LUCREZIA'S POV.
Iniziai a leggere il libro che la Bunnette ci aveva assegnato e mi faceva molto, ma molto, schifo. Forse sarà stata la tematica, forse la scrittura, non lo so, ma fatto sta che era diventata una specie di tortura leggerlo. Mi accorsi che si erano fatte le 16 e quindi mi alzai e andai in sala teatro, dove si sarebbero tenuti i provini. La mia giornata, per quanto fino a quel momento non fosse stata gioiosa, di sicuro sarebbe stata migliore in quelle ore.
Arrivai per prima in sala teatro e iniziai a prendere i moduli dove si erano iscritti i miei compagni e iniziai a sedermi ai posti che ci avevano assegnato. Dieci minuti dopo arrivò Fabien con i capelli tutti spettinati e gli occhi assonati.
<<Scusami, stavo dormendo.>> mi disse
<<Non preoccuparti, sono arrivata giusto dieci minuti fa.>> gli dissi
<<Qui fuori ci sono i ragazzi per i provini di poesia, iniziamo allora>>
<<Certo. Cory, il microfono funziona, vero?>> chiesi
<<Perfettamente.>> mi ripose ed uscì dalla stanza.
<<Allora iniziamo>> disse Fabien.
<<Emily Wilson e Louise Handerson>> chiamai
<<Ciao. Io porto una poesia di William Blake e Louise suonerà la chitarra>> dissi Emily
<<Perfetto. Iniziate pure>> disse Fabien. Recitarono la loro poesia e poi io e Fabien ci consultammo:<< Per me è un si>> dissi
<<Anche secondo me. Poi la chitarra suonata in quel modo svecchia un sacco la poesia>> disse e io risi
<<Mary Anderson e Andrew Anderson>> chiamò Fabien
<<Cazzo gli Anderson>> sussurrai e Fabien rise
<<Noi portiamo una poesia che ho scritto io e Mary suona l'arpa>> disse Andrew
<<Iniziate pure>> dissi.
La poesia durò dieci minuti buoni e suonata con l'arpa mi faceva venire voglia di dormire; infatti sbadigliai un paio di volte e Fabien cercava di farmi smettere, con scarsissimi risultati.
<<Grazie ragazzi>> dissi quando finirono. <<Per me è un no grande come una casa. Ci può anche stare una poesia più lenta e commuovente, ma non possiamo far addormentare il pubblico. Poi il concept di questo spettacolo è quello di far divertire il pubblico, non di farlo dormire.>>
<<Pienamente d'accordo>> disse Fabien.
<<Elizabet Semple e Elly Uncle>> dissi
<<Hey! Su svegliatevi! Noi portiamo una poesia di Bukowski, con qualche modifica. Elly mi accompagna con l'uculele. Vi avviso ora, l'abbiamo fatta come se fosse una canzone.>> disse Elizabet. Ho sempre adorato questa ragazza perché ha sempre fatto cose innovative. Al primo anno avevamo una classe d'arte insieme e, anche se non era bravissima, era un sacco creativa.
<<Non vi togliamo tempo allora>> disse Fabien.
La poesia/ canzone fu stupenda, anche Cody applaudì.
<<Penso che non ci sia nemmeno bisogno di consultarsi su questa.>> disse il riccio
<<Infatti>> dissi.
Facemmo ancora altri 50 ragazzi che portavano poesie e poi, quando finirono tutti passammo ai gruppi.
<<Work in progress>> chiami e Fabien si girò verso di me e poi guardò i ragazzi salire sul palco.

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Dramedy
Fanfiction*dalla storia* «Bene ti chiamerò così allora» «Ma aspetta, perché mai dovresti chiamarmi?» «Ha detto Hyde che farei lavori di gruppo, o mi sbaglio?» mi chiese con un ghigno sulle labbra «No, non ti sbagli, ma chi ti ha detto che li faremo insieme?»...