Capitolo 31

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Erano ore ormai che i quattro ragazzi sistemavano il disastro lasciato dalla festa di compleanno di Veronica nell'appartamento delle ragazze.

"Qualcuno ha perso delle scarpe" disse Eva prendendo un paio di tacchi lasciati dietro al divano.

"E non solo" disse Rafael tenendo in mano una maglietta da donna.

Veronica corrugò la fronte. "Chi è che è andato via dalla festa senza accorgersi che era senza maglietta??" domandò.

"Eravamo tutti un po' ubriachi" sorrise Rafa.

Eva e Sergio, ai due lati opposti della stanza che sistemavano, si guardarono un minuto. Nessuno dei due aveva dimenticato cosa l'alcol poteva fare.

All'improvviso il campanello di casa suonò annunciando l'arrivo di qualcuno.

"Saranno venuti a prendere la maglietta?" chiese Veronica ridendo.

"No, è Enrique!" disse Eva andando ad aprire "E' passato per darci una mano con questo disastro, l'ho chiamato lui."

"Fantastico" commentò a bassa voce Sergio, per nulla contento.

Eva lo incenerì con lo sguardo per quel commento che aveva sentito e andò di corsa ad aprire.

Enrique si era presentato con una scatola di cioccolatini in mano e un grande sorriso.

"Buongiorno" disse dandole un bacio.

Eva ricambiò sorridendo felice di vederlo così sereno dopo i "problemi" della sera precedente.

"Buongiorno! Grazie per essere venuto di corsa!"

"Figurati, non avevo niente da fare" sorrise. "Questi sono per te" disse passandole i cioccolatini.

Eva li guardò un momento "Ohhhh ma grazie, che romantico!"

"Hai visto? Ho mille lati nascosti."

Sergio osservava e ascoltava la scena dal salotto, continuando a sistemare il lato di stanza che gli era toccato e pensò che se avesse sentito Enrique e i suoi discorsi ancora per molto tempo avrebbe di sicuro vomitato. Come poteva Eva stare con uno del genere? O anche solo uscire con lui? Il sangue era ricominciato a bollire nelle vene e la solita gelosia la faceva da padrone. Il bacio furtivo che si erano scambiati non poteva competere con quello che si erano dati loro due la sera prima, anche se sotto l'effetto disinibitorio dell'alcol, nonostante questo però gli dava un fastidio incontrollabile.

Finse tuttavia che non gli importasse, facendo finta di niente, finchè i due non entrarono in salotto.

"Ciao Enrique i convenevoli dopo!" disse Veronica svelta, dandogli in mano la scopa.

"Questi sono gli stracci per i mobili" disse Rafael avvicinandosi.

"Hey! Ma devo fare tutto io?" domandò ridendo Enrique.

"Ti abbiamo chiamato apposta!" scherzò Eva riprendendo a pulire.

Passò a spolverare vicino a Sergio e si affiancò a lui in silenzio: immaginava dal suo sguardo che la presenza di Enrique gli desse fastidio, ma decise di non dargli troppa importanza per evitare i soliti problemi.

"Prima cerchi di fare l'amore con me, poi chiami lui ad aiutarti" commentò Sergio a bassa voce, facendosi sentire solo da Eva.

La ragazza chiuse un momento gli occhi: a quanto sembrava, se Eva voleva evitare qualsiasi polemica, Sergio non era della stessa opinione - come sempre infondo.

"Smettila, pulisci in silenzio." rispose dandogli una gomitata.

"Come vuoi, tanto sai che ho ragione" le disse avvicinandosi provocatoriamente al suo orecchio.

Never Let Me Go || RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora