CAPITOLO 55

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STEFFYS' POV

Imposto l'allarme come ogni sera prima di andare a dormire, per poi salire le scale che portano al piano di sopra accarezzandomi dolcemente la pancia che inizia piano a piano a vedersi.

Non vedo l'ora di stringerle tra le mie braccia.

Arrivata in camera spengo le luci e mi corico sotto le leggere coperte.

La tiepida aria che filtra dalle persiane e il profumo di Jay sulla maglietta, conciliano il mio sonno.

Sono quasi tra le braccia di Morfeo quando il mio telefono prende a squillare sul comodino.

Vorrei ignorare la chiamata, ma vista l'ora e il difficile periodo in cui vivo, è meglio che risponda.

Scosto le lenzuola e mi allungo verso il mobile per afferrarlo.

Quando vedo chi mi sta chiamando, mi affretto a rispondere.

«Tutto bene?» chiedo agitata, facendogli scappare un piccolo risolino.

«Sì, tranquilla Rossa.» fa una breve pausa in cui tira un lungo sospiro. «Ho bisogno del tuo aiuto in questo momento.»

Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. «Che succede?»

«Ho bisogno che tu chiami il tuo dottore mulatto e che veniate qui in centrale.»

Aggrotto la fronte, smettendo di trafficare con i vestiti, dato che non sono sicura di aver capito bene. «Aamir? Ma che sta succedendo?»

«Ora è troppo lunga da spiegare, però devi farlo. E' per Summer...» lascia la frase in sospeso.

Non importa cosa c'entri Aamir con tutto questo, ma visto che è per lei, chiamerei chiunque servisse pur di trovarla.

«Okay va bene, ci vediamo dopo.» Metto giù rapidamente e scendo al piano di sotto per cercare la borsetta.

Appena la trovo, svuoto il suo contenuto sul divano cercando il tovagliolino del bar su cui Aamir mi ha scritto il suo numero l'altro giorno.

"Grazie al cielo!" Dico tra me e me, vedendolo pizzicato nel portafoglio. Mi affretto a digitarlo e poi rimango in attesa.

Suona a lungo. Merda! Sono sicura che starà dormendo, o sarà in compagnia ed io-

«Pronto?» La sua voce roca e profonda interrompe le mie paranoie e mi fa capire che stava dormendo.

«Ehm, scusami, sono io. Cioè sono-»

«Steffy?! Ma è tardissimo! Va tutto bene? E' successo qualcosa alle bambine?»

Un piccolo sorriso prende forma sul mio viso. «Lo so scusami davvero tantissimo. Sì sì io sto bene e le bambine anche. Non so il perché ma la polizia mi ha chiamata dicendomi che dovevamo presentarci in centrale.»

Sento alcuni rumori di sottofondo e la sua voce che farfuglia qualcosa. «Aamir?»

«Scusa, ho posato il telefono appena hai iniziato a parlarmi così potevo vestirmi più velocemente. Ho appena preso le chiavi, preparati che tra un quarto d'ora sono da te.»

Un piccolo sorriso prende forma sul mio viso. «Mmh okay. Mi rendo presentabile e poi mi faccio trovare al cancellato, d'accordo?»

«Anche se uscissi in pigiama saresti lo stesso bellissima Stephanie. E poi no, rimani in casa, ti squillo quando sono fuori. A tra poco occhi blu.» Mette giù, senza lasciarmi il tempo di replicare.

Salgo le scale e torno in camera, andando verso l'armadio già aperto.

Opto per un semplice paio di pantaloncini e una maglia larga e leggera a maniche lunghe.

Rᥱsᥴᥙᥱ MᥱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora