mattina verrà con me, così ogni giorno.

"Oh andiamo, hai due occhiaie." Alza le mani verso il cielo e mi guarda.
"Jess, non è stata una buona nottata, lasciami stare." Dico tra i denti. Non voglio prendermela con lei, anche perché mi sta aiutando, ma non ho dormito proprio niente.
Vedevo solo i suoi occhi che trattenevano le lacrime, il suo profumo.

Arriviamo davanti a scuola e subito noto il solito gruppetto.
"Sembra che stia litigando con Luke." Afferma Jess sporgendosi per vedere meglio.
"Ricordi cosa devi fare vero? Più sta male, più il piano funziona." Annuisce ed esce dalla macchina, mentre io prendo un lungo sospiro prima di seguirla.
La prendo per mano e le do un bacio sulla fronte e lei ridacchia dandomi un pizzicotto nella schiena.
"Stai buona Jess." Mormoro facendo un sorriso dalla loro parte.
Alissa è ancora girata per schiena, quindi non ci ha ancora visti.
"Ciao." Saluta Megan confusa guardando la ragazza al mio fianco.
"Cosa succede qui? Perché sei a manina con la cugina di Simon?" Mi scruta attentamente soffermandosi sulla nostre mani.
Vedo Alissa irrigidirsi e guardare Simon in cagnesco, così cerco di far capire al mio amico che deve far finta di niente, facendo dei segni dietro a lei.
"Oh ehm...che sorpresa." Mormora poco convinto.
Continuo a tenere Jess per mano, ma la ragazza affianco a me non mi rivolge lo sguardo, quindi devo fare di più.
"Beh, ho trovato la mia anima gemella finalmente. L'ho amata dal primo istante che l'ho vista." Dico schioccandole un bacio a fior di labbra.
Le due ragazze mi guardano scioccante, mentre Simon e Luke hanno una faccia contrariata.
Mi giro verso Alissa e si è girata dall'altra parte, ma la faccia di Luke, mentre la guarda, riesco a capire che sta piangendo.
"Beh, Trev, credo sia meglio che vai." Dice Simon osservando il viso di Alissa.
Annuisco e mi allontano. Odio vederla così, cazzo.

"Ci vediamo sta sera, non fare tanto il coglione." Dice dandomi un pacco sulla spalla prima di andarsene.
Devo solo farcela per un po', finché Alton non cede.
La campanella suona e guardo tutti gli studenti entrare e,così, li seguo a ruota.

"Vacci piano." Sussurra Luke sedendosi vicino a me, mentre Simon si è seduto con lei in prima fila.
Faccio finta di non avere sentito e fisso la ragazza poco più avanti di me, concentrata a mordicchiare la sua penna e a spostare i capelli tutti da un lato. È così spontanea e così bella.
L'ora passa velocemente e lei si affretta ad uscire, ora devo parlarle, è questo il piano.

Mi affretto a raggiungerla e cammino al suo fianco.
"Non saluti più?" Domando ironico e lei accelera il passo.
Mi prendo il labbro tra i denti a vederla così debole, voglio sentire la sua voce.

"Che hai?" Chiedo. Lei si ferma di scatto e mi fissa. Uno sguardo pieno di odio, pieno di disprezzo e pieno di disgusto.
"Che cazzo vuoi da me? Ora hai la tua ragazza del cazzo, tornatene da dove cazzo se venuto!" Mi urla contro e certi ragazzi si fermano a guardare.

Da cosa si capisce che è andata perfettamente? Ha detto tre 'cazzo'.
La guardo sconcertato e la lascio andare avanti, nel frattempo tutti hanno riniziato a farsi i cazzi propri.
Do un pugno ad un armadietto ed esco nel cortile, non ho voglia di sentire nessuno.
Mi siedo su un muretto e vedo che non sono solo.
"Ne hai una?" Chiedo al ragazzo poco distante da me. Lui annuisce e mi porge il pacchetto, dove estraggo una sigaretta.
Me la faccio accendere ed ispiro un lungo tiro, cazzo quanto mi mancava sta merda.
Non sono mai stato dipendente, ma ora come ora, non posso farne a meno.
A quanto ho visto Megan ha smesso e così anche gli altri, tranne Luke, che ogni tanto lo becco fumacchiare.

"Brutta giornata?" Chiede il ragazzo e io mi limito ad annuire. Non l'ho mai visto qui in giro, deve essere del primo anno.
"Quanto ti capisco, sai sono appena stato mollato." Fa spallucce e butta il mozzicone.
Brutta storia, solo che io non sono stato mollato e non sono stato nemmeno io a mollarla, la sto solo proteggendo.

"Senti, tieni queste, servono più a te che a me, ma me ne prendo una." Sorride e mi lancia il pacchetto. Si alza e lo guardo andare via, che strano ragazzo.

Alissa pov
Che giornata di merda. Perché cavolo devo stare qui?
Che faccia tosta, mi viene pure a parlare? Non è tanto diverso da tutti quei puttanieri che ci sono qui.
Ormai è suonata l'ultima ora, così mi affretto ad uscire, incontrando immediatamente Simon.
"Ce ne andiamo ora." Dico senza fermarmi e lui mi segue.
Salgo in auto subito dopo di lui e aspetto impaziente l'arrivo a casa.
"Senti i-" inizia, ma non lo lascio finire che alzo una mano in senso di stare zitto.
Sento gli occhi bruciarmi, mi sto trattenendo da troppo tempo.
Una lacrima, due lacrime, tre lacrime.
Simon ferma subito l'auto e la parcheggia per poi fiondarsi su di me con un abbraccio.
"Shh, ci sono io." Sussurra.
I singhiozzi insieme alle lacrime diventano sempre più frequenti.

Non dovevo essere così fragile, non per lui!

Spazio autrice

Heilaaa!
Okey, mi dispiace troppo, ma tutto questo deve accadere!!!!!!!!!
Mi odio da sola, okey.

Alton come farà a venire a conoscenza di questo distaccamento? Ci caschera?
Continuate a leggere per sapere il seguito!
Volevo lasciarvi un messaggio di una di voi...con il suo consenso ovviamente.

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The Sun and the Moon (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora