capitolo 8

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Gli uccellini Iniziarono a canticchiare e si potevano sentire anche con la finestra chiusa.
Immersa nelle coperte  inizia a stiracchiarmi dopo aver staccato la sveglia almeno un centinaio di volte. Guardai l orologio aprendo un solo occhio ed erano le 7:00.
Il cellulare segnava l arrivo di un messaggio ...strano stamattina non lo avevo sentito suonare!. Lo presi dal comodino e Aprii il messaggio.
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"Ana"
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Inizia a sentire delle fitte al petto,  ansia e frustrazione Iniziarono a impossessarsi di me...  riguardai  chi fosse il mittente ma niente non segnava nessuno.

Riposai il telefono e mi girai dall'altro lato verso la finestra.
Chi era?
Pensai...e perché?
  La mia vita era già cosi incasinata che un altro pensiero non ci voleva. Così pensai ancora una volta che fosse tutto frutto di uno scherzo e non volevo darci peso.
Mi riaddormentai.

《ANA!!》

Saltai  come quando una persona si alzava improvvisamente senza essersi accorto della sveglia,pensando di essere in ritardo per il lavoro!

E quei colpi di prima mattina solo una persona riusciva a farmeli prendere.

July!!

Dopo essermi ripresa parlai《July!? Ma dico ...ti sei impazzita? T_tu non stai bene! Hai mai pensato ad uno psicologo?》

Lei mi guardava con sopracciglia alzate e con la bocca spalancata...non credendo a alle sue orecchie.

《Signorina..come mai così logorroica? Ho solo detto Ana! Ti stavo chiamando da 5 minuti!》

《Forse stavo dormendo e non ti ho sentita?》Dissi.
《Ho una notizia bomba! Perciò svegliati. 》
La guardai seria! E mi misi seduta.

《Ti ascolto!!》ora aveva tutta la mia intenzione.

《Sabato! Siamo state invitate ad una festa molto importante.》dicendolo con voce stridula, e saltando per tutta la stanza fino a guardarsi nello specchio e portare al propio posti qualche ciocca che gli  era caduta sul viso.

《E come facciamo ad andare ad una festa importante? Sabato poi...?!》

Mi stavo arrabbiando.  

《Lo so! Sabato è  il tuo compleanno! È un modo alternativo per poterlo passare...sarà  fantastico ma ci pensi!!》
Ero stanca! Non volevo neanche risponderla. .preferiva una stupida serata di ballo piuttosto che festeggiare o almeno pensare se a me l idea sarebbe piaciuta di passare il mio compleanno in quel modo.
Emisi  uno Sbuffò e lei se ne accorse!
Tornò a sedersi sul letto prendendo mi la mano.

《È  il tuo compleanno...e ok! Ma tu sono 2 anni che non fai niente quindi perché non approfittare di divertirci un po...ci vestiremo e divertiremo a sfoggiare con abiti  eleganti e_e ci saranno persone ..tante persone! Un evento più unico che raro qui. Insomma Ana ascoltami  pensaci almeno.》mi guardava negli occhi, leggevo che voleva veramente andarci.

L idea iniziava a non suonare poi così male. Era vero il mio compleanno non era importante. L ultimo regalo che ricevetti da Lui.. era una collanina  con un ciondolo con i colori dell'arcobaleno.
Lo portavo da allora sempre con me ..ricordai le sue parole quando Aprii la scatola.
Avevamo litigato ed era anche un modo per farsi perdonare.
Mi disse guardandomi come se volesse penetrarmi ..

"Tu sei il mio arcobaleno..tutti possono ammirarlo ma nessuno può provare a toccarlo." 

LA RAGAZZA DI DUNDEEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora