Capitolo 25

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(A BORDO DELLA GREY WIND)
Jecky sedeva sul bordo della nave, con le gambe a penzoloni e la testa persa nei ricordi.
Era passata una settimana dall'ultima volta che aveva visto Ray, ma più che una settimana alla Gazza Ladra parvero anni ed anni.

Stringeva fra le mani la Lacrima del Sole, chiedendosi se ne fosse valsa la pena.
Cos'era più importante per lei? Ray o l'Alba Nera?

-Jecky ...- la chiamò il giovane Marc, avvicinandosi alla bella pirata.
-Lasciami in pace bambolotto ...- rispose malamente lei.

Non aveva parlato con nessuno, si era rinchiusa nei suoi pensieri a rimuginare sull'accaduto. Sul suo tradimento, su quello sguardo di smeraldo furibondo e deluso da colei che Ray reputava alleata.

-Senti, so quanto fosse importante per te il Cacciatore, ma devi reagire! Non puoi restare a piangerti addosso! Hai commesso un errore è vero, ma ormai è passato!- continuò il ragazzo.

Sentire quelle parole la fecero sobbalzare.
-Senti chi viene a farmi la predica!- gridò improvvisamente attirando l'attenzione di tutta la ciurma -Mi dici di reagire, ma tu stai ancora scappando dal tuo passato!
-Se non altro cerco di rimediare ai miei sbagli, tu cosa stai facendo invece?!- rispose a tono alto Marc, deluso da una tale affermazione dell'amica.

Quelle parole fecero ribollire il sangue a Jecky, saltò giù dal cornicione della nave avvicinandosi minacciosa al Giamaicano -Come, come? Rimediare ai tuoi sbagli? Hai abbandonato la tua famiglia a causa di una partita a dadi Marc! Tua figlia! Tua moglie! Le hai abbandonate! Invece di fare l'uomo!- urlò lei, spingendo il corpo del ragazzo -Sei un vigliacco!-

Jecky non fece nemmeno in tempo a fare un passo che si ritrovò una sciabola puntata in gola -Ritira subito quello che hai detto- girgnò fra i denti il moro, minacciando Jecky con la sua affilatissima arma -Tu sai che non è così- continuò furioso come non mai.

Era la prima volta che la Gazza Ladra vedeva quello sguardo negli occhi di Diaz. Era così arrabbiato, così frustato e per un secondo le sembrò di rivedere lo sguardo di Ray quando suo padre gli disse che lo aveva venduto per una misera fialetta di sangue.

Non poteva sopportarlo, non di nuovo.
Si accasciò al suolo, nascondendo il volto sotto al suo capello, e pianse. Pianse come non aveva mai fatto prima.
Pianse per Ray, per sua madre, per suo padre, per non essere riuscita a mantenere fede alla sua promessa.

Marc rimase di sasso, ritirò la spada e si accovacciò a fianco della bella Jecky Black.
-Lo avevo promesso ad entrambi Marc. Vivo di promesse infrante ...-
-Jecky ...-
-No Marc. Le avevo promesso che avrei trovato l'Alba, che l'avrei liberata. Che l'avrei riportata fra le onde dell'Oceano, invece è arrivato lui ... e ... e ...
-E ti sei innamorata.

Si, si era innamorata. Gli aveva detto ti amo, lo aveva ammesso, ecco perché ci stava così male.
Ecco perche il suo cuore non riusciva a darle pace.

-Perchè ci sto così male Marc? Perché? Ho tradito ed umiliato milioni e milioni di persone, e non mi sono mai sentita in colpa! Perchè con lui è diverso?-
Marc la strinse a se -È così quando si ama una persona. È amore, e fa male. Molto male.

Eccome se faceva male.
Sentiva un bruciore dentro di lei impossibile da alievare.
Continuava a chiedersi come fosse possibile. Come fosse possibile che un sentimento così grande e meraviglioso, potesse portare con se tanto dolore

Istintivamente abbraccio il ragazzo davanti a se, nascondendo il mio viso nella sua camicia nera -Voglio che smetta! Fallo smettere Marc ...-
-Io non posso Jecky- sussurrò il pirata, stringendo a se l'amica -Solo tu puoi-
-Come faccio?
-Reagendo. Smettendo di piangere. Tornando ad essere la vera Jecky Black, la Regina dei Ladri.

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora