capitolo 11

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Secondo voi la foto rispecchia il Cacciatore e la nostra Gazza Ladra? Nel prossimo capitolo vi farò un disegno di come me li immagino, una sorta di caricatura! Baldo alle ciance, vi lascio in compagnia di Ray Jesser.

Sofia.

(RAY POV)
È da più di un quarto d'ora che Jecky è dentro a quella stanza con quella tizzia ... quell'Ananconda.
Mentre io me ne sto qui ad aspettare con questo stupido volatile sulla spalla, ed un pirata pauroso affianco a me.

Marc si guarda in giro, osservando tutto con un aria disgustata e spaventata, mentre esamina scrupolosamente ogni oggetto sopra al grande mobile in legno davanti a noi. Anacleto per fortuna ha finalmente deciso di chiudere il becco. Stupido pollo.

-Cos'è questo!?- esclama inorridito Diaz afferrando un barattolo trasparente contenente del liquido rosso, che dalla consistenza mi pare sangue.
-Non toccare nulla!!- mi limito a rimproverarlo, dal momento in cui non posso muovermi, dato che ho le mani legate dietro la schiena.

Questa posto ha dell'incredibile, chi mai vorrebbe vivere in una baracca del genere, sembra la casa del demonio.

-Per mille seppie!!- lo sento gridare improvvisamente.
-Che c'è ora?- accidenti mi sembra di stare in compagnia di un bambino di cinque anni.
-Qui c'è una mano!! Una mano vera!
-Beh, lasciala li. Di chiunque sia.
-E se poi prende vita?
-Diaz, di vivo qua dentro ci siamo solo noi.

Credo.

Ma quanto ci mette quella stupida Gazza Ladra diavolo!?

-Aah!- urla nuovamente Marc, nascondendosi dietro di me.
-La vuoi smettere!?
-Il d,demonio- balbetta spaventato, indicando un piccolo animale nero che se ne stava comodamente accucciato sul balcone della finestra.

Se potessi mi schiafferei una mano in fronte -Quello è un gatto scemo. Non vorrai per caso dirmi che non ne hai mai visto uno?-
-È il demonio ti dico. Non vedi come sono i suoi occhi? E guarda i denti! E gli artigli! Affilati come quelli di uno squalo.
-Questo mi fa capire di No ...- alzo gli occhi al cielo, mentre sento Anacleto che incomincia ad agitarsi.
Calmati stupido volatile.
-Ascolta, quello li è un animale, precisamente un felino. Molte Dame Nobili ne possiedono uno. Sono affettuosi, e si nutrono di pesce e carne. Gli piace giocare e spesso danno la caccia a topi e ad uccel...- in quel momento il gatto mi salta addosso, precisamente sulla mia testa, cercando di afferrare il colorato pappagallo, che vola via in fretta e furia mentre il gatto lo insegue per tutta la casa.
Fanno cadere, vasi, piante e mobili, e so già che alla strega non piacerà tutto questo.

-Aiuto!aiuto!- starnazza il pennuto, scappando dal suo predatore.

-Prendi il gatto presto!!- urlo a Marc che inizia a correre qua e la per la casa assieme a me.

-Se Anacleto muore, Mangia Ferro ci ammazza!!- puntualizza preoccupato il pirata, tentando di afferrare il felino con le mani, mentre io mi limito a sbarrargli la strada con il corpo.

-Allora cosa aspetti fermarlo!!-

Nel vano tentativo di afferrargli la coda, Marc mi viene addosso, facendoci cadere entrambi, mentre il volatile si rifugia sopra ad un'alta mensola in legno.

Che demente!!

-Levati da me idiota!- mi ribello, cercando di togliere quello stupido peso morto da sopra il mio fondoschiena.
-E tu invece toglimi le tue chiappe cacciatoresche  dalla faccia, sai puzzano!
-Disse "cornuto" il bue all'asino.

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora