capitolo 18

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Ray camminava a passo svelto sul ponte della nave con ancora l'immagine del corpo della Gazza Ladra impresso nella mente.
Quanto pericolosa poteva essere quella donna?!
Quanto folle poteva essere per provocarlo in quel modo?
Se fosse stata un'altra ragazza gli sarebbe saltato addosso senza pensarci due volte, ma poi il pensiero che fosse una pirata distruggeva tutte le sue eccitanti fantasie.
Come poteva provare un'attrazione fisica verso una filibustiera?
Verso una piratessa, pazza e folle per giunta?

Era un pomeriggio caldo, il sole picchiava forte come un martello d'acciaio sulla testa del ragazzo. Il mare era assopito in un dolce riposo, e nemmeno una nube oscurava quel limpido cielo azzurro.
La ciurma si stava godendo un po' di riposo: c'era chi si era addormentato sul ponte, chi si era rintanato nelle proprie cabine, chi invece era rimasto sveglio a pulire.
Nessuno rumore, se non quello dell'acqua che sbatteva contro il legno della Green Butterfly.

Arrivò dinnanzi alla porta della cabina del capitano e bussò tre volte.
-Avanti- rispose sua sorella.
Ray entrò deciso, ritrovandosi davanti agli occhi una Irina White concentrata a decifrare complesse carte nautiche sopra alla sua scrivania.
-Non riposi tu?- domandò Jesser, chiudendo la porta alle sue spalle.
-No, io riposo solo otto ore precise la notte. Ma dimmi, ti serve qualcosa Novellino?- fece questa, senza staccare gli occhi dalle vecchie ed ingiallite carte.
-Si, degli abiti per Jecky ...

Quando pronunciò quel nome una scossa elettrica risalì la spina dorsale di Irina.
Quella ragazza gli aveva fatto una brutta, anzi, pessima impressione. Era sicura, più che certa, che avrebbe mandato suo fratello alla rovina.
Avrebbe voluto rispondere di no, che non aveva la benché minima intenzione di prestare i suoi abiti a una pirata furba e calcolatrice come la Gazza Ladra, ma optò per una risposta meno infantile.
-Sono dentro all'armadio- rispose, continuando ad armeggiare con le sue carte nautiche.

Ray ascoltò l'indicazione della mora, ed afferrò dal suo guardaroba un corsetto nero ed una camicia bianca, abbinati ad un paio di pantaloni in camoscio -Perfetto- disse facendo per uscire.
-Aspetta ...- lo bloccò però la ragazza alzandosi in piedi ed afferrando da dentro uno dei cassetti della suascrivania un malandato capello marroncino scuro -Questo è della Gazza Ladra ...- fece porgendo il copricapo al fratello.

Lui lo osservò titubante, per poi afferrarlo con cautela, come se esso fosse fatto di lava incandescente.

Irina esaminò Ray accarezzare pensieroso la stoffa del cappello e non potè far a meno di pronunciare quella frase -Ti piace molto lei ... ?

Jesser sobbalzò colto alla sprovvista -Non in senso sentimentale. Senza dubbio è una bella donna, attraente e provocante quel poco che basta per far incuriosire ogni uomo sulla faccia della terra. Sai come si dice :"È il tipo che piace a tutti ..."
-È più il tipo che sta sulle palle a tutti ...
-Ti sta antipatica?
-Tantissimo.
-Benvenuta nel club. Questo è il difetto di Jecky: il carattere.
-Però la sua bellezza compensa per il carattere vero? Voi uomini siete così superficiali ..- fece stizzita la corsara.
Ray inarcò un sopracciglio -Ma cosa vai blaterando? Ti rendi conto di quello che stai dicendo?
-Ti prego Novellino non fare il finto tonto. Sbavi per lei più di un cane da guardia! E lei utilizzerà questa tua debolezza contro di te!

Jesser si infuriò come non mai -Ah finiscila!!- gridò sbattendo le mani sul tavolo -Mi hai preso per un idiota!? Pensi che sia la prima volta che ho a che fare con donne come Jecky Black!? So quello che sto facendo! Sappi che quell'essere mi disgusta, è una sporca e meschina pirata e mai e poi mai potrei affezionarmi a lei, ma questo non toglie il fatto che sia una bella ragazza. Non sono un animale, so gestire le mie voglie maschili, e non sono il tipo che si fa abbindolare da una donna ...- concluse con l'amaro in bocca.

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora