Fabien mi aveva ormai orami presa per la vita e le mille farfalle che avevo nello stomaco si erano liberate; troppo tardi per essere razionali.
«Non finirà bene, sai» gli dissi
«Non m'importa. Voglio ballare con te, qui, ora.» rimasi spiazzata a quelle parole, ma decisi comunque di dare ascolto al mio cuore. Mi avvicinai a lui e misi le mie piccole mani dietro al suo collo, per poterlo avere più vicino.
Fabien era più alto di me, ma con i tacchi non mi sembrava si notasse molto.
«Sei bellissima stasera; davvero. Tutti i ragazzi ti guardano da quando sei entrata; mi hanno fatto ingelosire e non poco.»«Grazie, ma comunque a me non sembra così. Cioè, magari posso essere carina, ma le bellezze sono altre. Tutti, piuttosto, guardano Alexandra»
«La guardano solo perché è nuda. Non dubitare di te»
«Scusa Fungo, Io e Blue stavamo parlando e dobbiamo finire; quindi puoi lasciarci soli?»disse Cameron
(«No, non vedi che è occupata?» rispose Fabien ringhiando
«A me non sembra» gli disse Cameron con un sorriso beffardo «Quindi, la prendo lo stesso» continuò prendendomi il polso, facendomi così fare una piroetta.
«Allora, dove eravamo rimasti?»
«Non sono una specie di giocattolo, non potete decidere di "ballare con me" solo per un po' di eye-liner, non ve lo permetto.» gli dissi senza rispondere alla sua domanda
«Non ballo con te per l'eye-liner. Ballo con te perché lo voglio e, forse, anche per far capire al Fungo con i pantaloni che non sei sua. Tu sei di te stessa.» Risi per come aveva chiamato Fabien.
«Che c'è? È un Fungo con i pantaloni» disse ridendo anche lui, questa volta.
«Grazie»
«Per cosa, Blue?»
«Per quello che hai detto: "tu sei di te stessa..."»
«Lo penso, ma non solo di te; di tutti. Io non appartengo a nessuno e nemmeno tu. Penso che, però, lo sapevi già.»
«Si, lo sapevo; però è bello sentirselo dire.» Non mi ero accorta che non stavamo ballano. Eravamo fermi in "pista" a parlare.
Cameron, quella sera, era davvero bello. Indossava dei pantaloni neri e, sopra di essi, portava una camicia bianca semplice. I capelli erano spettinati e gli stavano da Dio.
«BENE. NASH MI HA COSTRETTO A METTERE ALMENO UN LENTO; QUINDI ECCOLO!»
Da dove era uscito un Dj? Non lo so nemmeno io.
«Madame, posso avere l'onore?» disse Cameron facendomi ridere
«Certo, Messere» gli risposi ridendo
Si avvicino e mi mise le mani sui fianchi. Cameron ha le mani grandi e calde ed era una sensazione stupende sentirle su di me. A differenza di Fabien, Cameron restava molto più alto di me, anche coi tacchi.
Timidamente gli porrai le mani dietro la nuca e lo sentii ridacchiare
«Che c'è?» gli chiesi
«Hai le mani piccole.» mi disse
«Lo s-» Cercai di dire, ma mi interruppe
«Sono fredde.»
«quindi?» gli chiesi curiosa
«Si dice che quando qualcuno ha le mani fredde è innamorato.»
Non gli risposi, non sapevo cosa dirgli. Si, avrei potuto dirgli che mi piaceva Fabien, ma sarebbe stato ripetitivo.

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Dramedy
Fanfiction*dalla storia* «Bene ti chiamerò così allora» «Ma aspetta, perché mai dovresti chiamarmi?» «Ha detto Hyde che farei lavori di gruppo, o mi sbaglio?» mi chiese con un ghigno sulle labbra «No, non ti sbagli, ma chi ti ha detto che li faremo insieme?»...