La domenica in Italia mi era sempre piaciuta... sembrava essere sempre festa nazionale. I parenti ti venivano a trovare. .. la mamma si alzava presto per cucinare e pulire casa, papà si prendeva cura del giardino.. e a volte quando il tempo lo permetteva andava a pescare in barca. In Italia loro erano molto felici, papà aveva uno stipendio ragionevole per far rimanere mamma a casa e farla stare più ore con me quando ero più piccola. Ricordo di come amava prendersi cura della casa, invitavano sempre amici e io essendo figlia unica, anche se per la maggior parte del tempo stavo con Nonna, mi piaceva vedere volti nuovi. Anche i miei genitori erano figli unici. Che sfiga pensai! Neanche una cuginetta con cui poter giocare. Per questo mi piaceva andare a scuola, così potevo stare con le amiche, confidarmi, e anche fare partite a calcio con i ragazzi non era male. Vivevo la vita al pieno. E poi per casualità incontrai l'amore della mia vita. Poi i miei genitori trovarono lavoro in Scozia...Dicevano che sarebbe stato fantastico vivere qui.. ma apparte una perdita importante e il loro sacrificio di lavorare tante ore al giorno...non notai un fantastico cambiamento...come dicevano loro. Chissà se saremmo rimasti in Italia.. Io e Vincent stavamo ancora insieme felici, ma non avrei mai conosciuto July..non avrei mai visto un ragazzo dolce come Zayn, e non avrei mai sentito la risata più bella in assoluto come quella di Thomas.... e poi non avrei mai incontrato Lui, che con un solo ballo è riuscito ad accendere una passione irrefrenabile, un desiderio seducente misto a quello di dover piangere... era tante cose Harry, era problematico e in tutti lati era invalicabile, un promontorio irraggiungibile. E quando mi era vicino e cercava in tutti i modi di farmi capire che mi voleva, che aveva un desiderio ardente di baciarmi... di toccarmi... di avere anche un solo piccolo contatto anche quando era arrabbiato... leggevo nei suoi occhi che chissa mi sarebbe venuto a cercare in ogni città del mondo. Come se da qualche parte fosse scritto che eravamo destinati ad incontrarci.
E ora per me era come una promessa fatta a me stessa. Lo avrei conosciuto e aiutato, e poi avrei lasciato fare al destino.Non sarei continuata a stare qui a prendermi tutti i colpi... ma li avrei inflitti nel caso ci sarebbe stato bisogno.
Non si era presentato in ospedale, non si era fatto vivo per tutta la settimana. E qui mi avrebbe dato una vera dimostrazione di quanto mi voleva e ci tenesse...invece aveva preferito stare al coperto senza svelarsi...o forse Magda in qualche modo glielo aveva impedito...non sapevo più che pensare. La mia settimana era passata e non si era ancora fatto sentire per avere la mia risposta che tanto ardeva sapere. Non avevo ancora preso una decisione. La testa mi diceva di lasciar stare....ma quando mai avevo ascoltato quello che mi diceva la mente....non potevo...non dopo aver sentito il suo respiro sul mio collo e non dopo che nominò il nome di Vincent. Quindi gli avrei detto di si.
Appena lo avrei rivisto. Credendo sarebbe accaduto l'indomani.Questi furono i pensieri mentre tornavo a casa in macchina con i miei genitori... e con noi c'era anche una July silenziosa.
Mia madre per cena ci preparò pollo al forno con patate.... una vera prelibatezza per il palato dopo aver mangiato insipido per quasi una settimana.
《July rimani a dormire qua stanotte. Penso che ad Ana farebbe piacere.!》 Mia madre parlò con tranquillità.
《No signora Milton preferisco tornare a casa se è possibile. Non vorrei recare altro fastidio. Grazie》disse con altrettanta tranquillità.
Io e mio padre ci guardammo...e sapevo che lui trovò strano il fatto che io non avessi insistito. Ma ero fatta così. .. non sapevo interpretare una scena se veramente non lo volevo, e io non volevo che July rimanesse. Almeno non quella sera.
Finito di mangiare vennero i gemelli a prendere July. Io mi trovavo sotto la doccia quindi la salutai prima che andasse via.
Entrai in camera, e anche se non era la migliore delle stanze, mi sentii sollevata nel sentire il suo profumo.
Controllai il cellulare che avevo appoggiato poco prima sul marmo della finestra. E notai che c'era un messaggio. La trepidazione mi fece aprire il messaggio sperando fosse Harry.
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Da: AnonimoBen tornata a casa.
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Anonimo....doveva essere uno stalker.
Mille domande si fecero spazio nella mia mente. Poteva essere Harry? Ma perché se aveva il mio numero!? E poi i messaggi iniziarono ad arrivare molto prima che io lo conoscessi. poteva essere un Niall....per volermi spaventare... oh non sapevo più chi pensare.Una voglia incontrollabile si prese possesso di me. E volevo sentirlo. Così feci il suo numero è lo chiamai.
Non rispose.
Erano le dieci di sera, forse stava già dormendo! O forse non voleva più saperne di me.
E poi mi arrivò un messaggio.
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Da: MagdaHarry è con me! Non può risponderti adesso. Spero tu stia bene. Gli dirò che hai chiamato. A presto
A penso tu sappia io chi sono. E credimi da te non voglio niente. Vieni mi a trovare a casa quando vuoi mi piacerebbe guardarti negli occhi mentre parliamo. Ma ti farò sapere quando rientreremo a casa.
Magda
______________Un vuoto dentro di me, le lacrime riga vano il mio viso e il freddo iniziò a farmi tremare. Sapevo che era tutto sbagliato. Mi buttai sul letto prendendo a cazzotti il cuscino, mettendoci il viso dentro feci uscire un grido di frustrazione... dopo alcune ore presi una decisione.
L'indomani avrei detto ai miei genitori che sarei tornata in Italia.
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LA RAGAZZA DI DUNDEE
RomanceUn destino inaccettabile. Un dolore indissolubile. Un incontro tormentato. Lei dopo aver incontrato il suo sguardo non sarà più la stessa. Lui con i suoi occhi color ambra è li ...e la vuole! PER OGNI PERSONAGGIO IL CARATTERE È PURAMENTE CASUALE E...