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Cameron's pov.

La guardi andare via senza fare nulla. Non mi rimangiavo quello che avevo detto, lo pensavo e sono convinto che la metà della gente che è con lei lo pensava, ma nessuno aveva le palle di dirglielo; nessuno. Forse non era compito mio, aveva ragione; eppure mi ero rotto il cazzo di stare in questa situazione.

Mi girai verso le sue amiche, che orami mi stavano fissando e dissi:<< Perché non gliel'avete mai detto?>>

<<Cameron, io non so perché tu l'abbia fatto in questo modo, ma ad essere sincera non le ho mai detto nulla solo perché non me ne sono mai accorta>> disse la fidanzata di Aaron.

<<Sara, giusto?>> le chiesi e lei annui. <Lei doveva saperlo>> dissi probabilmente troppo ad alta voce

<<Allora anche tu dovresti sapere che sei uno stronzo>> disse l'altra, quella con i capelli lisci.

<<Ma io ne sono consapevole>> dissi sedendomi

<<CAMMY>> la voce stridula di quella ragazzina mi arrivò alle orecchie e senza pensarci mi misi le mani su queste ultime. <<ALLORA PER OGGI->>

<<Per oggi un benamato cazzo. Io non so nemmeno perché continui a cercarmi. Io non voglio avere nulla a che fare con te. Poi spiegami come ti è venuto in mente di baciarmi? Mi sembra di fartelo detto chiaramente che sei troppi piccola si o no? Perché se vuoi te lo rispiego...>>

<<È per la ragazza riccia?>> mi chiese tutta incazzata

<<No>> risposi senza pensarci <<A me di lei non fotte un cazzo. Solo... Solo vattene via e se ti permetti di avvicinarti a lei per qualsiasi motivo apparente, per dirle qualcosa, santo Dio, solo lui sa cosa potrei fare. Ora vattene e lasciami>>

Andò via e ne fui molto felice. Ora dovevo solo cercare di risolve con Blue, cosa che a dire è molto semplice, ma a fare è tutt'altro.

<<Domani la Smith interroga, con me non vuole parlare, quindi vedete di aiutarla voi.>> dissi andandomene a mia volta.

Presi il telefono e trovai tre chiamate perse, ma non ebbi nemmeno bisogno di controllare di chi fossero. Orami erano giorni che mi tormenta, ma decisi di ignorarle. Mentre camminavo per il corridoio incontrai il fungo e decisi di parlargli, dovevo risolvere questa cosa.

<<Non ti hanno insegnato che non si gioca con le persone?>> dissi

<<Come scusa?>> mi chiese lui

<<Dai, non fare il finto tonto con me>> dissi avvicinandomi a lui <<Sappiamo tutti e due perché lo fai e non è nobile mio caro>>

<<Non capisco cosa mi vuoi dire>> disse lui avvicinandosi

<<Non usare la piccola Blue>> dissi io facendolo sbattere contro un muro per la vicinanza

<<Io non sto usando nessuno>> disse lui

<<Non sfidarmi>> dissi a denti stretti

<<Io non sto sfidando nessuno e poi che ne sai che non ci tengo a lei?>>

<<Allora perché non lasci Alexandra?>>

<<Per proteggerla>> disse lui con aria di sfida

<<Da chi? Da Alexandra? Non è carino pensare che la tua ragazza sia una psicopatica... E fino a che lei non sarà protetta, cosa vuoi fare? Metterle le corna?>>

<<Sai quante me ne ha messe lei...>>

<<Eppure io continuo a chiedermi perché state insieme>> dissi ridendo

<<Ma ti fossi innamorato Dallas?>>

<<Io? Di Blue? Non farmi ridere. Non vorrei subirmi la tua fidanzata dopo, solo questo.>> dissi sempre ridendo

<<Ma allora cosa vuoi?>> mi chiese lui

<<Eppure ti facevo intelligente; invece sai solo suonare la chitarra. Il mio chitarrista con l'anima dannata- dissi scompigliandogli i capelli- e comunque te l'ho appena detto, non vorrei subirmi la tua fidanzata>>

<<Non toccarmi Dallas o finisce male>>

<<E che fai dopo? Ti fai medicare dalla tua infermiera personale? Che cosa dolce>> dissi ridacchiando

<<Dallas io ti consiglio di stare attento>>

<<Funghetto, vai a salvarla. Vai, corri. Ma mentre tu sei occupato a salarla da chissà chi, chi la salva da te?>>

<<Non ha bisogno di essere salvata da me>> disse lui con fare saccente

<<Quanta sicurezza. Ti saluto, vado da Betty>> dissi lasciandolo solo in corridoio

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