capitolo 49

112 16 1
                                    

《Buongiorno》

Sento parlare e la sensazione di essere accarezzata tra i capelli è divina.

Apro un occhio.. e quello che vedo mi fa rimanere senza fiato.

Harry è appoggiato su di un lato.. con il petto nudo con un viso dolce.. I capelli scompigliati. Non riuscendo a guardare altro richiudo l'occhio.

Non è possibile. È rimasto!
Credevo di svegliarmi e dover dare di matto perché per l'ennesima volta mi aveva usata.
Invece è qui... e mi accarezza. E sento tutta la sua vicinanza. Il suo profumo. Il mio cuore batte a mille. Vorrei strillare per esprimere la mia gioia... Ma non voglio darlo a vedere... so che con lui devo essere cauta.

Sto sognando.

Sembra quasi peccaminosa la situazione.

Vorrei avvicinarmi. .. per abbracciarlo ma non lo faccio.
Ho paura di correre... ma quando finirò di avere paura!

《Se non ti alzi...penseranno che ti ho in custodia.》
《Nessuno mi cerca.! E i miei genitori non ci sono... sai sono comunque grande per certe situazioni!.》

Lo sento sospirare.. mi scosta i capelli dal viso, e inzia a scendere fino ad accarezzarmi la spalla.
Il pensiero che è rimasto mi porta in luoghi lontani.

《Sei rimasto!..》Quasi in un sussurro.

《Sì. ..》risponde più a lui che a me.

《Vuoi che ti prepari qualcosa?》lui mi guarda, poco dopo risponde.
《Tu vuoi prepararmi qualcosa? 》
《SÌ. .se hai fame, altrimenti possiamo andare da qualche parte.》lui mi sorride.

Perché non è sempre così?

《No, preferisco che lo faccia tu. Però poi dovrò andare via, non posso restare.》
《Va bene.》mi tocca il naso dandomi un colpetto con il dito.

Scosto le lenzuola e mi alzo.
Ma quello che vedo sul comodino mi fa gelare.

Rose bianche... Una tazza color rosso piena di cioccolato caldo, e una scatolina.

Mi giro a guardarlo ma lui si è alzato ed è all impiedì dietro di me, divertito dal vedermi sorpresa.

《Ma quando...?》
《Dormivi . .. e ho pensato che fossi stanca quindi ho provveduto io alla colazione.》

Le rose... che significato dava lui a un fiore così?
La tazza rossa? Io non ce l'ho in casa..
E la scatolina, troppo grande per esserci un anello.
La apro e rido, perché solo lui poteva pensare di metterci un croissant dentro una scatola così fine.

Lo prendo, e mi giro a guardarlo,
《Un cornetto?》
Sì avvicina provocante e mi fissa abbracciandomi.

Si abbassa... e poi mi lascia un bacio sulle labbra.

《Ora devo andare.》 E i suoi occhi esprimono mille sensazioni.

Mi siedo di nuovo vedendolo uscire..

Chi è Harry? E questo Harry da dove è uscito?

Mi accosto alla finestra, per prendermi gli ultimi attimi di lui prima che vada via.
È al telefono ma come se sapesse che stessi a guardarlo si gira nella mia direzione e mi fa un occhiolino.

E tutti i miei pilastri cadono come se avessi cinque anni.

È gia sabato.
Sono passati tre giorni.
Sono molto agitata.
Harry non lo più visto ne sentito.
I miei genitori sono tornati il giorno dopo, per fortuna.
Avevo chiamato July e mi aveva detto che ci saremmo viste al compleanno.

LA RAGAZZA DI DUNDEEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora