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L'ora successiva facemmo scienze che spiegò altre cose sui vulcani, ma sinceramente non seguii molto, avevo la mente altrove.

Luke era arrivato a lezione, in ritardo, ma quasi la Smith non se ne accorse, di Fabien, invece, non c'era nemmeno l'ombra.

Arrivò poi l'ora di Religione e mi ricordai che dovevo chiamare mamma, come mi aveva detto Cloe.

<<Seduti ragazzi>> disse il Prof. entrando in classe. Fece l'appello e, un po' come nelle scende da film, arrivò Cameron appena chiamò il suo nome durante l'appello.

<<Dallas, un altro ritardo e va in presidenza.>> disse Hyde con voce ferma. <<Prendete il libro e iniziamo la lezione che già abbiamo perso troppo tempo. Ah, aspettate, vi dovete iscrivere al gruppo di Facebook che ho creato, dal quale dovrete studiare le cose che vi manderò. Ora possiamo iniziare.>>

Hyde iniziò a parlare di qualcosa e poi ascoltavo distrattamente, molto distrattamente. Cameron stava seguendo invece, o almeno così mi sembrava.

<<Guarda ora che succede>> mi disse Cameron indicandomi la porta, facendomi sobbalzare. Mi girai verso la porta e vidi entrare Taylor con dei gavettoni pieni d'acqua.

Toccai la spalla di Cameron nel tentativo di farlo girare verso di me per fargli una domanda, ma lui mi rispose quasi bruscamente:<< Non ora Blue>> e si rise sotto i baffi.

Guardai Taylor, di nuovo, ma anche qui, lui guardava Cameron e rideva; il professore nel mentre non aveva visto la scenda dato che era troppo occupato a litigare con Miles, che secondo me era complice.

Chiamai Margaret lanciandole un pezzo di carta che la fece girare in malo-modo verso di me. Le indicai Taylor alla porta e quell'espressone arrabbiata scomparì dal suo volto, facendone comparire una scioccata.

<<Ragazze, se volte parlare potete andare fuori...>> disse Hyde, ignorando totalmente la presenza di Taylor alla porta.

<<Prof, scusi, lei crede nell'arcobaleno?>> chiese Miles.

<<Miles, ma che razza di domande fa?>>

<<Mi hanno sempre detto che nessuna domanda è stupida Professore.>>

<<È vero, ma non nel tuo caso Miles, non nel tuo caso. >>

Il professore non fece in tempo a girarsi che una pioggia di gavettoni gli arrivarono sul volto, sulla cattedra e sulla lavagna.

Logicamente la lezione finì in quel modo e Cameron, Taylor e Miles andarono dal preside.

<<Ma come si fa ad essere così stupidi?>> commentò Margaret uscendo

<<Io non ne ho idea. Si credono divertenti...>> le risposi <<Comunque vorrei fare pace Maggie, mi dispiace che si sia creata questa situazione tra di noi.>>

<<Si, beh, dispiace anche a me. Ammetto che ti stai comportando in maniera strana ultimamente però>> mi disse

<<Anche tu.>> dissi a bassa voce, ma lei non mi sentii.

<<Andiamo in sala pranzo?>> mi chiese ed io annuii in risposta.

Ci andammo a sedere al nostro solito tavolo e, dato che mancavano ancora venti minuti per il pranzo, decisi di chiamare a casa.

<<Pronto, ciao Lucrezia. Senti ora non posso parlare, chiamami dopo>> disse papà e attaccò senza nemmeno farmi rispondere. Pensai che stava lavorando e che non ci fosse nessun altro a casa oltre lui. Volevo pensarlo. Decisi che avrei chiamato Cleo in serata per saperne di più. Nei quindici minuti restanti andai un po' sui social per vedere quello che accadeva nel mondo. Presi anche la mia agenda nera, il mio "diario" dove mai capite di scrivere pensieri e robe così. È una delle cose alle quali tengo di più, senza mi sentirei persa.

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