Rᥱsᥴᥙᥱ Mᥱ

Capitolo 33

SUMMERS' POV

Appena entriamo, si eleva un sospiro di frustrazione e rabbia sia da parte di Alexia, che da parte di Beky, appena i loro sguardi s'incontrano.

Lascio andare la mano della mia migliore amica e chiudo la porta, appogiandomici contro.

Guardo Sofy, che si trova seduta sul suo letto, che osserva la scena, aspettando che qualcuna delle due dica qualcosa.

"Da quanto?" domanda Beky, serrando le mani in due forti pugni lungo i fianchi, fissando la finestra che si trova al suo fianco.

Alexia, volta la testa verso di lei, molto lentamene. "Da quanto cosa?"

Beky, sospira irritata. "Da quanto ti scopi il mio ragazzo?!"

Spalanco leggermente gli occhi.

"Due mesi, tesoro. E noi, non scopiamo e basta, noi ci amiamo." le sorride aspramente Alexia, alzandosi ed incrociando le braccia.

E' una cosa orribile litigare o discutere con Ale, anche se sei dalla parte della ragione o è semplicemente una cavolata quella su cui si sta discutendo, riesce sempre a trovare parole, frasi o fare semplici gesti, che riescono a farti intimidire e abbattere.
E' esattamente quello che sta facendo con Beky ora.

"Senti, io non ti conosco. Ma data la situazione, primo, non mi chiami tesoro. E secondo, so benissimo che dici così solo per farmi gettare la spugna. Ma con me non funziona, tesoro."

"Se a me non mi ama, vuol dire che non ama nemmeno te, visto che è venuto da me. A quanto pare non sei il massimo né come ragazza, né tantomeno a letto." insinua Alexia, con tono calmo e freddo, da mettere i brividi, sollevando un sopracciglio.

"Quindi tu, tu sapevi benissimo che lui era fidanzato, ma ci sei andata lo stesso." si avvicina a lei, puntandole un dito contro. "Ho cercato di credere alle parole di Summer, ma tu non sei altro che una lurida troia ch..."
Viene interrotta dalla mano di Alexia sulla sua guancia, in un sonoro schiaffo.

"Non ti permetto di darmi della troia, stupida ragazzina che non sei altro." le mormora, a denti stretti.

"Ah no? Peccato, perché è proprio quello che sei."

Ciò che non volevo accadesse, ovviamente, accade.

Alexia afferra una ciocca di capelli a Beky, e quest'ultima fa lo stesso.

Incominciano ad volare insulti e grida.
In qualche modo Beky riesce ad avere la meglio, buttando Alexia per terra e salendole a cavalcioni.

Basta. Non posso riamanere a guardare.

Corro verso di loro, cosa che fa anche Sofy, e facendo attenzione a non prenderci qualche graffio, pugno o schiaffo che sia, cerchiamo di dividerle.

"No lasciamii!" urla Beky, con le lacrime agli occhi, mentre la trascino via.

La faccio voltare verso di me, e proprio come in un film, inizia a battermi i pugni sul petto e a dimenarsi sotto alla mia presa.

"Perché Summer? Perché..." sussurra, calmandosi ed abbandonandosi nel mio abbraccio.

Le accarezzo i capelli mentre guardo Alexia scuotere il capo e camminare avanti e indietro.

"Non lo so Beky, non lo so. Ma non devi, anzi, non dovete star male per un coglione che si è solo approfittato di voi. Dovete fargliela pagare in qualche modo." faccio una piccola pausa. "Insieme. Aiutandovi."

"Te lo scordi. Io con lei non faccio un bel nulla." afferma gelida Ale, dopo una risata sarcastica.

I singhiozzi ed i sospiri della ragazza fragile che si trova tra le mie braccia, si stanno mano a mano attenuando.