Capitolo 33

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Tutti si ammutolirono.
Nessuno osò aprir bocca dinnanzi a quella battaglia di sguardi fra Rey e la Gazza Ladra.
James fu il primo a notarlo. Quelli non erano semplici sguardi. No. Erano tigri, leoni, lupi famelici, il fuoco dell'inferno contro le onde impetuose dell'oceano. Jecky non l'aveva mai guardato in quel modo. Con quella determinazione, con quella passione con cui ora stava sfidando le iridi verdi del capitano della Kingdom. Si desideravano, si chiamavano, ma allo stesso tempo si allontanavano e si facevano la guerra. Ecco la maledizione di Ray White; non poter avere ciò che si desidera. Ecco la maledizione della Regina Dei Ladri, cercare di ripudiare l'amore, ma desiderarlo più di ogni altra cosa al mondo.

Mangia Ferro allontanò la figlia dal burrone, facendo segno alla ciurma di far la stessa cosa. Cercò una via di suga, ma l'unica opzione era di camminare al fianco del precipizio, procedendo nell'oscurità  -White!- gridò l'uomo puntandogli la lama contro -Io e te abbiamo un conto in sospeso!
Ray rise -Vero. Devo ancora saldare il mio debito con la strega. Sará ora di portarlo a termine!- gridò lui, estraendo la sua spada di rubini.

Jecky afferò il padre per la manica del giaccone, rivolgendogli uno sguardo tranquillo e sereno. Per un attimo fu come avere Annabelle di nuovo al suo fianco. "Lascia fare a me" gli stava dicendo con gli occhi.
Avanzò tranquilla, facendosi largo fra la ciurma che, amaramente, la lasciò passare. -Perchè Anaconda?- disse la ragazza osservando le iridi vitree e spente della strega. -Perché tutto questo? Non ti basta la dannazione? Perché vuoi anche la vendetta?
La strana signora dalla pelle color del carbone strinse i pugni con forza. Era amareggiata per ciò che stava per succedere alla figlia di Annabelle, ma non poteva evitarlo. Jecky era cosí simile alla sua amata: gli stessi modi di fare, lo stesso corpo, la stessa bocca, lo stesso sguardo determinato. Soltanto il colore degli occhi era diverso. Quelli di Annabelle erano blu come il mare, grandi e dolci, quelli di Jecky erano azzurri come il ghiaccio, taglienti, e decorati con quella scintilla furba e schiva che la rendeva una ladra perfetta.
Non avrebbe mai fatto del male a Jecky. No mai.
-Io ...-  Montains le aveva ordinato di non parlare, ma doveva fare qualcosa, quell'uomo la doveva pagare -Jekcy, non ho molto tempo. Ascolta bene le mie parole: di sangue il ghiaccio si macchierá, per un gesto di vero amore un vita finirà. Grazie ad un nome, la nave del diavolo, negli inferi farà ritorno, e l'Alba Nera vedrà dinuovo il giorno. Fuoco ed acqua si uniranno e la disfatta del nemico segneranno-
Rimasero tutti a bocca aperta. Ray compreso -Cosa? Cos'è questa?- domandò stizzito.
-Jecky lo sa. Ricorda; fuoco ed acqua si uniranno, e la disfatta del nemico segneranno!-  e pronunciate quelle parole il corpo di Anaconda iniziò a dissolversi in un denso fumo nero. -Dove stai andando?!- ringhiò Ray, cercando di afferrare la veste nera della strega, ma fu tutto inutile. La sua mano attraversò il corpo della donna come fosse uno spirito. Finché di lei non rimase altro che l'eco della sua voce.

White strinse i pugni inferocito. Sapeva che c'era qualcosa sotto, non era da Anaconda andarsene senza aver riscattato la sua ricompensa, ma ora non aveva tempo per pensarci. I suoi problemi erano altri, ed avevano gli occhi azzurri come il mare.
Stava per parlare, ma la Gazza Ladra lo precedette -Ho un piano- disse questa attirando l'attenzione di tutti.
Marc sgranò gli occhi -Oh, no! Ogni volta che dici cosí devo vestirmi da donna!
Tutti lo fissarono perplessi, soltanto Jecky gli dedicò uno sguardo che non perdona. -Si, sto zitto- disse infine il pirata, facendosi piccolo, piccolo, ed allontandosi di qualche passo dalla bionda.
-Come stavo dicendo. Ho un piano. Suppongo che tu sia qui per trovare l'Alba Nera, giusto? Beh, guarda un pò, anche noi. Sai come fare Figlio Del Diavolo?
-Effettivamente no, ma dovresti conoscermi- rispose lui incurvando le labbra in un sorrisetto malefico e malizioso -Sono pieno di risorse- concluse allargando le braccia, mostrando il suo fisico alto ed atletico, da dio delle tenebre.
Jekcy sospirò. Quanto avrebbe desiderato affondare le mani in quella carne, quanto voleva perlustrare quell'insieme di muscoli e tatuaggi, ma doveva attendere. Lei e White ora erano nemici. -Vedo- rispose maliziosa, non vergognandosi di mostrare al ragazzo attrazione per il suo corpo -Aimè, non credo che ciò basti. Solo io posso trovare l'Alba Nera.
-Perché solo tu?
-Perché in quella nave c'è qualcosa di molto più importante di uno scrigno d'oro. Qualcosa legato a me. Solo ed esclusivamente a me. Certo, sei libero di non credere alle mie parole e di ucciderci tutti, ma cosí facendo non troveresti mai la nave dell'Imperatrice.
-Tu menti!- ringhiò furioso Ray, puntando la sua spada di rubini alla donna. Jecky la scansò con un dito, fingendo di non essere preoccupata da quella lama affilata come un rasoio a pochi centimetri dal suo naso -Forse si. Forse no. A te la scelta White. Tuttavia devo avvertirti. Questa grotta, questa montagna, è un vero e proprio labirinto. Si rischia di diventare pazzi, di vagare fra queste mura in balia della disperazione, della fame e della sete. Sei sicuro di voler rischiare?

Sangue Pirata: Alba NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora