Non ci credevo. Era lo stesso vestito. Chissà cosa mi sarebbe aspettato pensai...la solita cena, io e lui a discutere o a stare in silenzio, un silenzio da far star male, mentre le persone intorno ci avrebbero guardati, credendo, che eravamo una coppia felice, non sapendo che noi ci guardavamo come due perfetti sconosciuti.
Il vestito, come allora... sapeva di pulito, e le scarpe erano rinchiuse in un sacchetto rosa di velluto, non credevo che un'altra l'aveva potuto indossare. Era elegante, e particolare di un blu brillante, lo presi e andai verso il grande specchio accanto al mio letto, e rigirandolo tra le mani notai un grosso scollo sulla schiena.
Mi sarei vergognata indossarlo. Mi avrebbe lasciata troppo scoperta.
Lui invece avrebbe indossato come sempre qualcosa di magnifico ed elegante.
andai a sedermi sul letto lasciando il vestito ai piedi del letto senza sgualcirlo, e poi andai lontana con i pensieri,,,,pensai alla sera precedente a quando i nostri corpi si erano uniti, a come non avevamo pensato di doverci proteggere contro qualsiasi malattia o una gravidanza non voluta, io non prendevo nessun farmaco come protezione e lui non aveva usato niente per non far accadere ciò. Non credevo possibile che sapesse particolari sulla mia vita. Anche se a volte sembrava conoscere tutti i dettagli della mia vita. Potevo rimanere incinta! OH..mio dio, non credevo l'avrei potuto mai sopportare. Anche se a volte sembravamo andare d'accordo...non potevo di certo dimenticare tutto ciò che era successo a Dundee. Di quando avevo paura di lui, di quando mi prese con forza e mi baciò, di quando mi pagò per essere andata a cena con lui, al primo ballo, alla prima volta che mi chiese di essere sua al bar, a quando non venne a trovarmi in ospedale....tante domande e non avevo ancora nessuna risposta. Non avrei voluto cambiarlo, ogni tanto sembrava farlo da solo essere un'altra persona. sembrava voler far passare il tempo per cancellare quello che era, qualcosa lo divorava dall'interno.
Quando mi era vicino, faceva rinascere la voglia in me di farmi bella, e non capitava da molti inverni.
Poi il mio cellulare squillò.
Andai a prenderlo e uscii sulla terrazza. Era Zayn.《Pronto? Hei!》dissi.
《Ciao Amore!》Risi. Finalmente un po di tranquillità nel sentire quella voce.
《Come stai? 》Mi chiese.
《Sto bene! Tu?》non rispose subito.
Così lo richiamai.
《Ehi...ci sei.?》
《Sì eccomi, non prende bene il telefono dove sei?》 Ingoiai la saliva non sapendo cosa rispondere.
《Sono fuori città.! Appena torno mi piacerebbe vederti...che ne dici di vederci?》era vero per come ero incoerente ma con lui stavo bene.
Poi ad un tratto mi sentii osservata. E Girandomi piano trovai al dì la del vetro sul terrazzo affianco lui.
Mi guardava forse cercando di capire con chi ero al telefono. Iniziai a tremare. Perché il suo sguardo era cupo. Così andai ad affacciarmi sulla grande città, continuando a parlare e avendo Harry che mi Bruciava con lo sguardo, come se potesse sentire o capire che ero al telefono con Zayn.《Sì. D'accordo! Una cena...basta con gelati e cioccolate calde.. che dici Amore?》 Annui avrei aggiunto anche un sorriso se sapevo che Harry non mi stesse fulminando.
《Ok. Va bene la cena. Devo andare ci sentiamo presto.》 Staccai buttando gli occhi al cielo. Mi rigirai e non c'era più.
Solo quando tornai in camera lo trovai seduto sul divano di fronte all'idromassaggio.
Imbarazzata dalla situazione, Continuai a fare ciò che volevo fare e cioè andare a farmi la doccia.
Lui mi guardava fisso. Con qualche smorfia ogni tanto. Presi il vestito e lo rimisi nella scatola. Lui corrugò gli occhi.
《Amore...Mi fa piacere pensare che.. quando non sei con me, dividi il tuo tempo al telefono.》parlò in tono tagliente.
Poi continuò.
《 Cosa ti manca Ana?》si grattò la fronte.
Mi fermai e cercai le parole adatte.
《Era una semplice telefonata. Non vedo dove sia il problema.. e non mi manca niente.》
Lui si alzò venendomi incontro.
《Una semplice telefonata... da dovergli chiedere di andare a cena.! Quando sei qui, con me, e sto cercando di non farti mancare nulla...perché? Dimmi perché? 》iniziò ad agitarsi. Sembrava arrabbiato e iniziò ad alzare il tono.
《Harry... non è come credi. Non c'è niente di male che uscire con un amico! E poi sono qui con te da un giorno e non per fare un corso di preparazione alla coppia. Io e te non siamo nessuno! Mi hai portata qui... avevi detto che tu dovevi lavorare e volevi che ti avessi fatto compagnia... è quello che stiamo facendo, tu non ti rendi conto? Di quanto tutto questo sia sbagliato!》iniziai ad alzare la voce e a far uscire i miei pensieri.
Ma non lo feci continuare perché avevo troppe cose da chiedere.
《 e poi, quel vestito! Cosa significa? È la seconda volta che me lo fai avere. Credi che non me ne sia accorta ...che è lo stesso. Io vorrei solo sapere cosa ti passa per la mente...e poi perché non sei venuto in ospedale...perché non... non hai usato dei contraccettivi ieri sera, io non uso nessun tipo di protezione, ma non credo che tu lo sapessi....spero!》Io non ne potevo più! Lui sembrò spazientito e con un gesto veloce e forte mi butto nella vasca senza preavviso, da farmi bere molta acqua.
Poi sentii l'acqua muoversi come un vortice. E solo quando riuscii ad aprire gli occhi spostando i capelli vidi che si era gettato anche lui nell'idromassaggio. Mi prese e porto le mie gambe ai suoi fianchi. Avvicinandoci al bordo.
Tutto bagnato, lo guardavo e mi ero dimenticata tutte le domande di poco prima. Il mio vestito si appiccicò addosso e le mie gambe rimasero alla sua mercè. La sua camicia grigia si scurì e quasi penetrava sulla sua pelle, facendo notare la sua corporatura.
《Milton! Stai facendo troppe domande!》nel momento in cui volevo risponderlo... mi baciò, cercando di entrare a contatto con le nostre lingue. Poi cerco di attaccarsi al mio corpo... e sentii la sua prerompenza.
《Io e te non dovremmo mai...essere niente., ho paura degli ospedali, mi passa per la mente quello che stiamo facendo adesso... il vestito è perfetto per il tuo corpo... e io non uso contraccettivi perché non posso avere figli.. Ho risposto spero alle tue domande. Ora voglio scoparti.》disse ogni frase baciandomi.
Il caldo iniziò ad invadere il mio viso.
Iniziò a spogliarmi, guardandomi negli occhi, ma non chiedeva il permesso.
《Anticipo i tempi. Così sarai pronta per il vestito che ti ho regalato!》cosa? Voleva lavarmi?
Fuori iniziò a far buio.
Ed io rimasi in intimo in quella vasca. Mentre lui era ancora troppo vestito.
《Non credo che tu asciugherai questi.. 》Lui socchiuse gli occhi lascivo. Io cercai di essere indifferente, ma stavo morendo dentro dalla vergogna. E non riuscii a pensare a tutte le spiegazioni che mi diede.
Mi guardava, iniziò a sfiorarmi, mi spostava i capelli dal seno, facendo finta di non avermi toccata. Io inizia a sbottonargli la camicia... me lo lasciò fare.
《Non fare domande.!》 Disse... ma solo quando tolsi la camicia capii cosa volesse intendere. Aveva un tatuaggio sotto il petto e al di sotto dell'inchiostro si poteva notare una cicatrice. È vero, se non mi avesse avvisata avrei già fatto mille domande. Ma così i dubbi continuavano ad aumentare piuttosto che trovare risposte. Lasciai stare. Avevo capito che di me non si fidava abbastanza da parlarmi. Aveva più volte detto che il tempo mi avrebbe dato delle risposte. Che dovevo fidarmi di lui, ma che non dovevo amarlo. Troppo complicato per me che ci mettevo i sentimenti in tutto ciò che facevo. E disse di non poter avere figli... neanche io lo conoscevo abbastanza da potermi fidare. Quindi pensai che al rientro a Dandee avrei iniziato a prendere dei contraccettivi. Poi mi scostò dal bordo e le sue mani le ritrovai sulla mia schiena e iniziò sbottonarmi il reggiseno... il mio cuore iniziò a palpitare... e la voglia di continuare ciò che di bello avevamo iniziato la sera prima accese più forte il desiderio di volerlo. Sperando che sarebbe stato tutto perfetto. Lui sembrava volermi... e io mi sentivo desiderata.
Iniziò a baciarmi facendo cadere il reggiseno nell'acqua, mi alzò con un colpo, portando le sue mani sotto il mio sedere e si portò un mio seno alla bocca... iniziai a fremere, sapeva propio farci. Sembravamo perfetti, io iniziai ad accarezzare le sue spalle, e a volte tenendole più strette quando iniziò a succhiare con forza i miei capezzoli.
Poi mi riporto alla posizione iniziale e appoggiò la sua fronte alla mia. Come sempre il suo profumo era inebriante. Poi mi lasciò li... e uscì dalla vasca. Tornò subito dopo con del bagnoschiuma e una spugna di corallo.
《Girati》capendo cosa voleva fare lo ascoltai.
Il freddo sapone venne a contatto sulla mia schiena facendomi saltare.
Passionale quasi si muoveva con quella spugnetta, sembrava stesse disegnando piuttosto che lavarmi.Poi si attaccò al mio corpo e mentre mi baciava sul collo, continuo a lavarmi sul d'avanti.
《Hai detto...che non siamo niente.. e guarda dove sei ora.!》
Poi lascio la spugna...e porto le sue mani nell' acqua e inzio a spogliarmi dell'ultima cosa che indossavo. Poi mi girò continuo ad accarezzare le mie braccia e guardarmi ovunque. .. come se fossi la sua droga...pronto a prendersi tutto di me.Poi prese le mie mani e me le portò ai pantaloni...
《Avevi iniziato qualcosa...continua..》
Voleva che continuavo a spogliarlo.
Con non molta facilità gli sbottonai i pantaloni...guardando il suo addome perfetto, e vedendomi forse impacciata mi prese mi baciò divorandomi. Senza nemmeno accorgermene si era spogliato del resto lasciandoci uniti, e nudi. E poi ... unì i nostri corpi. E sentendomi piena di lui.. cercai di rimanere stabile con la mente e cercare di non fare qualche nome sbagliato... lui iniziò a prendermi più forte...《Sei tutto quello ...che voglio... mi sei mancata!》 Le sue parole rendevano magico ancora di più il momento è non so da quanto eravamo nell'acqua...ma non volevo più che finisse quel momento. Ero felice di pensare che mi voleva come la sera prima, pensando che non fosse andato con nessuna.
Ero sul punto del culmine 《Harry....》 Lui iniziò ad andar più forte sembrava quasi reprimere la rabbia. Mi stava facendo male... era troppo rude così lo richiamai.
《Harry basta...!》Lui capendo iniziò a fermarsi. Ma non capii se lui fosse arrivato al piacere.
Con ansimi e affanni.... ci abbracciammo. E lui mi bacio sulla testa.《 preparati... ti aspetto giù! 》
E uscendo dall' acqua nudo, e incantevole andò via.E io stanca ma appagata uscii dall' acqua non sapendo che cosa mi aspettasse ancora.
Ero pronta, il vestito blu mi stava bene. Mi faceva apparire sensuale e donna!
Le scarpe erano comode ma altrettanto provocanti.
Sistemai I capelli in un acconciatura non all'altezza del vestito ma perlomeno ordinati.
Lasciai al collo la collanina, era in vista ma non volevo toglierla. Sembrava per lo più una collanina da ragazza, la ragazza che ero sempre, ma sotto quel vestito ci sarebbe voluto un punto luce o altrettanto eleganza. Ma non credevo che sarebbe stato un problema.Erano quasi le ventuno. E come da appuntamento cercai di arrivare in perfetto orario.
Quando uscii dalla stanza in fondo al corridoio notai la figura di Brian.Lui accennò un sorriso. E fece un inchino.
《Ciao Brian. Mi accompagni tu?》Lui annui.
Non mi diede il braccio ma fece segno di seguirlo, così lo seguii.Prendemmo l'ascensore ed ero in imbarazzo. Qualcuno ci guardava di traverso... pensando che io e lui potessimo stare insieme. Brian poteva avere su per giù quarant'anni e io ne avevo la metà. Risi perché Brian mi guardò imbarazzato capendo ciò che sembravamo. Poi mi avvertì.
《Il signor Styles l'aspetta nella sala. Armani e Styles. Non si può sbagliare c'è scritto fuori.》
Non Riuscii a rispondere perché l'ascensore si era già chiuso lasciandomi sola.
E poi impossibile non notarla. ..trovai una grossa scritta elegante Armani & Styles è dietro quella porta mi aspettava lui. La persona che mi stava facendo vibrare il cuore.
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LA RAGAZZA DI DUNDEE
RomanceUn destino inaccettabile. Un dolore indissolubile. Un incontro tormentato. Lei dopo aver incontrato il suo sguardo non sarà più la stessa. Lui con i suoi occhi color ambra è li ...e la vuole! PER OGNI PERSONAGGIO IL CARATTERE È PURAMENTE CASUALE E...