SUMMERS' POV
"Non ho ancora capito perché ci devi andare. Può benissimo andarci qualcun altro." Replicò per la decima volta, addossandosi all'anta del mio armadio.
Mi morsi l'interno guancia per non esplodere, continuando a sistemare la mia roba nella piccola valigia.
"Non mi rispondi nemmeno?" Chiese, incrociando le braccia.
"Axel cosa vuoi che ti risponda?! Mi sembra che abbiamo affrontato questa discussione già un milione di volte e sembrerebbe che la mia risposta non riesca ancora ad entrarti in testa. Quindi no, non ti rispondo." Risposi, cercando di non alzare troppo le voce, posando la valigia sul letto, dandogli la schiena.
Odiavo tutta questa situazione.Si passò nervosamente una mano tra i capelli. "No Summer, non mi entra in testa. Quello che mi farebbe piacere è che ti mettessi nei miei panni almeno per un secondo!"
Mi voltai di scatto verso di lui, non credendo a quello che mi stava chiedendo. "Mettermi nei tuoi panni? Stai scherzando spero." Risposi, posando le mani sui fianchi.
Si staccò dall'armadio e venne di fronte a me. "Ti sembra che stia scherzando piccola?" Mormorò, con gli occhi socchiusi per la rabbia, a un palmo dal mio viso.
Mi morsi il labbro e mi avvicinai ancora di poco, arrivando a sfiorare il suo naso con il mio. "Quando ti metterai nei miei di panni e forse riuscirai a capire quello che significa per me questo caso come un altro come lo definisci tu, forse proverò a mettermi nei tuoi. Ti va come risposta?"
Lo guardai dritto negli occhi azzurri ancora per qualche secondo, per poi sorpassarlo, con la speranza che questa inutile discussione terminasse qui."Dici tanto che questo caso di permetterà di catturare il bastardo che ti ha cambiato la vita ma la verità è che con il vero bastardo che ti ha rovinato la vita vai a farti un bagno nel Michigan." Mi schernì, arrivando alle mie spalle.
Feci per rispondergli quando lui mi bloccò. "E la verità che vuoi nascondere a te stessa ma che a me non sfugge è che tu sei ancora innamorata di lui." Sussurrò a denti stretti, guadandomi quasi disgustato.
Rimasi a bocca aperta, completamente sorpresa da quella frase. Continuammo a guardarci anche quando mio padre arrivò nella stanza per informarmi che Tyler era arrivato.
"Io ora vado. Lì c'è la mia valigia. Ci vediamo domani mattina." Dissi, senza dilungarmi, alzandomi in punta di piedi per dargli un bacio. Feci per staccarmi ma lui mi afferrò per le guance approfondendo il bacio. Mi morse forte il labbro inferiore, molto forte ed io mi staccai.
Mi abbassai per prendere il piccolo borsone e uscii dalla stanza, con una sensazione strana addosso. Mi sentivo delusa da quello che mi aveva detto ma allo stesso tempo in colpa. Con le sue parole che mi vorticavano nella testa raggiunsi la Jeep di Tyler. Posai il borsone affianco al suo nel bagagliaio e poi salii in auto.
Mi allacciai la cintura e mi appoggiai al sedile, socchiudendo gli occhi.
Mi sentivo osservata dal ragazzo che sedeva a pochi centimetri da me. "Tutto bene?"Chiese, mettendo in moto.
"Tyler per favore, non ne parlerò con te." Replicai, indossando gli occhiali da sole ed aprendo il finestrino.
TYLERS' POV
Parcheggio l'auto di fronte all'hotel in cui si svolgerà l'operazione. Tolgo la chiave dal quadro e dopo aver buttato una veloce occhiata a quello che ci circonda, porto lo sguardo sulla brunetta che mi siede affianco.
Dopo neanche mezz'ora da quando eravamo partiti si era addormentata, lasciandomi solo con i miei pensieri.
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Rᥱsᥴᥙᥱ Mᥱ
Romance"A volte ci troviamo nel posto sbagliato al momento sbagliato. Possiamo essere la preda o il predatore." **** Una ragazza. Un passato. Amici vicini, che in realtà sono persone pericolose, arrivate nella sua vita solo per distruggerla. Cresciuta nell...