The Sun and the Moon (#WATTYS2017)

~37~

Alissa pov
Sto guardando questo stupido programma da più di due ore.

La vita è veramente un doppio senso. Una frase di mia madre mi viene in mente. 'Se ti hanno dato questa vita, vuol dire che tu sarai così forte da farcela.'
Il buffo? Me lo ha detto perché dovevo essere superiore ad una bambina di sette anni, la mia stessa età all'epoca.

Beh, forse ora serve sta frase.
Continuo a fare la ragazza depressa su questo divano, sembro qualcosa di invertebrato.

"Stasera rimani a casa?" Chiede Simon sedendosi vicino a me.
Sinceramente non ho voglia di andare, ma nemmeno di stare qui a casa a piangermi addosso, devo essere superiore a quel coglione.

"Si che vengo, basta che ci sia tanto alcol." Lui strabuzza gli occhi. Non sono mai stata una ragazza che va alle feste e si ubriaca, ma se non voglio ammazzare qualcuno, devo.
"Ti avviso che c'è anche mia cugina." Dice abbassando la testa. Annuisco e mi alzo per andare a fare una doccia, non me ne frega un cazzo se c'è anche quella, io li ho i miei amici.

Una volta fatta la doccia, aver dormito per più di un'ora, ed essermi lamentata perché non ho fatto niente per tutto il giorno, siamo in auto verso la casa di Luke.
La radio è accesa e c'è una canzoncina spagnola niente male, ma mi limito ad ascoltarla.

Parcheggiamo davanti alla casa e subito noto che è un appartamento, più che altro.
"Appena vuoi, c'è ne andiamo." Dice Simon per la millesima volta da quando siamo partiti.
"Non c'è ne sarà bisogno." Alzo gli occhi al cielo ed esco, seguita da lui.

"Però se dovesse accadere, dimmelo." Mormora piano prima di suonare.
"Si?" Risponde Luke dal citofono.
"Siamo Hansel e Gretel, ci apri?" Dico io e il ragazzo vicino a me ridacchia.
"Si, ma non lasciate briciole per le scale." Dice aprendoci e così entriamo.
"Scale?" Sussurro io spalancando gli occhi.
"Sei piani." Fa cenno di sì con la testa e per poco non mi sento male.
Io ho il terrore delle scale. Da piccola mi sono slogata la caviglia e faceva davvero tanto male, da lì non ho mai fatto scale.
"Tutto bene?" Chiedo il mio amico visibilmente stranito dalla mia reazione.
"Forse è meglio che io torni a casa." Dico facendo retrofront, ma Simon mi ferma.
"Senti, io ho paura di fare le scale, non farò mai sei piani!" Urlo muovendo freneticamente le mani.
Una sonora risata esce dalle sue labbra, maledetto Hailey per la terza volta in una giornata sola.
"Dai, sali." Dice girandosi e facendo segno di montargli sulle spalle.
"Poi magari ci ammazziamo entrambi!" Dico facendo un passo indietro. Lui mi fulmina con lo sguardo e mi intima di salire con fare minaccioso e così faccio.
Lo tengo stretto per il collo ed ho una paura di cadere e farmi male, che forse la mia presa è troppo forte.
"Mi Strozzi così." Appunto.

Tengo gli occhi chiusi per tutto il tempo finché non sento che mi molla.
"Oddio no, sto cadendo!" Urlo e lui scoppia a ridere.
"Siamo arrivati." Dice con la fronte sudata, con il fiatone e con la faccia a pomodoro.
Apro gli occhi e mi rendo conto di essere su un pianerottolo, tirando un lungo sospiro.
Bussiamo alla porta e subito Luke ci apre con un sorriso a trentadue denti.
"Quanto ci avete messo per salire?" Domanda facendoci spazio per entrare.
"Dillo a lei e alla sua fobia delle scale, ma prima dammi una maglietta che sono completamente sudato." Dice levandosi la maglietta. Non è la prima volta che lo vedo senza, d'altronde abitiamo nella stessa casa, per ora.
"Ti sei fatto sei piani con lei sopra?" Domanda incredulo il ragazzo che abita al sesto piano.
"Ehi, io sono qui." Luke scoppia a ridere e scompare dietro una porta, rivelandosi con una maglietta.

"Accomodatevi." Dice entrando in un'altra stanza, ovvero la sala.
Noto Megan e Maddison sedute su un divano e così prendiamo posto anche noi.
"Trev?" Domanda Simon guardandosi in torno accertandosi che non ci sia.