Capitolo 19

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SUMMERS' POV

"Hey, hai da fare oggi?"

"Ehm... aspetta... no, sono libera per tutto il resto della giornata." dico a Beky, finendo di scrivere gli appunti del sergente Allen.

"Bene! Che ne dici se andiamo a pranzare insieme?"

"Certo!" dico nello stesso momento in cui suona la campanella.

"Perfetto!" esclama Beky alzandosi e mettendo lo zaino in spalla.

Mentre usciamo ricevo un messaggio.

SCONOSCIUTO: Vieni al bar della scuola, devo parlarti.

Il numero non è registrato in rubrica, ma credo che sia o di Owen o di Tyler; scommetto sull'ultimo.

"Beky... per caso sai di chi è questo numero?"

Alza lo sguardo dal suo cellullare per posarlo sul mio. "Se finisce con 67 è Tyler... infatti. Non ho nessuna voglia di andare giù." sbuffa, leggendo il messaggio.

"Faremo veloci, promesso." le dico mentre rispondo a Tyler.

"E va bene." risponde Beky, roteando gli occhi.

Cinque minuti dopo entriamo  nel bar; è pieno di gente.

Cerco di intravedere Tyler, ma non lo ved... ah sì, trovato!

Faccio cenno a Beky di seguirmi, che appena vede che insieme a Tyler ed altri ragazzi, c'è il suo Nate, s'illumina.

Arriviamo al loro tavolo e noto che ci sono seduti nove ragazzi, dei quali conosco solo Tyler, Nate, Kevin e Luke.

Saluto con un timido sorriso ed un cenno della mano.

Appena Nate vede Beky, la saluta con un tenero bacio e la fa accomodare dolcemente sulle sue ginocchia; infine lui appoggia la testa sulla spalla di lei.

Mi parla spesso di Nate e tutte le volte sul suo viso regna un sorriso vero, felice, pieno d'amore, e si capisce anche che lo ama dallo scintillio che hanno i suoi occhioni azzurri, quando ne parla.

Mi trovo a sorridere, contenta per lei.

A distrarmi è una mano che mi afferra il polso sinistro e mi tira poco delicatamente, vero di lei.

Solo ora noto che è la mano di Tyler.

Mi ritrovo seduta a cavalcioni su di lui, letteralmente.

Arrossisco ed incontro il suo sguardo verde-azzurro; a farmi arrossire ancora di più sono le sue mani che si posano sui miei fianchi, ormai non più coperti dalla cartella, visto che Tyler, strattonandomi, me l'ha fatta cadere dalla spalla destra.

"Che fai?" gli chiedo cercando di nascondere un po' il rossore delle mie guance, con i capelli.

Ma lui raccoglie i miei lunghi capelli in una mano e me li posiziona sulla schiena, ravviandomi dietro l'orecchio alcune ciocche ribelli.

"Ora va meglio. E così magari mi ascolti. Ti ho fatto la stessa domanda tre volte prima."

"Ah scusami, non ti ho sentito."

"Non me ne ero accorto sai?"

Mi volto e noto che gli amici di Tyler e Beky, ci stanno guardando.

"Che stupido! Ragazzi lei è Summer. Summer, loro sono Samuel, Marko, Alex, Eric e Joe." dice indicandomeli uno per uno, i quali ricambiano con sorrisetti o "ciao".

Sorrido, in imbarazzo, a tutti loro.

"Bene. Adesso tornate a mangiare e a farvi i cazzi vostri." ordina Tyler.

Rᥱsᥴᥙᥱ MᥱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora