SUMMERS' POV
Sono le 02:20PM, e finalmente é suonata la campanella.
"Hai da fare oggi pomeriggio?" mi chiede Owen.
"Uhm... fammici pensare... no, non ho nulla da fare!"
"Perfetto! Allora ti va di andare a prendere un caffè, e se proprio vuoi... studiamo..."
"Sì! Va benissimo. Così ci conosciamo meglio."
"Certo. Preferisci andare al bar della scuola, o al bar qui di fianco?"
"Ehm... io preferirei... al bar... qui di fianco"
"Tranquilla, non ti mangio mica se scegli qualcosa di diverso da quello che volevo" ridacchia.
"Questa é una cosa che devi sapere di me: ho sempre paura di sbagliare a parlare, o a fare qualcosa... e ho imparato a scusarmi molto spesso, anche quando la colpa non er..."
"Ascoltami. Tu devi, anche se non mi conosci bene, considerarmi come un amico, uno scemo, colui con cui confidarsi, chiunque. Tranne qualcuno che ti obblighi a fare qualcosa. Capito?"
"Si okay, grazie." dico arrossendo.
"Non mi devi ringraziare!"
Gli ultimi metri che ci separano dal bar, li percorriamo in silenzio.
Arrivati al The One, ci accoglie una donna sulla quarantina, che ci fa accomodare a un tavolino per due a metà della sala.
É un bel bar, un po' troppo moderno per i miei gusti, ma carino.
"Allora... chi incomincia con le domande?" mi chiede appena ci accomodiamo.
"Incomincia pure tu!"
"Okay... mmh... quanti anni hai?"
"Ho diciassette anni compiuti da poco tu?"
"Il 27 dicembre ne faccio diciotto."
"Ahm... ma aspetta... perché diciotto?"
Ridacchia. "Lo sapevo che me lo chiedevi... ho perso l'anno a causa del trasferimento da Milwaukee"
"Aah... e frequentavi sempre un'accademia?"
"Sì. Però adesso, per quel poco che ho visto e che abbiamo fatto, preferisco questa qui di Chicago. Adesso tocca a te!"
"No! Io te ne ho già fatte due." gli dico sorridendo.
"Hai ragione. Vabbé, non stiamo a seguire un ordine, chi ha da fare domande le fa."
"Ci sto. Anzi facciamo così; diciamo in generale noi stessi, e poi se manca qual..."
"Okay. Allora inizia tu!"
"Ahm... allora ho diciassette anni. Ho due fratelli Zayn e Jay. Adoro Chicago. Ho fatto un tatuaggio a sedici anni, anche se mia madre non era molto d'accordo. Adoro leggere, guidare, ascoltare musica e, non prendermi per una pazza o roba del genere, ma adoro sparare... sempre e solo per legittima difesa... eeh, credo di averti detto tutte le cose un po' più importanti. Adesso tocca a te!"
"Meglio non farti arrabbiare allora!" ride, ed io insieme a lui.
"Hai ragione... fai attenzione eh!" dico con un'espressione strana, facendolo ridere ancora di più.
"Comunque... io ho quasi diciotto anni. Ho una sorella più piccola, Ana. Io non ho tatuaggi. Anche io adoro guidare e non vedo l'ora di diventare poliziotto. Mi sono innamorato della California, infatti ci vado ogni estate. Gioco a rugby da quando ho dodici anni, e mi diverto un sacco a giocare!"
"Rugby? Non so come si giochi, ma credo che sia molto bello."
"Sì molto! Non mi hai detto che giorno sei nata."
"Io e mio fratello Zayn, siamo nati il sedici settembre"
"Wow, che figo avere un gemello!"
"Be' dipende dai punti di vista" rido.
Dopo un po' di minuti che parliamo, arriva la cameriera a prendere gli ordini; io prendo un bel caffè caldo ed una brioches, mentre Owen, una cioccolata calda.
****
"Non ci posso credere... davvero le hai colorato i capelli di blu?" mi chiede Owen, tenendosi la pancia per le troppe risate, e con quasi le lacrime agli occhi.
"Sì te lo giuro. Non la sopportavo e nemmeno adesso la sopporto." gli dico per la terza volta, ridacchiando.
"Dio mio! Che tipo che sei!"
Mentre lascio che Owen continui a ridere, guardo l'ora.
Accidenti... sono già le 06:18PM!
"Owen, sono già le sei e un quarto passate!"
"Davvero?"- e guarda anche lui il cellulare non credendo alle mie parole- "hai ragione! Allora é meglio che andiamo!"
Ci alziamo e andiamo alla cassa, a pagare; Owen si offre di pagarmi 'la merenda', ma non lo lascio fare.
"Vuoi che ti accompagno fino al tuo dormitorio?" mi chiede mentre usciamo.
Penso alle parole che mi ha detto questa mattina Tyler... del quale non ho ancora capito il perché di questa sua presunta 'gelosia'.
Ma non voglio farmi condizionare anche da lui, e quindi dico ad Owen: "Sì certo. Se non hai da fare..."
"Se avessi da fare ti avrei chiesto di accompagnati?" dice interrompendomi, con un mezzo sorriso.
"Touché!"
E c'incamminiamo, parlando, verso il mio dormitorio.
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Eccomi qua... ho fatto due aggiornamenti questa settimana!!Ho deciso che aggiornerò ogni venerdì/sabato...
Prima di salutarvi volevo dirvi, che i prossimi due o tre capitoli (almeno per me) saranno molto belli.
Con questo vi saluto... ricordatevi di commentare💭 e votare🌟 in tanti.
Xoxo Annette❤
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Rᥱsᥴᥙᥱ Mᥱ
Romance"A volte ci troviamo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Possiamo essere la preda o il predatore." **** Una ragazza. Un passato. Amici vicini, che in realtà sono persone pericolose, arrivate nella sua vita solo per distruggerla. Cresciuta nell...