Sangue Pirata: Alba Nera

Capitolo 29

Nella foto: Il Figlio Del Diavolo.

(PLYMOUTH 1700)
Jecky sedeva gobba dinnanzi al bancone di Luke Lo Strambo, mentre Marc la osservava, con la coda dell'occhio, chiacchierare con uno sconosciuto al suo fianco.
Cosa stava facendo!? Rischiava di far saltare la loro copertura.

Nel frattempo Adam contrattava con il locandiere dalla barbona grigia ed il dente d'oro -Allora andata. Le sue schiave saranno imbarcare sulla Riva Rossa. Vedrete, il capitano è un mercante affidabile, smercia praticamente di tutto, si prenderà cura delle sue signore- incalzò l'uomo servendo a Lorence un bicchiere di Rhum.

In quel momento Willy si alzò dal bancone e senza dire una parola se ne andò, lasciando Jecky sola.
-Ma chi era?- chiese Marc avvicinandosi all'amica dai capelli biondi.
-Soffri di qualche sindrome visiva, mio treccinato amico?- chiese questa a bassa voce.
-Ma cosa? No! Certo che no!
-Beh? E non hai visto chi fosse?
-No ... Cioè non credo di averlo riconosciuto ...
-Oh Bambolotto ...- sospirò preoccupata -Ora comprendi perché ti vesto sempre da donna?
-Cosa diavolo ...?
-Quello era un uomo!- fece ovvia, assicurandosi che il locandiere non li stesse ascoltando.
Marc alzò gli occhi al cielo esasperato osservando malamente la compagna dinnanzi a lui. Non si preoccupò più di tanto, sapeva che non era un dettaglio importante, altrimenti Jecky glielo avrebbe detto. O almeno così credeva.

Poco tempo dopo due uomini si avvicinarono a lei ed al Giamaicano, afferrandoli per le catene, attendendo ordini dal loro capo -I miei ragazzi le scorteranno a bordo della Riva Rossa- disse l'uomo dalla lunga barba -Posso darvi un pugno di pezzi d'oro per la bionda, ma l'altra ... sembra essere stata morsa in faccia da un pescecane- sentenziò questo, riferendosi ovviamente a Diaz.

Ad Adam non importava un fico secco dei soldi, l'importante era far salire a bordo Jecky e Marc -Affare fatto- concluse stringendo la mano del locandiere -Signor ...?
Questo tirò le sue labbra in un ghigno malefico, per poi fulminare Lorence con gli occhi -Luke. Luke Lo Strambo- si presentò sorridendo, o per lo meno imitando un sorriso -I miei ragazzi penseranno alle schiave- spiegò, mentre i due uomini portavano via Jecky e Marc, trascinandoli per le catene.

L'ultima cosa che vide la Gazza Ladra prima di uscire dalla locanda, furono gli occhi bronzei di Adam che la fissavano con preoccupazione.

Mentre camminavano fra la folla la Regina Dei Ladri teneva la faccia rivolta a terra, sperando di non essere riconosciuta da nessuno. Aveva il cervello in completa confusione, la mente persa in ciò che Willy gli aveva appena detto.
Ovviamente non l'avrebbe rivelato a nessuno, ciò che gli era stato riferito aveva dell'incredibile.
E quindi Ray era diventato un vero Pirata, tanto da farsi dare un soprannome, "Figlio Del Diavolo", ma non era tutto, c'era dell'altro ... fu quel dettaglio a lasciare Jecky senza parole. "Questo cambia le cose" pensò fra se e se, riflettendo sul suo futuro, sulle parole di Willy e sull'uomo che aveva cercato per mesi di dimenticare, Ray White.

-"Sembra essere stata morsa in faccia da un pescecane ..."- cantilenò Marc, ripetendo le parole di Luke Lo Strambo, indignato da una tale offesa.
La voce del suo compagno di sventure riportò la mente di Jecky alla realtà.
-Ma dico si è mai specchiato?!- continuò parlando a bassa voce per non farsi sentire dai due energumeni, muniti di pericolose pistole e sciabole, intenti a trascinarli per le catene.

-Discrezione Bambolotto- lo riprese Jecky -Pensa alla missione e come ...- avrebbe continuato la frase, ma un vento gelido le soffiò fin dentro al cappuccio in iuta bloccandola improvvisamente. C'era odore di guai nell'aria, odore di morte, l'odore di una nave che la Gazza Ladra conosceva fin troppo bene.

-Cammina stupida donna!- esclamò l'uomo che stava trascinando Jecky. Tuttavia questa non ne volle sentire, alzò preoccupata lo sguardo, studiando ogni passante attorno a lei e fu in quel momento che la vide. Un'ombra nera. Ferma. Occhi vitrei. Lunghi capelli color della pece la pelle scura come il carbone, Anaconda.
Fu un secondo, un attimo fugace, ma le sembrò davvero di averla vista.