Capitolo 2

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<Ana ciao. Mi sei mancata!!!> July entrò come solo lei sapeva fare nella mia stanza urlando, come chissà da quando tempo non mi vedesse!

<Ciao July! Come stai? > ci unimmo in un abbraccio veloce mi guardò circospetta...

<Sei dimagrita! > me lo diceva sempre.

<No, non sono dimagrita e comunque ti ho chiesto come stai? > cercava sempre di sviare le mie domande non so se lo facesse apposta o c'era sempre qualcosa che poi sotto sotto voleva dirmi e infatti subito dopo parlò. .

<Siii certo che va tutto bene! Anzi... volevo chiederti se appunto ti andrebbe di venire alla festa di compleanno dei gemelli!!>

fece una faccia, come se fosse da una parte dispiaciuta e un' altra aveva come un certo luccichio negli occhi al voler sapere la mia risposta.

< I gemelli ..come li chiami tu sono i tuoi fratelli perché li chiami sempre così! !!? > sorrisi sapendo di non averle dato una risposta...

< non lo so perché lo faccio..o dai insomma è come quando sei arrivata tu qui e ti chiamavo Italiana! >

Annui, mormorando un

si ci penserò.

<Hai detto cosa ? >

<Oh!!!mio dio July! Si va bene verrò!!>.

All' istante si getto con le braccia verso di me, non era più nella pelle ..non so perché ma ci teneva tremendamente che io andassi a quella festa so che lei cercava di strapparmi sempre un sorriso e io finivo sempre col farlo, non potevi resistere alle sue facce anche se il mondo ti stava cadendo addosso, lei era energia pura anche se quando voleva sapeva far uscire dalle persone istinti omicida anche mentre dormiva!

Non mi somigliava, lei era bellissima la classica ragazza inglese dalla pelle chiara, aveva la mia stessa età, ma io sembravo sicuramente mostrarne di più, anche se lei negava. Era l'opposto di me.. ma mi spronava è una ragazza intelligente e le sue imperfezioni erano i suoi punti di battaglia!
Abitava sola con i gemelli. I suoi genitori lavoravano a New York per alcune case discografiche, e loro non ne vollero sapere di andare in quella grande città.

Al contrario di me che mi ritenevo monotona, apatica e che il mio carattere usciva solo quando mi sentivo con la testa sott'acqua e avevo bisogno di ritornare a galla per respirare! Ed ero venuta dall'Italia come cavia. I miei genitori partirono insieme a me.. Se così si poteva dire!

<Va bene stiamo calme ... in fondo hai detto solo di si?! .. dopo un anno che ti chiedo di venire con me a una festa! Ok Italiana, ora vado.. i gemelli mi vogliono a casa! Devo dare a loro il mio mazzo di chiavi prima che escano ..ho perso una scommessa!!>

lei e le sue scommesse ..

La salutai e ritornai ad ascoltare la musica pensando che in fondo non era sbagliato andare a una festa..

Respirai profondamente quando la voglia di tornare a sorridere si fece spazio tra i miei pensieri..amavo così tanto vivere ma ormai sembrava che la mia vita era di una noia ..e guardavo gli altri sempre con sarcasmo pensando se facessero i felici apposta ...o se veramente si potesse essere felici nella vita!

Mi svegliai di soprassalto!

Guardai la sveglia sul comodino , era notte fonda, avevo il fiatone e tremavo come una foglia anche se ero imperlata di sudore! Mi alzai andando in bagno facendo il meno rumore possibile per non svegliare i miei genitori , uscivano sempre presto la mattina per lavoro e io non volevo dargli fastidio durante quelle poche ore di riposo!



LA RAGAZZA DI DUNDEEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora