Le strade del centro erano piene di luci e colori di Natale, nella piazza centrale era stato messo un enorme albero di Natale luminoso. Eva era rimasta immobile a guardare l'albero per circa venti minuti ed era incredibile come si sentisse terribilmente tranquilla. Era una sensazione che poteva sentire solamente a casa, adorava vivere a Madrid ma la sua terra le infondeva quel coraggio e quella sicurezza che nella capitale non trovava mai: specialmente nell'ultimo anno.
Aveva bisogno di rimanere lì, a fissare quell'albero, finché la sua mente non si fosse sgombrata del tutto - troppi pensieri, troppe ansie, troppe cose successe troppo in fretta.
All'improvviso, mentre era assorta nei suoi pensieri di fronte all'enorme albero, sentì qualcuno avvicinarsi rapidamente.
Si svegliò dal torpore della sua mente e trasalì non aspettandosi di trovarsi davanti una persona, così vicina per lo meno.
"Non ci credo! Sei qui!" commentò una voce familiare.
Eva sgranò gli occhi: era Paqui, la mamma di Sergio. Tornava dal supermercato infondo alla strada, con pesanti sacchi della spesa che sembravano esplodere da un momento all'altro.
Tra tutte le persone che pensava di incontrare a Siviglia, lei era una delle meno probabili.
"Ciao, Paqui" commentò sentendosi subito più agitata con la paura che intorno ci fosse anche Sergio.
"Tranquilla" sorrise la donna, sempre sveglia "E' sempre in giro con i suoi fratelli."
Eva abbassò lo sguardo, domandandosi come avesse fatto a leggerle il pensiero. "Come stai?" domandò cambiando discorso.
"Bene, e tu? Che sorpresa rivederti qui!"
"Sono tornata per le vacanze."
"Che bello! Manuela sarà contenta di averti a casa!"
"Già, sono tutti molto felici, sono qui con Veronica.. ricordi?"
"Oh certo! Quella ragazza era un vero fuoco d'artificio!"
"E lo è ancora!" sorrise Eva.
"Un po' come il mio Sergio" sospirò Paqui.
Eva abbassò la testa un attimo, sentendo il cuore che si stringeva nell'ennesima stretta mortale. Paqui lo notò e le fece un sorriso costringendola a guardarla di nuovo negli occhi.
"Hey, io non so cosa sia successo però nessuno merita di essere così triste a Natale." commentò.
Eva allargò un sorriso. "Ti va se ti do una mano a portare a casa la spesa? Ho la macchina qui vicino" quella proposta sorprese più lei stessa che Paqui.
"Oh beh certo, se...vuoi..sei sicura vero?"
"Sì! Hai troppe cose per arrivare a casa!"
Paqui annuì. "Bene, allora..fammi strada."
Arrivarono alla macchina poco distante chiacchierando un po' di tutto, Paqui la aggiornò sui gossip che si era persa, giacchè sembrava essere informatissima, ed Eva realizzò quanto le fosse mancata quell'atmosfera di casa. Le era mancata persino Paqui, che era grande amica di sua mamma e che spesso si fermava a chiacchierare con lei. Non importava che fosse la madre dell'amore della sua vita, che i problemi impedissero loro di parlarsi da adulti, che la sofferenza fosse così forte - in quel momento Eva non sembrava pensarci affatto.
"Ti ricordi come si arriva vero?" domandò la donna dopo aver caricato la spesa nel portabagagli della ragazza.
"Certo, non preoccuparti." commentò mettendo in moto.
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Never Let Me Go || Ramos
FanfictionSergio ci pensò un momento: era da quasi dieci anni se non di più che non vedeva i suoi vecchi compagni di classe. Considerando la piega che aveva preso la sua vita dopo la fine della scuola, quando a diciannove anni era passato dal Siviglia al Real...