Sotto le note di Why di Anne Lennox entrammo in una sala grande.
Il tutto era curato, un ambiente a luci fredde, grandi finestre stile inglese dietro a tendoni di seta e velluto, sulla destra si poteva notare una grossa scala che portava ad un soppalco con una balconata che affacciava su di noi al piano sottostante, i pavimenti erano di un nero lucido in gres porcellanato effetto marmo, vicino ad alcune finestre avevano posizionato alcuni tavoli non molto grandi dove avevano disposto sopra caraffe d acqua e bicchieri di vetro...o forse pensai che fossero di cristallo, dato che si illuminavano di mille colori quando la luce dei faretti e del grande lampadario moderno che scendeva maestoso al centro della Sala, girava su se stesso come se fosse manovrato elettronicamente per creare effetti stupefacenti sulla sala.
Era tutto molto elegante, anche le piante rampicanti che erano posizionate qua e là davano un tocco di classe. Non c'erano fiori. Solo dei centri tavola con candele. Tutto poteva sembrare molto come dire borghese, ma non lo era affatto anzi mi giravo e rigiravo notando sempre qualcosa che attirava l'attenzione.
Le persone Iniziano ad entrare numerose, ma c'è abbastanza spazio per poter tenere delle conversazioni riservate. Non vedevo i proprietari. Non c'era nessuno che faceva gli oneri di benvenuto.
Lo trovai molto strano.
Trovai tutto perfetto e questo era solo una parte di questa grande casa se così si poteva definire.
Chissà cosa si nascondeva ai piani superiori. Avevo le palpitazioni.. era soffocante. .. la sensazione di estraneo che emanava e il non essere all'altezza di tutto ciò faceva venire le vertigini.
Ringraziai mentalmente la mia amica per avermi regalato un vestito quasi adatto a tutto questo. Sicuro lo avrei ricordato per tutta la vita questo compleanno.
Ma non sapevo se era più la voglia di andar via...o di salire e sbirciare i piani superiori. Avevo voglia di toccare con mano tutte le superfici per renderle reali ...non poteva veramente esistere questo posto. Chi poteva permettersi un lusso simile. E in quanti erano a vivere in questa casa? Eppure sembrava essere tutto al posto giusto. Come se non fosse per niente abitata. Mi persi nei miei pensieri, riguardando la scala un centinaio di volte.
Finché i miei piedi presero a scalare la maestosa scala che sembrava essere la regina di casa.
Arrivai al primo piano facendo fatica per colpa del mio vestito lungo, mi trovai appunto sul balcone che affacciava sull'atrio principale notai che anche qui non c'era nessuno!
Mille pensieri continuavano a invadere la mia mente ...pensavo che Se ci fosse stato anche Lui questo posto gli sarebbe piaciuto.
Mi abbracciai ,diventando malinconica e improvvisamente,
Sentii una presenza dietro di me.
Mi bloccai, sentendo la persona molto, molto vicina.
Girai il viso di poco, giusto per capire di chi si trattasse, credevo fosse Zayn dato che ci eravamo lasciati all'ingresso, o forse era July dato che non l'avevo ancora vista entrare e invece non era nessuno di queste persone bensì era..
.. la persona che meno mi sarei aspettata in questo luogo.
La musica cambiò e riuscii a riconoscere quella che era una canzone dei OneRepublic Apologize timbeland.
Silenzioso, continuava a togliere quelli che erano rimasti solo centimetri tra i nostri corpi, sentivo il suo fiato caldo battere nell'incavo del mio collo. Era nervoso, si capiva dal respiro. Io iniziai ad agitarmi e come sempre mi succedeva iniziai a tremare e diventare rossa per il caldo che l'adrenalina mi emanava nelle vene, il cuore nel petto batteva forte e la salivazione si azzerava.
Avevo paura seriamente. Lui me ne metteva troppa e non capivo perché.
STAI LEGGENDO
LA RAGAZZA DI DUNDEE
RomanceUn destino inaccettabile. Un dolore indissolubile. Un incontro tormentato. Lei dopo aver incontrato il suo sguardo non sarà più la stessa. Lui con i suoi occhi color ambra è li ...e la vuole! PER OGNI PERSONAGGIO IL CARATTERE È PURAMENTE CASUALE E...