Finita la serata che si era rivelata più bella del previsto nonostante tutto, i ragazzi tornarono al parcheggio per salutarsi.
"Tornerai a trovarci a Siviglia??" domandò Paco guardando Eva.
La ragazza sorrise. "Io non me ne vado. Sono in città ancora per qualche giorno." disse dando un'occhiata a Sergio. Il ragazzo non rispose, aspettando che si salutassero per rimanere solo con lei.
Eva e Paco si abbracciarono. "Spero di rivederti presto allora!"
Sergio controllò l'abbraccio dei due: nonostante Paco fosse sposato e felice, gli dava sempre fastidio vederli assieme.
Poi fu la volta di Marta: Eva sorrise abbracciandola forte. "Grazie." le sussurrò all'orecchio.
Marta sorrise. "E di che? Hai fatto tutto da sola." commentò.
Salutarono anche Sergio e poi sparirono nel buio andando alla loro macchina.
Rimasti soli, Eva lo guardò negli occhi facendo tornare quell'espressione seria e infastidita che aveva assunto da che lui era arrivato a Camas.
"Sali" disse aprendo l'Audi da distante.
Eva incrociò le braccia. "Neanche morta. Salici tu. Io ho la macchina lì infondo." si voltò andando verso la sua macchina ma venne bloccata da due tizi sconosciuti con delle bottiglie di birra in mano.
Erano sbucati dal nulla ed erano alquanto ubriachi a giudicare dallo sguardo e dalla puzza di alcol che avevano addosso.
Eva indietreggiò spaventata per un momento.
"Ciao bellezza! Che ci fai tutta sola da queste parti??" domandò uno, il più ubriaco.
L'altro le girava intorno come un pescecane. Eva iniziò ad avere paura ma infondo sapeva che in meno di dieci secondi i due sarebbero spariti dalla circolazione.
Sergio aveva visto la scena ed era scattato in avanti verso di lei.
"Perché non vieni con noi a fare un giro??" disse uno toccandola.
Eva si scansò. "Lasciami stare!!"
"Hey hey avanti, camminate!" intervenne Sergio facendole scudo.
"Sta con te amico?!?" domandò l'altro ubriaco.
Eva rimase immobile dietro di lui sperando che nessuno dei tre facessero cretinate. Specialmente Sergio.
"Sì sta con me e voi dovete andare. Forza!!" disse lui serio.
L'imponenza di Sergio non poteva di certo incoraggiare i due tizi che, con la mente annebbiata, si allontanarono borbottando qualcosa.
"Avrei potuto sbrigarmela da sola" sbottò Eva seria.
Sergio si mise a ridere. "Immagino"
"Non prendermi in giro!!" protestò lei corrugando la fronte.
Il ragazzo sorrise poi prese fiato e all'improvviso la caricò sulle spalle.
"Cosa..!??! Che stai facendo!??! METTIMI GIU'! METTIMI GIU'!!!" urlò dimenandosi.
"Zitta o la gente penserà male!!" disse cercando a fatica di tenere a bada quella tigre della sua ragazza.
Eva continuò a dimenarsi fino a che Sergio non le tappò la bocca con la mano: aprì la portiera dell'Audi, cercando di metterla dentro ma Eva si bloccò sulla porta e quando ebbe il polso del ragazzo vicino al viso girò la testa affondandoci i denti per morderlo.
"Ahi!!! Ma che sei impazzita?!?!?" protestò Sergio sorpreso dalla reazione selvaggia della ragazza.
"Ti ho detto che non ci salgo qui dentro!!" esclamò Eva arrabbiata che voleva solo tornarsene a casa sua senza averlo addosso.
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Never Let Me Go || Ramos
FanfictionSergio ci pensò un momento: era da quasi dieci anni se non di più che non vedeva i suoi vecchi compagni di classe. Considerando la piega che aveva preso la sua vita dopo la fine della scuola, quando a diciannove anni era passato dal Siviglia al Real...