Capitolo 10

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Giugno 2002, Zahara de los Atunes.

La festa di San Juan era la festa più attesa di Giugno da tutta la Spagna. Era la festa in cui si diceva addio all'inverno e si lasciava il posto all'estate. Cadeva il 21 Giugno, il primo giorno d'estate, ed era una vera e propria celebrazione che durava fino al giorno successivo.

Si festeggiava in riva al mare, con alti falò dove si bruciava "il vecchio" per far spazio al "nuovo" e quella sera,la spiaggia di Zahara de los Atunes, era gremita di giovani che si organizzavano per accendere il falò e festeggiare tutta la sera.

Veronica era arrivata con la sua nuova macchina fiammante, regalo dei suoi genitori per il diciottesimo compleanno, e aveva portato con sé, per la prima volta, le sue amiche.

Eva e Martina scesero da quella piccola Seat rossa e si riempirono subito gli occhi di luci e colori.

"Wow! Non avevo mai visto la spiaggia così!!" commentò Martina guardando verso il mare.

Si sentiva il rumore delle onde lontano, la musica del dj set, il chiacchierio della gente. C'era già un gruppo di persone che sistemava la legna per il falò, chi si salutava, chi rideva, chi ballava e chi brindava già nonostante mancassero più di due ore a mezzanotte e al grande spettacolo pirotecnico di fuochi d'artificio tipici della festa.

"E' bellissimo! Guarda quanta gente!" sorrise Eva scendendo con le amiche lungo le scalette di legno che portavano alla spiaggia.

La festa di San Juan era la festa che Eva adorava di più: ogni anno, non vedeva l'ora che arrivasse per poter festeggiare e guardare i fuochi d'artificio vicino ai suoi amici.

Erano tutti lì, che la salutavano, sorridenti, offrendole da bere: c'erano le sue amiche, i suoi compagni di classe, i suoi amici delle scuole medie, tutti lì per la grande festa.

"Allora Eva, hai già deciso cosa butterai nel fuoco di vecchio?" domandò Carmen, la sua vicina di casa.

"Sì, ho una cosa di cui mi voglio liberare" sorrise.

"E cos'è?"

"Ehh! Non si dice! Brucerà con le cose vecchie e non ci penserò più" sorrise.

"Spero sia la prof di Matematica! E' lei??!" rise Veronica che in quattro anni di scuola aveva sempre avuto problemi con la signora Sánchez e la sua materia astrusa.

"Oh povera professoressa!!" esclamò Eva. "Infondo ti ha messo un bel voto alla fine, no??"

"E ci credo! Con tutto quello che mi ha fatto passare in quattro anni!" protestò la ragazza "Me lo meritavo!!" disse facendo ridere tutti gli altri.

Mentre tutti chiacchieravano attendendo che la gente affollasse ancora di più la spiaggia per poter dare inizio alla vera festa, Eva si guardava intorno.

Tutti aveva incontrato i loro amici dopo le fatiche degli esami finali, sembravano tutti felici eppure lei non riusciva a godersi veramente la festa: il motivo lo sapeva eccome.

Da quando si erano parlati per l'ultima volta nel giardino di Siviglia, Eva e Sergio si erano visti raramente e con gli esami finali come priorità per entrambi non avevano mai avuto il tempo di parlarsi di nuovo.

Come se non bastasse, Paco iniziava a sospettare che Eva non fosse più interessata a lui e per Siviglia si era sparsa la voce che Sergio avesse messo gli occhi proprio sulla ragazza.

Nessuno al di fuori di loro poteva capire cosa li legasse, cosa fosse successo, cosa in quell'anno avesse trasformato due amici di vecchia data quasi sconosciuti in due anime gemelle.

Questo era stato - per Eva e per Sergio - ed entrambi lo sapevano anche se lei non aveva mai avuto il coraggio di dirglielo. Fu pensando proprio a quello che i suoi occhi finalmente incontrarono quelli di lui.

Never Let Me Go || RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora