Capitolo 14

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Nella foto: Marc Diaz.

(JECKY POV)
Ancora un piccolo sforzo. Faccio forza sulle braccia e mi spingo sopra alla scialuppa.
Sono esausta. Mi sdraio stramortita sopra al legno della barchetta, respirando affannosamente.

Ce l'ho fatta non riesco a crederci!
Apro il palmo della mia mano, e all'interno di esso vedo la La Lacrima Del Sole.
Ti ho ripresa!

Dalla mi bocca esce una piccola risata entusiasta, ma mi muore in gola non appena il mio sguardo cade sul corpo ancora privo di sensi di Marc.

-Bambollotto!!- urlo preoccupata, avvicinandoni al Giamaicano.
Avevo dimenticato che c'era anche lui.

Osservo il suo fisico e sembra non avere ferite particolari. Quella messa male sono io.
Ho perso molto sangue, troppo.

Devo tornare al porto, Diaz ha bisogno di cure urgenti.
Ha la fronte completamente bagnata di sudore, e scotta come del ferro incandescente.

-Sta tranquillo ok?- balbetto preoccupata sciogliendo la sua bandana nera, per bagnarla con l'acqua dell'Oceano.
-Ecco, questa ti rinfrescherà un po'- faccio dolcemente, appoggiandogliela sopra alla fronte.

Andiamocene da qui.
Lego attorno al mio braccio insanguinato un pezzo della mia camicia blu, in modo tale da fermare l'emorragia, per poi salutare con il mio braccio buono quel pallone gonfiato di Montains, così tanto per dargli fastidio.
Dopodiché comincio a remare verso il porto mentre il forte urlo del Governatore, che pronunciava il mio nome, mi rimbomba nelle orecchie.
Non posso far a meno di mettermi a ridere.

Ben ti sta!

Sto facendo una fatica immane, il mio braccio sta andando a farsi fottere.
Dannazione!!

Non manca molto ... ormai riesco a vedere la Grey Wind attraccata al molo.

-Jecky ...- farfuglia Marc, che a poco a poco si sta indebolendo sempre di più.
-Resisti bambolotto siamo arrivati...- sussurro io, troppo stanca perfino per parlare.

Non ce la faccio più, ho perso troppo sangue, la testa inizia a girare e la mia vista si appanna.
Sono così stanca.

Finalmente raggiungo il porto, ma non riesco a prendere Diaz sottobraccio per farlo scendere.
Mi mancano le forze.
Improvvisamente i miei occhi si chiudono, e la mia testa va a finire sul legno della nave. Il buio mi circonda e tutto finisce in un urlo: -Jecky!!

(RAY POV)
In lontananza riesco a scorgere la Gazza Ladra allontanarsi sempre di più da noi.
Che donna!
Inafferrabile come l'aria, impareggiabile come l'acqua, meravigliosa come la terra, pericolosa come il fuoco: una forza della natura.

Ok, non ho più motivo di rimanere qui.
In uno scatto veloce ed improvviso, ruoto su me stesso, facendo lo scambetto agli uomini attorno a me, riprendendomi la mia amata spada e la mia immancabile pistola, che questi mi avevano confiscato.

La punto alla nuca del Governatore, guardandolo con così tanta rabbia da far accapponare la pelle.
Viscido vigliacco. Ho colpa io che mi sono immischiato in questi affari con te.

I suoi uomini cercano di accorrere in suo soccorso, ma vengono fermati da un gesto della mia mano -Fate anche solo un passo e gli faccio esplodere la testa- grigno fra i denti.

-Andiamo ragazzo, non dirmi che te la sei presa!- ride Montains, ovviamente spaventato.
-Invece si e molto. Preparami una scialuppa per scendere a terra, e spera non ti verrà fatto alcun male-
-Andiamo dopo tutto lei è salva!
-Non grazie a te! Il tuo intento era quello di ucciderla! Ed ora uccidere te è il mio!

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora