Appena scesa dalla macchina iniziò a piovere. Non ricordo se l'ho già detto, ma amo la pioggia. Quasi tutti i miei ricordi felici ci sono legati.
La pioggia era uno dei motivi fondamentali secondo i quali avevo deciso di studiare a Londra. Io dovevo vivere dove pioveva, dove faceva freddo, dove nevicava... Ecco, nevicare non molto, però il resto c'era.
Dato che stava per piovere forte decisi di correre verso il negozio di musica dovevo dovevo andare a rifornirmi. Mentre camminavo cercavo di ricordare cosa avevo messo nello zaino; cosa quasi impossibile dato che non l'avevo nemmeno visto.
Ci sono affezionata a questo zaino. Me lo regalò mio nonno quando avevo 13 anni in una vacanza a Cortina. È un semplicissimo zaino nero in pelle, non molto grande, ma nemmeno piccolo. Più di essere affezionata all'oggetto sono affezionata alla persona che me l'ha regalato.
Amo mio nonno; è la mia persona preferita nel mondo, non so cosa farei senza di lui. Nonno è molto filosofico, alcune volte troppo, ma è un genio a mio parere. Fa il ginecologo e mi ha insegnato un sacco di cose, sulla ginecologia e non solo. Mi aveva anche fatto appassionare alla lettura e mi piace confrontarmi con lui su tematiche importanti quali l'omosessualità, la verginità, la politica... Ci troviamo quasi sempre e una cosa che ho potuto notare è che, quando tiene a qualcosa, s'infuma se non riesce a farla; un po' come me.
Penso di essermi avvicinata a nonno quando litigavo con i miei. Non so come, ma ogni volta che capitava poco dopo chiamava lui e mi sfogavo, in un certo senso, e lui mi aiutava a capire e a stare bene. È sempre stata una persona magica per me.
Arrivai da "Mike's Music" in 10 minuti e prima di entrare mi tolsi lo zaino dalle spalle per prendere la mia inseparabile agenda nera, dove avevo segnato tutti gli album, libri, accessori, spille, che mi servivano.
<<LUCREZIA!>> mi salutò Mike, il proprietario del negozio. Io e Mike eravamo diventati grandi amici nel passare degli anni. Andavo talmente spesso al negozio che, un volta, mise una mia foto alla parte con sotto la scritta "Cliente dell'anno"; ne fui troppo felice.
<<M>> così lo chiamavo
<<Allora, che ti serve?>> mi chiese gentilmente.
Mike è un uomo sulla quarantina, non molto alto, con un po' di pancia. Ha i capelli neri e gli occhi verdi: è un bell'uomo.
<<Beh, degli album indie; qualcosa di buono, alcuni dei Pink Floyd e poi alcuni che m'ispirano, nulla di particolarmente preciso. Mi servirebbero anche delle spille; quelle di Band, le hai per caso? >>
<<Dovrebbe essermi rimasto qualcosa... Vado a vedere, ti faccio sapere.>>
<<Mike, scusa, hai anche qualche plettro vecchiotto?>>
<<MI sembra di si. Fammi andare a controllare.>>Il negozio di Mike, il Mike's Music, era il mio preferito da quando l'avevo scoperto; vengo solo qui a compare cose riguardanti la musica. È il più fornito e l'unico che vende roba buona: vera musica.
Decisi di andare a cerare gli album Indie per primi.
Sono una patita di Indie, lo stile, la musica, penso di amarlo. La mia cantante preferita è Lana del Rey; so che a molti non piace, ma io la amo. Ad esempio, Margaret la odia. Il problema, se vogliamo, è che Margaret studia canto; quindi deve sottolineare ogni volta che "ha sempre la stessa tonalità bla bla bla".
Parlando di Lana mi mancava il suo ultimo album, Honeymoon, quindi mi misi a cercarlo. Mentre ero intenta a cercare una voce mi fece sobbalzare.
<<Ma guarda chi si rivede!>> mi disse il ragazzo che avevo visto ieri alla festa. Mi sembra si chiamasse Mark.

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Dramedy
Fanfic*dalla storia* «Bene ti chiamerò così allora» «Ma aspetta, perché mai dovresti chiamarmi?» «Ha detto Hyde che farei lavori di gruppo, o mi sbaglio?» mi chiese con un ghigno sulle labbra «No, non ti sbagli, ma chi ti ha detto che li faremo insieme?»...