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Alissa pov

Una volta finito di pranzare, chiamo Mad per sapere l'ora del nostro incontro.
"Ti passo a prendere io fra dieci minuti." Dice prima di riattaccare.
Un po' di tempo con la mia migliore amica mi farà più che bene, mi manca tantissimo.

Simon non ha rivolto parola sull'accaduto di prima e gliene sono immensamente grata.
Non posso crederci di quello che mi abbia detto, perché un ragazzo mi abbia chiesto di uscire? Quello è tutto matto.
"Simon io subito esco." Lo avviso mentre mi verso un bicchiere d'acqua. Annuisce pensieroso e si siede sul tavolo.
Lo guardo un po' confusa e mi siedo anche io affianco a lui, cercando di individuare il punto in cui andare a parare.
Rimaniamo così per qualche secondo prima che si decida a parlare.
"Mi dispiace se non ho detto niente prima, ma sono rimasto male anche io dalla sua affermazione." Il suo sguardo sembra quasi dispiaciuto, ma senza motivo.
"Non sei tu che hai detto quelle cose, altrimenti non sarei in questa stanza. Non è colpa tua e non volevo che mi difendessi. Odio la gente che deve decidere per me." Dico facendo girare il bicchiere tra le mani.
Probabilmente non è poi così tanto convinto, ma è quello che penso.
"In qualunque caso, parla con me se sei triste." Sorride e io ricambio annuendo. Io l'ho sempre detto che è un buon amico.
Poco dopo sentiamo il campanello suonare, così, salutando Simon, mi affretto ad uscire.
"Parco con gelato? Solo parco? O niente parco, ma caffè?" Domanda la mia amica appena varco la soglia della porta.
Di gelato non ho voglia, ma un caffè più che volentieri, non fa né caldo né freddo, ma devo rimanere calma e mi serve proprio uno.
"Vada per il caffè." Annuisce felice ed entriamo all'interno della sua macchina.
"Fra tre giorni è il tuo compleanno, maggiorenne!" Ride lei, mentre esce dal parcheggio.
Eh già, sono già maggiorenne.
Non avevo così tanta voglia di festeggiarlo, ma non posso rovinare proprio questo compleanno.
"Mad, domani sera c'è una festa a casa di Luke, devi avvisare assolutamente Megan. Siamo solo noi." Dico ricordando ciò che aveva detto il ragazzo qualche ora prima.
"L'avviserò io." Dice mettendo una stazione radio accettabile.
Poco meno di dieci minuti, siamo già dentro al bar con il nostro caffè davanti. È una giornata abbastanza soleggiata e diverse persone hanno avuto la stessa idea.
"Insomma, sembrano che si amano di nuovo." Dice finendo il discorso dei suoi genitori.
A quanto pare, il padre ha portato la madre a cena fuori e da lì sembra tutto cambiato.
Sorrido felice per lei e guardo la coppia che entra al bar.
Lui tiene il braccio intorno alla vite della ragazza e lei le sorride dandogli un bacio a fior di labbra.
Maddison vedendo il mio sguardo rivolto da quella parte, si gira osservando la scena.
"Oh Alissa, un giorno di questi ti va di venire a dormire da me? Solito film con pop-corn? Oh e anche una maratona di Doraemon? So che ami quel cartone!" Cerca di distrarmi Mad, ma senza risultati.
Sento gli occhi pizzicare, perché Trev è con quella?
Perché la sera precedente mi ha detto che gli piacevo tanto, e ora è con un'altra?
Ma cos'ho scritto in faccia? Prendetemi per il culo è gratis?

"Si, certo." Dico sorridendo alla mia migliore amica, distogliendo lo sguardo.
"Non ci provare." Dice sporgendosi verso di me. Abbasso lo sguardo, non mi piace farmi vedere vulnerabile da lei, soprattutto per questo motivo.
Alzo leggermente lo sguardo e noto che stanno ridendo insieme e lui mi lancia un'occhiata veloce.
"Prego." Alzo la testa e noto che Mad ha pagato i nostri caffè e si sta alzando.
"Devi guardarmi ancora per molto? Andiamo." Sorride e io ricambio alzandomi.
Quanto amo sta ragazza.

Salutiamo il cameriere e sorpassiamo i piccioncini, ma subito il suo profumo mi penetra fino al cervello e devo chiudere gli occhi per non scoppiare a piangere.
Le mani mi formicolano, ho una voglia di andare lì e ammazzare lui e spaccare la faccia a lei, ma evito, per ora.
"Tesoro, lascia stare. È solo un ipocrita, chiederò qualcosa a Simon." Fa spallucce.

Da quando ha tanta confidenza con quel ragazzo? Evito di fare domande, anche perché non sono così tanto in vena di riuscire a levarle qualcosa dalla bocca. E no, non parlo di un dente.
"Senti, mi accompagni da mio padre? Sinceramente non ho nessuna voglia di andare da sola." Chiedo.
E già stata una botta questa giornata, iniziata bene e finita con un mai una gioia.
Tutta la vita è così, credo che stia giocando a nascondere le gioie.
"Certo Ali, ma preferisco aspettarti fuori la stanza." Sorrido e annuisco.

The Sun and the Moon (#WATTYS2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora