Capitolo 23

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Jecky era pronta: le candide spade di sua madre fra le mani, le gambe divaricate e lo stesso sguardo di un rapace prima di afferrare la sua preda.
Ray la osservava bramoso di vittoria, con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra. Quante volte il loro destino li aveva fatti ritrovare in questa situazione: l'uno davanti all'altro, in un eterno scontro di pari forze.

Forse fu il momento, o forse l'emozione, ma in quell'istante a Ray parve che gli occhi di Jecky risplendessero di luce propria. Erano così luminosi, oscurati appena dalle folte sopracciglia accigliate, e dall'ombra dell'ampio cappello che la pirata portava sopra ai lunghi capellelli biondi.

-Prima le donne- rise questo facendo segno con la mano alla ragazza di attaccare.
-E sia allora!- non fece neanche in tempo a concludere la frase che la Gazza Ladra scattò veloce come non mai verso il giovane, che parò con maestria il fendente.

La ciurma li osservava con stupore, acclamando ogni loro attacco.
Erano semplicemente superbi, leggiadri come la brezza dell'Oceano eppure furenti come le onde di un mare in tempesta.

Come sempre i due erano alla pari: Jecky provò a disarmarlo più e più volte, ma il Cacciatore era forte, il suo braccio di marmo, colorato dai numerosi tatuaggi, teneva ben salda la presa sulla sua amata spada, e qualsiasi attacco tentasse la Gazza Ladra, si rivelava essere frivolo e senza risultato. D'altro canto anche Ray aveva tentato innumerevoli volte di disarmarla, ma quelle due candide spade, sebbene molto più fine e piccole della sua amata arma, erano più veloci e scattanti di un pesce di acqua dolce.

Ray tentò di colpire le gambe della bionda, ma questa balzò via come un grillo, saltando agile su cornicione della nave. La ciurma li acclamava e sospirava o sobbalzava ad ogni loro movimento, era raro osservare un Cacciatore di Pirati, ed una Pirata, combattere amichevolmente.
Senza contare poi il fatto che sia Jecky Black, che Ray White erano noti per essere due abili spadaccini, e poter osservare le loro tecniche, imparare i loro trucchi, era un'occasione che nessuno si sarebbe mai lasciato scappare.

-Capito. Con te la forza bruta è inutile. Sei molto più muscoloso di me ...- ridacchiò Jecky schivando un tondo dell'avversario, saltando giù dal cornicione della nave.

-Già, e tu sei troppo veloce ... mi stai facendo soltanto faticare inutilmente. Astuta- constatò Ray, provando per l'ennesima volta a disarmare la giovane.

-Oppure terribilmente stupida!- rispose lei roteando su se stessa schivando un affondo.
-Stupida? Perché mai?
-Perché non ho pensato prima a ... questo!- esclamò la Gazza Ladra, tagliando con la punta della spada i pantaloni del giovane.
Questi fecero per cadere, e istintivamente Ray fu costretto ad afferrarli con la mano.
La ciurma si mise a ridacchiare mentre il moro serrava la mandibola infastidito.

-Stai giocando sporco!- la rimproverò lui, costretto a tenersi i pantaloni.
-In questo modo sarai limitato nei movimenti, non è giocare sporco, ma strategia- disse ovvia la ragazza ridacchiando compiaciuta.
-Sai potrei tranquillamente combattere senza ..- sospirò malizioso.
Jecky inarcò un sopracciglio -E lasciare i tuoi gioielli di famiglia al vento? Pessima idea.
-Già, forse hai ragione, non è una buona idea ... sono con la Regina Dei Ladri dopotutto, non si sa mai che voglia farli suoi.

Al sentire le parole del giovane l'intera ciurma scoppiò a ridere, mentre Jecky sobbalzò allibita da una tale battuta da parte del razionale e impostato Cacciatore.
Qualcosa in lui stava cambiando, ed era strano, insolito: un ragazzo sicuramente orgoglioso, malizioso, furbo, astuto, con la battuta sempre pronta, un pirata ... e questo Jecky l'aveva capito, ed era terrorizzata.
C'era qualcosa di strano nel suo sguardo, qualcosa di terribilmente macabro, da accapponare la pelle.
La cicatrice sull'occhio accentuava ancora di più la cosa, perfino la Gazza Ladra si preoccupò nel vedere quegli occhi famelici da predatore. Aveva riflettuto più e più volte sul comportamento del Cacciatore, ed aveva notato che più tempo passavano insieme, più si lui lasciva andare, facendo scoprire a Jecky una delle tante sfaccettature del suo carattere. La cosa la entusiasmava, d'altronde le faceva terribilmente piacere sapere che riusciva ad avere questo potere su Ray, ma dall'altra parte era preoccupata. Le piccole sfumature del carattere del temuto sicario, con le quali a poco, a poco, aveva fatto conoscenza, inizialmente potevano sembrare innocue, affascinanti, seducenti, entusiasmanti, ma lei sapeva, sapeva che c'era qualcosa che non andava. Era troppo bello per essere vero. Anaconda aveva detto che Jecky avrebbe dovuto temere che Ray si innamorasse di lei, avrebbe dovuto temere colui di cui, in quel momento, si poteva maggiormente fidare. Avrebbe dovuto temere il suo compagno ...

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora