Capitolo 22

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Quando Veronica aprì la porta di casa e il suo sguardo incrociò quello di Sergio un'espressione preoccupata attraversò i suoi occhi.

"Sai dov'è?" domandò Sergio, senza dire altro.

Veronica sospirò. "No! E nemmeno tu immagino.."

"Sembra sparita nel nulla" sbuffò il ragazzo "Non è...non è normale, Eva non fa così."

"Chiamiamo la polizia?"

"No. Non è scomparsa, è solo andata via per qualche giorno, ma...vorrei sapere dove."

Veronica fece mente locale: aveva ricevuto il suo sms il giorno prima e poi niente più. Dove poteva essere andata?

"Sergio, perché se n'è andata?" gli domandò all'improvviso.

Il ragazzo la guardò negli occhi. "Ecco...io...abbiamo parlato ieri mattina e..."

"Ha visto la foto?"

"Che ne sai tu della..." si bloccò. Risposta ovvia. "Twitter." soggiunse.

Veronica annuì. "Che stai combinando Sergio?!"

"Io non ho fatto niente Vero credimi! E' tutta colpa di Lara...gliel'ho detto, e lei mi ha detto che mi crede ma aveva bisogno di respirare."

L'amica si appoggiò al muro con le spalle e guardò il ragazzo. "Vi siete lasciati?"

"No" rispose deciso Sergio "Almeno non penso, lei mi ha solo detto di lasciarla respirare per tre giorni."

Veronica lo guardò negli occhi. "Allora non resta che aspettare."

"Cosa?? Non la cerchi??"

"Lei non vuole che la cerchiamo. Né tu, né io. Ha spento il computer e il cellulare, conosco Eva. Non farebbe niente di azzardato."

"E se invece...lo facesse??"

"Sergio! Conosci Eva meglio di me a momenti. Tornerà. Come sei tornato tu infondo no?" sorrise Veronica improvvisamente più serena.

Sergio la guardò perplesso e sospirò: "Io devo trovarla Vero. Devo.."

"Sergio, aspetta due giorni. Se non torna dopo i tre giorni ti aiuterò a cercarla."

(FILE:http://www.youtube.com/embed/6abb33Jiq1A?wmode=transparent)

La sabbia dorata della spiaggia di Malaga era già calda alle prime ore del giorno, quel primo di Luglio era l'ufficiale inizio dell'estate andalusa con le spiagge che si riempivano di gente, l'acqua alla temperatura giusta per un bagno e un caldo che ti entrava nelle ossa facendosi sentire subito meglio.

Eva stava distesa sulla spiaggia, con le cuffie alle orecchie e un vecchio brano dei Nickelback che le ricordava la sua adolescenza: tutto in verità le ricordava gli anni del liceo passati su quelle spiagge d'estate. Era lì che aveva deciso di ritornare, allontanarsi da tutto e da tutti e tornare a casa.

Era arrivata a Siviglia dopo aver guidato ininterrottamente per ore, aveva fatto una sorpresa ai suoi genitori e si era presentata giusto per la cena. I suoi, felicissimi di riaverla lì anche se con poco preavviso, aveva organizzato un pranzo in perfetto stile "andaluso" che aveva contribuito a farla rilassare e a calmarla. Aveva deciso, rivedendo la sua amata Siviglia, di rimanere lì per respirare: non c'era posto migliore infondo per pensare, ricaricarsi, liberare la mente da tutti i pensieri.

A quanto pare paparazzi non ce n'erano, giornalisti curiosi nemmeno, c'erano i suoi vecchi amici, la sua amata spiaggia di Malaga, il suo mare. La cosa che le era mancava della sua terra era il mare: quel mare che le apriva la mente e che riusciva a farle prendere sempre le decisioni migliori.

Never Let Me Go || RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora