capitolo 41

96 15 1
                                    

La mattina era sempre un colpo per me alzarmi.
Specie se l'inconscio mi diceva che qualcosa non andava.
Ero al punto di partenza.
Ma ormai avevo capito. .. che dovevo prendere le giornate così come venivano.

Mi alzai dal letto già dolorante alla schiena... il letto in aereo era cento volte più comodo del mio.

Che vita tremenda facevano i ricchi...pensai!

Andai di sotto.
Erano le undici.
Non avevo fame. Anzi mi girava lo stomaco.
Troppi cambiamenti d'aria in poco tempo pensai.

Vidi un biglietto attaccato al frigorifero in cucina.
Di solito mamma ci scriveva cose importanti.

C'era scritto:
Staremo via per alcuni giorni per lavoro. Ci sentiamo al telefono.
....
Ps:ha chiamato un certo Brian dicendo che sarebbe passato a portarti le tue cose. Baci mamma.

Ecco.

Rimasi a guardare il nome Brian per alcuni istanti. Non si era preso neanche la briga di chiamare lui.
Ma se non volevo farmi trovare da Brian in pigiama dovevo muovermi.

Ero pronta. E anche se ero a pezzi volevo farmi vedere da Thomas più raggiante  che mai.
Dovevo far in modo che ad Harry sarebbe arrivata voce che io stavo benissimo.
Presi le chiavi di mia madre e quando Aprii la porta... la macchina nera stava parcheggiando.
Ne uscì  Brian in tutta la sua compostezza.
Mi vide,  così aspettai  sull'uscio di casa.
Mi venne incontro con la mia valigia.

《Grazie Brian.!》 Dissi prendendola.
《Salve Signorina Milton! Il cellulare è  all'interno.! Arrivederci allora..》
Annui e risposi in fretta.
《Addio...Brian!》dissi in tono flebile.
E se ne andò. I vetri della macchina erano oscurati era per me impossibile capire se Harry stesse aspettando in macchina.
Ma pensai che fu meglio così.  Non avevo voglia di un dibattito  a prima mattina con lui.

Entrai nel bar, e Thomas gli si illuminò il viso.
Mi venne incontro abbracciandomi, notai che aveva fatto qualcosa al viso.
《Thomas sei diverso.!》Lo guardai attentamente.
Lui mi sistemò  i capelli, e rise.
《Ho fatto un pircing.》
Ecco cos'era! Gli donava molto.
《Sei bellissimo. Complimenti. E Risi quando lui sembrò prenderlo come uno scherzo il mio complimento.
《Cosa prendi?》e nel parlare riprese postazione al bancone.
《Non so... non ho fame ho mal di stomaco non mi sento molto bene.》
Lui mi guardò aggrottando  la fronte.

《Sei diversa... più diciamo... curata! Bene! Potresti diventare quasi bellissima quanto me.》

Ecco questo era Thomas tutta ironia e sorriso. 

《Ti va di venire stasera al Vicx! È un bel posto e si balla e si beve... ci divertiremo. Chiama chi vuoi per non dirmi di no.》disse Thomas.
《Okay》Dissi senza pensare.
Avevo già in mente di far in modo che Thomas e July si conoscessero... chissà almeno loro si sarebbero innamorati. E per una volta i cattivi avrebbero perso la battaglia, e pensai a Niall e quanto mi avrebbe detestato.

Thomas prese il cellulare sentendolo  squillare.
Stava leggendo forse un messaggio.

《Non è  andata bene il viaggio suppongo!》

Disse ad alta voce.

《Cosa?》chiesi per cercare di capire.
《Harry già da come mi ha scritto si capisce che qualcosa sta andando storto... e mi sa che la piccola gattina Ana ...c'entri qualcosa!!.》

《No. Ti sbagli..  sarà per Magda e il figlio che non lo fa dormire.》dissi senza pensare e solo dopo guardai Thomas, si rabbuiò  per un istante
.
《Thomas so tutto non preoccuparti.! Non c'è bisogno che tu ti senta in colpa per qualcosa.》

LA RAGAZZA DI DUNDEEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora